lunedì 16 dicembre 2019

Rapporti umani tra virtuale e reale

Quest'anno, oltre all'episodio che ho raccontato qui, ho avuto un altro battibecco con un "facciamico" che si è concluso con un "Rimuovi dagli amici" da parte mia. Ma che caratteraccio che hai!, starai pensando. Lascia perdere, ché ieri è capitato qualcosa che mi è servito amarissimamente da lezione...
Qualche mese fa, dicevo, ho pubblicato sulla mia bacheca un post critico su Salvini; non ricordo l'argomento esatto, dovrei andare a controllare ma adesso non me la sento, sarebbe troppo penoso. Quasi tutti i commentatori intervenuti erano d'accordo con me – per la serie «Com'è bella la mia bolla» ;-) – tranne uno, che incontrai di persona in occasione del KaraCamp 2008 e che mi è sempre stato piuttosto simpatico. Costui ha espresso a più riprese un'opinione in controtendenza, usando un tono per nulla strafottente e argomentazioni non del tutto prive di fondamento, devo riconoscerlo. A farmi perdere la pazienza non è stato il fatto che avesse idee politiche agli antipodi rispetto alle mie – di queste peraltro ero già consapevole – ma la constatazione che, a un mio commento in cui controbattevo con serietà, lui abbia apposto la reaction "Ahah", che mi è venuto spontaneo interpretare come una presa in giro. È stato a questo punto che mi è partito in automatico l'unfriend. Subito lui se ne è accorto, perché si è reso conto di non poter più commentare il mio post, e mi ha scritto su Messenger per protestare perché gli stavo impedendo di sostenere il suo punto di vista (cosa che in verità aveva già cercato di fare, senza molto successo). Dopo un breve scambio di battute che mi ha lasciato una prolungata sensazione di disagio, ci siamo salutati per sempre.
Per sempre, sì, perché ieri sono venuta a sapere che un infarto se l'era portato via all'improvviso, all'età di soli 56 anni. La notizia mi ha provocato un'inquietudine che non so spiegare; quanto vorrei adesso potergli chiedere scusa per quella reazione un tantino esagerata alla sua reaction, «Ero stanca e nervosa, sai, dopo una giornata di lavoro e un'ora di coda all'ATM Point, non è che possiamo essere di nuovo amici?». Ma a questo punto, ahimè, non sarà più possibile. Sarei quasi tentata di cercare di rappacificarmi col tizio dell'episodio ricordato all'inizio del post – peraltro si dà il caso che fosse un caro amico del defunto – ma ho troppo timore che mi risponda picche. Secondo te ne vale la pena?

Nessun commento:

Posta un commento