domenica 15 dicembre 2019

Coerenza, questa sconosciuta

Le volte in cui Matteo Salvini ha dimostrato che la coerenza non è proprio il suo forte non si contano... ma l'episodio che riporto quest'oggi mi sembra particolarmente eclatante!
Il 7 dicembre 2017 il "Capitone" – o chi per lui – ha twittato l'auspicio di mettere in costituzione il vincolo di mandato, che al momento grazie al cielo è espressamente vietato dall'articolo 67 della Carta costituzionale, perché «non è che sei eletto da una parte poi passi a quella opposta!».


Poco più di due anni dopo il leader leghista, sempre su Twitter, ha dato il benvenuto a tre senatori che dal M5S sono passati «nella grande famiglia della Lega», non perché abbiano fiutato che per il Mo'ViMento tira ormai una brutta aria mentre la Lega raccoglie sempre più consensi – ma come si può pensare una cosa del genere ;-) – bensì per rimanere coerenti con i propri ideali, che l'accordo col PD avrebbe messo in crisi; all'epoca del governo giallo-verde, invece, gli ideali pentastellati godevano di ottima salute, evidentemente...


Se è vero che, come disse James Russell Lowell, «Soltanto gli imbecilli non cambiano mai opinione», a Salvini tutto si può dire tranne che sia stupido. Riguardo a quelli che lo sostengono e lo votano bevendosi acriticamente tutto quello che lui vuol far credere, ahiloro, non la penso nella stessa maniera... ;-)

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