mercoledì 18 dicembre 2019

Gogne mediatiche

Questa sera mi limito ad accennare brevemente – perché sono stanca morta e domani sarà un luuungo giovedì, l'ultima giornata lavorativa del 2019 – a due casi distinti di quella che di solito viene definita "gogna mediatica".
La prima l'ha azionata, se così si può dire, Enrico Mentana sulla sua pagina Facebook ai danni di un utente che aveva lasciato un commento a dir poco sconcertante a questa notizia: alcune persone in attesa al pronto soccorso dell'ospedale di Sondrio avrebbero commentato con parole a dir poco disumane la manifestazione di strazio di una giovane mamma nigeriana che aveva appena perso la sua bambina.


Mentana ha deciso di non nascondere le generalità del commentatore – il quale del resto si è espresso su una pagina pubblica – e puntuali sono arrivate le critiche, comunque caratterizzate da toni mediamente abbastanza civili, almeno a mio parere.
Non è andata allo stesso modo alla ragazza che, trovatasi in aereo accanto a Matteo Salvini addormentato, ne ha approfittato per pubblicare su Instagram un selfie in cui gli rivolgeva un inequivocabile dito medio. E Salvini non ha perso occasione per aizzarle contro i suoi follower. (La faccia tosta con la quale parla di odio, lui, mi ha lasciata basita)


Con la volgarità e la maleducazione non si va da nessuna parte, dicono alcuni. Quante storie per un innocuo vaff***ulo, sostengono altri. Io, sarà per l'irriducibile avversione che nutro per il Capitone, mi riconosco tendenzialmente di più nel secondo "partito"... ad ogni modo non ho potuto fare a meno di notare che le critiche rivolte all'incauta contestatrice di Salvini sono state di ben altro tenore rispetto a quelle rivolte al tizio "messo alla gogna" da Mentana: insulti e minacce di una violenza tale da indurre la ragazza a chiudere il suo profilo Instagram. E chissà, forse anche a barricarsi in casa, visto che nello screenshot divulgato da Salvini compare il suo nome e cognome (oltre all'età, 19 anni appena).

1 commento:

  1. Non è la prima volta che Salvini dà in pasto qualcuno al suo esercito di cani rabbiosi. Qualche tempo fa, se non ricordo male, fece lo stesso con due ragazze "colpevoli" di averlo dileggiato con un cartellone in una piazza.
    Solidarietà alla simpatica ragazza.

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