La fiction di ieri sera è stata davvero intensa e coinvolgente, con una protagonista straordinaria, l'attrice Cristiana Capotondi, che ho rivalutato ormai da tempo. Quando dal suo letto d'ospedale, bendata come una mummia dopo l'ennesimo intervento, la Lucia televisiva implorava qualcosa per avere un po' di sollievo al dolore tremendo che la stava facendo impazzire, io piangevo per lei lacrime autentiche...
L'e-book l'ho scaricato sul mio Kindle il 10 giugno dell'anno scorso, la sera stessa in cui ho assistito alla sua presentazione presso l'Auditorium Petruzzi di Pescara in presenza dell'autrice Lucia Annibali, ma finora non avevo ancora avuto modo di leggerlo. A questo punto sento proprio che è arrivato il momento... anche perché mi aspetto che il libro mi aiuti a comprendere la psicologia contorta dell'aguzzino, cosa mai abbia potuto spingerlo ad infliggere a Lucia un simile tormento: è vero che lei lo aveva lasciato, cosa sempre difficile da digerire, dopo ripetuti tira e molla da parte di lui e dopo aver scoperto che l'uomo stava ancora con la sua fidanzata storica... ma quest'ultima era anche sul punto di dargli un figlio; una circostanza alla quale nella fiction non si è fatto alcun cenno. Perché mai fare una cosa così terribile a una donna con la quale non ci sarebbe mai stato un futuro in nessun caso?! Forse una perversa smania di potere che ha fatto scattare nella sua mente l'ossessione «Se non mi vuoi, se non vuoi più stare con me, allora farò in modo che nessun altro voglia mai più stare con te».
Purtroppo temo che ci sia ancora molto lavoro da fare per sradicare la mentalità sessista che nei casi più estremi sfocia in efferate violenze. Particolarmente emblematico è lo sgrammaticato tweet pubblicato ieri da un certo Samuele Martini:
Ah, la trita e ritrita storia del «Se l'è cercata» (è così che si scrive, vedi, Samuele?) per giustificare le peggiori brutalità. Pronta è arrivata l'inattaccabile replica dell'interessata.@RaiNews @LAnnibali @criscapotondi @RaiUno @Raiofficialnews Abito poco lontano,lei sapeva che era 1 poco di buono, in fondo se le cercata— Samuele Martini (@SamueleMartini1) November 22, 2016
Devo comunque ammettere che ci sono rimasta male quando ho scoperto che Lucia Annibali si è schierata a favore del sì al referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo. Non tanto, o non solo perché la sottoscritta al contrario è propensa a votare no, quanto perché mi è sembrato fuori luogo che la Annibali prendesse posizione proprio a ridosso della messa in onda di una trasmissione che ha attirato su di lei una grande attenzione mediatica. Ci vedo una forma di strumentalizzazione della visibilità conquistata da Lucia, per scopi che con le battaglie da lei condotte a favore delle donne non mi pare abbiano molto a che vedere.@SamueleMartini1 @RaiNews @criscapotondi @RaiUno @Raiofficialnews questi commenti offendono donne già abbastanza offese— lucia annibali (@LAnnibali) November 22, 2016
[Nella foto che apre il post la vera Lucia Annibali posa accanto alla sua interprete Cristiana Capotondi]
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