venerdì 23 dicembre 2022

Piccole grandi storie forse vere, sicuramente incoraggianti

Questa sera condivido la traduzione di tre testi riguardanti altrettanti personaggi famosi. Il primo è Rowan Atkinson, l'attore britannico noto per il personaggio di Mr. Bean.

[Poiché il post che ho linkato aveva delle incongruenze tali da rendermi difficile tradurlo, ho cercato altre fonti sul web per dargli un senso]

Mr. Bean (Rowan Atkinson) – La storia dell'uomo che non ha mai rinunciato ai suoi sogni.
Rowan Atkinson nacque in una famiglia della classe media e da bambino soffrì terribilmente a causa della sua balbuzie. Fu anche preso in giro e vittima di bullismo a scuola a causa del suo aspetto. I suoi bulli pensavano che sembrasse un alieno. Ben presto venne indicato come strano e diventò un ragazzo molto timido e introverso che non aveva molti amici, quindi si tuffò nella scienza. Uno dei suoi insegnanti ha detto «Non c'era niente di eccezionale in lui. Non mi aspettavo che fosse uno scienziato brillante, ma ha dimostrato a tutti che si sbagliavano». Ammesso all'Università di Oxford, iniziò ad innamorarsi della recitazione ma non poteva esibirsi a causa del suo disturbo del linguaggio. Conseguì la laurea in ingegneria elettrica prima di apparire in qualsiasi film o programma televisivo. Dopo essersi laureato, decise di inseguire il suo sogno di diventare un attore, quindi si iscrisse a un gruppo comico ma, ancora una volta, la sua balbuzie si mise in mezzo.
Molti programmi televisivi lo rifiutarono e lui si sentiva devastato ma, nonostante i numerosi rifiuti, non ha mai smesso di credere in sé stesso. Aveva una grande passione per far ridere la gente e sapeva di essere molto bravo a farlo. Iniziò a concentrarsi sempre di più sui suoi sketch comici originali e presto si rese conto che poteva parlare fluentemente ogni volta che interpretava un personaggio. Aveva trovato un modo per superare la sua balbuzie e ha anche trovato in questo un'ispirazione per la sua recitazione. Mentre studiava per la laurea, Rowan Atkinson ha co-creato il personaggio strano, surreale e non parlante noto come Mr. Bean.
Ha avuto successo con altri spettacoli, Mr. Bean lo ha reso famoso in tutto il mondo e, nonostante tutti gli ostacoli che ha affrontato a causa del suo aspetto e del suo disturbo del linguaggio, ha dimostrato che, anche senza un fisico imponente o una faccia hollywoodiana, puoi diventare uno dei attori più amati e rispettati al mondo. La storia motivazionale di successo di Rowan Atkinson è così stimolante perché insegna che, per avere successo nella vita, le cose più importanti sono la passione, il duro lavoro, la dedizione e il non arrendersi mai, senza preoccuparci dei nostri sentimenti e delle nostre debolezze.
Morale della storia:
Nessuno nasce perfetto. Non avere paura. Le persone possono realizzare cose straordinarie ogni giorno nonostante le loro debolezze e i loro fallimenti. Quindi va' e fai del tuo meglio con l'unica vita che hai.

La seconda è la scrittrice britannica J. K. Rowling, la "mamma" di Harry Potter.

All'età di 17 anni fu respinta dal college.
All'età di 25 anni sua madre morì di malattia.
All'età di 26 anni subì un aborto spontaneo.
A 27 anni si sposò.
Suo marito abusava di lei. Nonostante questo nacque sua figlia.
All'età di 28 anni divorziò e le venne diagnosticata una grave depressione.
All'età di 29 anni era una madre single che viveva di sussidi.
All'età di 30 anni non voleva essere su questa terra.
Ma diresse tutta la sua passione nel fare l'unica cosa che sapeva fare meglio di chiunque altro.
E questa era la scrittura.
All'età di 31 anni ha finalmente pubblicato il suo primo libro.
All'età di 35 anni aveva pubblicato 4 libri ed è stata nominata autrice dell'anno.
All'età di 42 anni ha venduto 11 milioni di copie del suo nuovo libro, il primo giorno di uscita.
Questa donna è J. K. Rowling. Ricordi come aveva pensato al suicidio all'età di 30 anni?
Oggi Harry Potter è un marchio globale che vale oltre 15 miliardi di dollari.
Non mollare mai. Credi in te stesso. Sii appassionato. Lavora duro. Non è mai troppo tardi.

Il terzo è lo scrittore boemo Franz Kafka; per quanto l'aneddoto che lo riguarda suoni un tantino romanzato, lo trovo ugualmente assai edificante.

Come essere "kafkiano":
A 40 anni Franz Kafka (1883-1924), che non si sposò mai e non ebbe figli, passeggiava per il parco di Berlino quando incontrò una ragazzina che piangeva perché aveva perso la sua bambola preferita. Lei e Kafka cercarono la bambola senza successo.
Kafka le propose di incontrarsi lì il giorno dopo, e sarebbero tornati a cercarla.
Il giorno dopo, poiché non avevano ancora trovato la bambola, Kafka consegnò alla ragazza una lettera "scritta" dalla bambola che diceva «Per favore non piangere. Ho intrapreso un viaggio per vedere il mondo. Ti scriverò delle mie avventure».
Iniziò così una storia che continuò fino alla fine della vita di Kafka.
Durante i loro incontri, Kafka leggeva le lettere della bambola accuratamente scritte con avventure e conversazioni che la ragazza trovava adorabili.
Alla fine Kafka riportò la bambola (ne comprò una) che era tornata a Berlino.
«Non assomiglia affatto alla mia bambola», disse la ragazzina.
Kafka le porse un'altra lettera in cui la bambola scriveva: «I miei viaggi mi hanno cambiata». La ragazzina abbracciò la nuova bambola e la portò a casa felice.
Un anno dopo Kafka morì.
Molti anni dopo, la ragazza ormai adulta trovò una lettera dentro la bambola. Nella minuscola lettera firmata da Kafka c'era scritto:
«Tutto ciò che ami probabilmente andrà perso, ma alla fine l'amore tornerà in un altro modo.»

Nessun commento:

Posta un commento