Di recente ho iniziato a seguire su Facebook la pagina di Professor X, al secolo Guendalina Middei, scrittrice (no, non sono io, magari... il suo nome non c'entra niente col mio nickname ;-) ).
Il 9 marzo ha pubblicato questo post abbastanza inquietante.
Affinché si sappia: questo potrebbe essere l’ultimo messaggio che ricevete dal Professor X. Ieri sono stata in ospedale e oggi vi scrivo per infornarvi della gravità di quanto è accaduto.
Nel mio post su questa signora [Ursula von der Leyen, NdC] ho osato dare voce a quello che moltissimi pensano e sentono. Ma ho anche scritto una parola orribile agli occhi di tanti altri: PACE. Il sistema non ha gradito. Negli ultimi tre giorni mi è piovuta addosso una valanga di accuse contro i miei post! Atti osceni, sostanze illegali…. E li hanno oscurati. Sono accuse talmente false da far quasi ridere. Ma non fa ridere. Non fa ridere un paese dove cose come libertà di pensiero, di parola e di opinione non hanno più valore.
Non fa ridere un paese che trema davanti alla parola pace e che si esalta sentendo parlare di guerra. E a coloro che hanno voluto tutto questo, domando: ma davvero vi facevo così paura? Vi fa così paura una ragazza che pensa con la propria testa, vi fa così paura una donna che non ha ricchezza, prestigio o potere ma solo la propria penna?
Nel frattempo anche il mio ultimo libro è stato sottoposto qui sui social a una pesantissima censura. Se digitate nella barra di ricerca di Facebook il titolo, non solo il sistema vi impedisce qualsiasi ricerca, ma vi apparirà un messaggio che lega me e il mio nome al crimine più abietto che possa esistere su questa terra.
Il mio cuore si è spezzato. Letteralmente. Mi hanno tolto il sorriso, il mio lavoro, ma non la voglia di andare avanti. La prossima settimana decideranno se rimuovere queste restrizioni o se applicare misure più gravi. Nel frattempo io continuerò a fare ciò che ho sempre fatto a TESTA ALTA. A voi invece che siete stati i miei lettori voglio dire soltanto una cosa: GRAZIE per l’affetto che mi avete dimostrato in questi anni.
Non so come andrà ma se volete continuare a leggermi, questa è la mia pagina Instagram «ilprofessorx». Questo invece è il mio ultimo libro che FB ha oscurato. Lo avevo scritto per un solo motivo: farvi innamorare della letteratura. Se avevate in mente di leggerlo, fatelo ora o salvatevelo: https://www.amazon.it/Sopravvivere-al-luned%C3%AC-mattina-Lolita/dp/8807174774
Con immenso affetto, La vostra Guendalina Middei, anche se molti di voi mi hanno conosciuta come Professor X #cultura
Il post incriminato è il seguente.
Non ci voglio credere! Vedete questa signora? Questa signora che è a capo della commissione europea, che rappresenta l’Europa agli occhi del mondo, ha detto:
«Dobbiamo riarmare urgentemente l’Europa. La forza è la via della pace». Per un attimo ho pensato a un’allucinazione. Ho chiuso gli occhi e poi li ho riaperti, ma niente quelle parole stavano ancora lì, scritte nero su bianco. «La forza è la via della pace», ossia «la guerra è pace». Lo aveva scritto Orwell in quel romanzo da incubo che è 1984. Pensai a uno scherzo. E invece no, questa signora l’ha detto, l’ha detto davvero. E ho avuto paura.
«Dobbiamo davvero intensificare in modo MASSICCIO la produzione militare e gli investimenti nell’apparato bellico», ha tuonato. Tradotto: 500 miliardi di euro. E 300.000 soldati europei, cioè italiani, francesi, tedeschi, etc da spedire dove loro riterranno più opportuno. Tanto per darvi un’idea: con i soldi di un solo caccia bombardiere si potrebbero creare 143 asili nido e dare lavoro ad oltre 2150 persone. Si potrebbero creare ospedali, scuole, biblioteche. E invece verranno usati per costruire armi.
«Lungo le sponde del mio torrente» cantava un uomo, «voglio che scendano i lucci argentati, non più i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente». Parole, parole al vento. Parole che oggi evidentemente non valgono più nulla. Erodoto, uno dei più grandi storici del mondo antico, diceva: «non esiste uomo folle al punto di preferire la guerra alla pace. In pace i figli seppelliscono i padri, in guerra sono invece i padri a seppellire i figli.» Altre parole vuote. Albert Einstein invece una volta disse: «Non so con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale, ma so che la quarta si farà con pietre e bastoni». E vedendo ciò che sta accadendo oggi, sentendo parlare di «corsa al riarmo» ho tremato.
Guendalina Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X #cultura
Il fatto che a distanza di una settimana il post in questione sia ancora accessibile può far pensare che la situazione non sia così grave come potrebbe sembrare leggendo il suo ultimo post, pubblicato ieri, ma è anche vero che, se si immette nella barra di ricerca di Facebook il titolo del libro, Sopravvivere al lunedì mattina con Lolita, questo è ciò che si ottiene.
Un risultato così assurdo me lo spiego solo come effetto di una marea di segnalazioni ostili. E in attesa del verdetto non posso far altro che contribuire a dare, nel mio (infinitamente) piccolo, eco alla vicenda. Forza Guendalina, siamo con te!
Nessun commento:
Posta un commento