martedì 31 dicembre 2024

(Ir)rinunciabile post di fine anno

Veloce post per salutare l'anno che se ne va e augurare un sereno 2025 ai lettori di questo blog... che ammesso ci siano mi degnano di ben poche interazioni, ma non per questo intendo smettere di scrivere! ;-)

Il 2024 è stato ricco di cose belle e (soprattutto) brutte per l'umanità. Due di quelle belle, le Olimpiadi di Parigi e il ritorno sulle scene di Céline Dion dopo, o per meglio dire nonostante, i suoi problemi di salute, sono racchiuse nel video qui sotto; esso alterna le immagini della magistrale esibizione della cantante canadese alla cerimonia d'inaugurazione dei Giochi Olimpici con quelle di alcuni momenti topici della rassegna sportiva.

Come di consueto, Lorenzo Baglioni riassume l'anno che sta per concludersi con una canzone che dura meno di due minuti. Io devo ancora capire come mai lui ce l'abbia tanto con il calciatore Gianluca Scamacca! ;-)

L'augurio che vi faccio è quello di saper affrontare il nuovo anno con lo spirito racchiuso in questo breve monologo di Marco Paolini: il tempo è denaro, ma il denaro non è tempo. (La questione del tempo comincia un tantino a ossessionarmi, e dovrei pormi delle domande)

Concludo condividendo il testo della Filastrocca di Capodanno di Gianni Rodari, scrittore amato dai ragazzini... di tutte le età. :-)

Filastrocca di Capodanno:
fammi gli auguri per tutto l'anno.
Voglio un gennaio col sole d'aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile;
voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera;
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore di pesco;
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo, non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.

lunedì 30 dicembre 2024

Tempo di bilanci... alimentari

A inizio mese, all'indomani della pubblicazione di Spotify Wrapped, Il Post ha pubblicato un articolo suggerendo che il tradizionale riepilogo annuale degli ascolti su Spotify avesse stufato. Sarà, ma l'idea è stata in qualche modo "copiata" anche da altre società. Ad esempio, due giorni fa ho ricevuto via email l'invito a scoprire la mia retrospettiva del 2024 con Yuka, l'app che utilizzo da quest'anno per valutare la qualità degli alimenti confezionati; lo screenshot seguente illustra i punti essenziali.

Più nel dettaglio:

  • Ho scansionato 401 prodotti, quindi faccio parte del 2% degli utenti di Yuka più attivi del 2024 (a questo punto mi sento quasi in dovere di diventare membro Premium per sostenere l'iniziativa).
  • Il punteggio medio dei prodotti scansionati è 45/100.
  • Sono 105 i giorni in cui ho usato Yuka: «Ci hai messo sicuramente un po' di tempo in più a fare la spesa, ma lo hai fatto per la tua salute!».
  • Il prodotto con il punteggio peggiore che ho scansionato è Milka Choco Brownie con 0/100 (in realtà ne ho scansionati diversi altrettanto scarsi anche se, ahimè, irresistibili).
  • Il prodotto con il punteggio migliore che ho scansionato è Il mio piatto unico - Avena, Zucca, Lenticchie e Mandorle di Zerbinati con 100/100 (ma non è il solo ad aver ottenuto il punteggio massimo).
  • Ho usato Yuka soprattutto, anzi esclusivamente, per scegliere cosa mettere in dispensa e mai per valutare la qualità dei prodotti cosmetici, anche se sarebbe utile pure per quello.
  • Ho scansionato soprattutto barrette di cereali: faccio parte dell'1% degli utenti di Yuka che hanno scansionato di più questa categoria di prodotti.
  • Ho scansionato 34 prodotti a marchio Esselunga.

A proposito di Esselunga, che è il supermercato dove faccio abitualmente la spesa, oggi sono stata invitata, anche in questo caso via email, a visionare il mio Esselover Year. Ecco i punti salienti:

  • Quest'anno ho fatto la spesa 62 volte – in realtà un po' di più, perché in qualche caso ho usato la carta Fìdaty del mio compagno per usufruire di determinate promozioni – di cui 59 in negozio e 3 online.
  • Ecco le categorie di prodotti che non possono mancare nel mio carrello: verdura, latte e yogurt.
  • Ma se stai per trarne la conclusione che sono dedita al mangiar sano, devi sapere che ho acquistato le mitiche focaccine tanto unte per ben 41 volte!

domenica 29 dicembre 2024

Propositi per l'anno nuovo

In vista della giornata di smart working (anche se nel mio caso la dicitura è poco calzante, trattandosi più propriamente di semplice "lavoro da casa") prevista per domani – andando a spezzare due settimane di disconnessione totale dalle questioni lavorative, e questo magari è un bene perché altrimenti il rientro in ufficio il 7 gennaio sarebbe troppo traumatico – mi sono messa a smaltire la posta elettronica sul PC aziendale. Le cose più importanti le avevo già viste entro il 23, ma avevo in arretrato una serie di newsletter... riguardo ad alcune delle quali non ricordo nemmeno più perché mi sono iscritta! Una di queste me la invia TÜV Italia, ramo italiano delle società di certificazione originariamente tedesche in ambito di sistemi di gestione della sicurezza alimentare, ambientale e della qualità; qualcosa che non ha molto a che vedere né con le mie mansioni né con le mie competenze, e nemmeno coi miei interessi. Scorrendo il messaggio ricevuto il 18 dicembre scorso, mi cade l'occhio sull'immagine qui sotto.

E clicchiamoci sopra per guardare 'sto video augurale, mi dico incuriosita: sono o non sono la Curiosona? ;-) Con una certa sorpresa non vedo aprirsi quello che mi sarei aspettata, bensì il video con il commento al Vangelo del giorno 13 dicembre.

Cercando su YouTube le parole chiave contenute nell'immagine sopra, trovo in men che non si dica il video "giusto": eccolo.

Certo, se perdessi meno tempo in quisquilie del genere, potrei massimizzare il mio rendimento lavorativo... e qualcosa di analogo vale anche per la mia vita personale: sono in ferie da quasi una settimana, e ho ancora sbrigato ben poche delle faccende che avevo incluso nella mia to-do list, e delle quali non ho mai tempo di occuparmi né nei giorni lavorativi né nei fine settimana; ad esempio ho dedicato un numero di ore esagerato a un giochino per cellulare del quale ero diventata "dipendente", e che alla fine ho dovuto disinstallare per "disintossicarmene".

Adesso che ci penso, ho trovato un ottimo proposito da perseguire nell'anno nuovo: usare meglio il tempo che ho a disposizione. E applicare sul serio ciò che ho imparato seguendo il corso di Massimo Polidoro! :-)

sabato 28 dicembre 2024

Il giorno dell'USB-C

Oggi, leggendo un post della Commissione Europea condiviso da un mio "facciamico", ho scoperto che...

Oggi è il giorno. Ecco a voi IL caricabatterie!
USB-C è ufficialmente lo standard comune per la ricarica dei dispositivi elettronici nell'Unione Europea.
Questo significa:
🔌 Lo stesso caricabatterie per tutti i nuovi telefoni, tablet e fotocamere
⚡ Tecnologia di ricarica rapida armonizzata
🔄 Rifiuti elettronici ridotti
🛑 Niente più "Mi dispiace, non ho il cavo giusto"
Un caricabatterie per domarli tutti [semi-cit. da Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien, che sono stata in grado di cogliere pur non avendo, ehm, mai letto il libro, NdC].

L'articolo pubblicato oggi sul sito della Commissione Europea fornisce qualche informazione in più; ecco qui di seguito la traduzione anche di questo.

Norme comuni dell'UE sui caricabatterie: Alimenta tutti i tuoi dispositivi con un unico caricabatterie
Sei stufo di rovistare nel cassetto per trovare il caricabatterie giusto per il tuo telefono? L'Unione Europea ti viene in aiuto! Poiché l'UE ha standardizzato le porte di ricarica per i telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici portatili, tutti i nuovi dispositivi venduti nell'UE devono ora supportare la ricarica USB-C. Ciò ridurrà il numero di caricabatterie che bisogna acquistare, contribuirà a ridurre al minimo i rifiuti elettronici e semplificherà la vita di tutti i giorni.
Ecco alcuni vantaggi del caricabatterie comune:

  • Aumento della convenienza per i consumatori: È possibile caricare il telefono cellulare e altri dispositivi elettronici simili con un unico caricabatterie USB-C, indipendentemente dalla marca del dispositivo.
  • Riduzione dei rifiuti elettronici: I caricabatterie scartati e inutilizzati rappresentano circa 11mila tonnellate di rifiuti elettronici all'anno. Le nuove norme incoraggiano il riutilizzo dei caricabatterie, che contribuisce a ridurre l'impronta ambientale.
  • Risparmio di denaro: Adesso è possibile acquistare nuovi dispositivi elettronici senza caricabatterie. Ciò aiuterà i consumatori a risparmiare circa 250 milioni di euro all'anno sugli acquisti inutili di caricabatterie.
  • Armonizzazione della tecnologia di ricarica rapida: Le nuove regole aiutano a garantire che la velocità di ricarica sia la stessa quando si utilizza qualsiasi caricabatterie compatibile per un dispositivo.
La Direttiva Comune dell'UE sui Caricabatterie è stata approvata dal Consiglio dell'UE nell'ottobre 2022. Ai produttori è stato concesso un periodo di transizione per adeguare i loro progetti e garantire la conformità. A decorrere dal 28 dicembre 2024 le norme si applicano ai telefoni cellulari, ai tablet, alle fotocamere digitali, alle cuffie con o senza microfono, alle console per videogiochi, agli altoparlanti portatili, agli e-reader, alle tastiere, ai mouse, ai sistemi di navigazione portatili e agli auricolari venduti nell'UE. Dal 28 aprile 2026 si applicheranno anche ai computer portatili.
Per maggiori informazioni [qui niente traduzione, sorry ;-) NdC]

Mi sembra una buona notizia, anche se a me non cambierà esattamente la vita, visto che i dispositivi che ho comprato negli ultimi due o tre anni come minimo supportano tutti la ricarica USB-C; il problema sono quelli antecedenti all'adozione di tale standard, i quali in genere hanno un connettore Micro-USB (se non Mini-USB) che, non essendo reversibile, riproduce in piccolo l'ironico fenomeno "quantistico" noto come USB superposition... ;-)

Sempre che prima o poi non salti fuori un nuovo standard ancora più performante – com'è noto i cavi USB-C, oltre che per la ricarica, servono anche per trasferire dati – e soppianti l'USB-C rendendolo a sua volta obsoleto.

venerdì 27 dicembre 2024

Il film di Natale (?)

Una poltrona per due, film del 1983 diretto da John Landis con Eddie Murphy e Dan Aykroyd, nel nostro paese viene spesso associato a questo periodo di festività perché dal 1997 viene trasmesso, ogni anno, su Italia 1 la sera della vigilia di Natale. Su Facebook pullulano i gruppi che raccolgono i fedelissimi della visione televisiva annuale: mi limito a linkare quello più numeroso in Italia. Io l'avrò guardato giusto una volta anni fa, e non ho mai sentito il bisogno di una seconda visione; sono ben altri i film che associo al Natale, come Parenti serpenti, diretto dal maestro della commedia all'italiana Mario Monicelli, oppure il classico British Love Actually, del quale continuo a serbare un bel ricordo nonostante le stroncature che ho letto... e comunque quest'anno, come film con Hugh Grant, a Natale mi sono dovuta accontentare di Notting Hill.

Riguardo a Una poltrona per due, oltre alla spiegazione del finale, che in effetti potrebbe risultare oscuro a chi come me di questioni finanziarie capisce poco o niente, mi sono imbattuta in due post, uno di Tommaso Mori che quattro anni fa lo stroncava, e un altro pubblicato nei giorni scorsi da Sebastiano Alicata che al contrario lo promuove. Nonostante, come ripeto, non possa certo definirmi una fan del film in questione, trovo maggiormente condivisibile quest'ultimo post, per cui ne riporto qui di seguito il testo.

IL KARMA DI “UNA POLTRONA PER DUE”
Tra i film più amati in Italia durante le festività natalizie, Una poltrona per due è ben più di una semplice commedia. Diretto da John Landis nel 1983, il film è un’esplosiva satira del sistema capitalista e un’efficace denuncia delle disuguaglianze sociali, mascherata da comicità brillante. Sebbene oggi venga talvolta tacciato di “politicamente scorretto”, una lettura più attenta ne rivela tutta la profondità filosofica e la sua critica strutturale.
Al centro della storia ci sono i fratelli Duke, cinici esponenti dell’alta finanza che riducono la vita umana a una mera questione di profitto, manipolando le sorti di due uomini, il privilegiato Louis Winthorpe III (Dan Aykroyd) e lo scaltro Billy Ray Valentine (Eddie Murphy), per un esperimento sociologico e una scommessa di solo un dollaro. Questo escamotage narrativo smaschera le ipocrisie del mito meritocratico: il destino degli individui non è legato alla virtù o all’impegno, ma piuttosto a circostanze sociali decise dall’élite.
Il film deride il sistema capitalista trasformando i suoi esponenti in caricature grottesche, incapaci di riconoscere persino la loro fragilità quando la stessa macchina che dominano si rivolta contro di loro. Il riscatto finale di Louis e Billy Ray, che distruggono i fratelli Duke utilizzando il sistema stesso, è un trionfo di intelligenza e giustizia poetica.
Uno dei temi più sottili del film è il concetto di karma. Ogni azione ha una conseguenza, ed è proprio questa legge universale che determina il destino dei personaggi. I Duke, accecati dalla loro avidità e arroganza, cadono vittime della stessa dinamica di manipolazione che avevano imposto ad altri, subendo una disfatta umiliante e meritata.
Allo stesso modo, Billy Ray e Louis trovano il riscatto attraverso il ribaltamento delle ingiustizie, trasformando un’esperienza inizialmente distruttiva in una rivalsa personale e sociale. Il messaggio è chiaro: le azioni immorali tornano inevitabilmente al mittente, mentre la collaborazione tra persone diverse può abbattere anche i poteri più consolidati.
Nel panorama contemporaneo, “Una poltrona per due” è spesso accusato di essere politicamente scorretto per alcune battute, gag e rappresentazioni di stereotipi. Tuttavia, queste critiche rischiano di ignorare il contesto e il messaggio del film. Ogni elemento potenzialmente “offensivo” non è gratuito, ma funzionale a smascherare pregiudizi e dinamiche sociali.
Eddie Murphy, ad esempio, sfrutta ironicamente stereotipi culturali non per perpetuarli, ma per ridicolizzarli. Il vero bersaglio della satira non sono le minoranze, ma l’élite bianca, ricca e ignorante, incapace di riconoscere la propria ottusità. La presunta scorrettezza del film è, dunque, una provocazione consapevole, che stimola riflessioni profonde sul potere e sul privilegio.
Una poltrona per due è un film che mette a nudo l’assurdità del capitalismo sfrenato e delle disuguaglianze, utilizzando l’ironia e la comicità per affrontare temi di grande rilevanza. Etichettarlo come offensivo o superato sarebbe un errore: significherebbe ignorare la forza della satira nel rompere tabù e nel denunciare le ipocrisie sociali.
Se c’è un messaggio che il film ci lascia è che il cambiamento è possibile solo riconoscendo e ribaltando le ingiustizie. E il karma, sia nel mondo reale sia nella narrativa, prima o poi trova sempre la sua strada.

giovedì 26 dicembre 2024

Generazione Z Vs boomer

Tra le pagine Facebook che seguo c'è quella de La Settimana Enigmistica, rivista che ammetto di non acquistare più da un sacco – tanto non avrei tempo per dedicarmici in modo adeguato – ma che papà comprava regolarmente, cimentandosi soprattutto nei classici cruciverba o "parole crociate", ma anche in giochi più impegnativi; era il suo modo preferito per tenere allenata la mente.

La cosa che mi piace di più di quella pagina è il fatto che il settimanale sia riuscito a rinnovare la propria immagine, di per sé abbastanza démodé, aggiornandola all'era dei social (è presente pure su Instagram). I vari post propongono "in omaggio" rebus, indovinelli e giochi enigmistici vari, ma quelli che ho trovato veramente particolari sono della serie «Come lo direbbe la GenZ Vs Come lo direbbe tua/o nonna/o». Finora ne ho intercettati due, l'ultimo pubblicato il 9 dicembre scorso...

... e il precedente il 16 ottobre.

La parola tribolazione mi era già ben nota, ma ammetto che, pur conoscendo un bel po' di vocaboli della lingua italiana, vergognevole – aggettivo classificato in effetti come obsoleto, risalente al XIV secolo – non l'avevo mai sentita! :-)

mercoledì 25 dicembre 2024

I veri lussi della vita

In occasione di questo Natale che sta per concludersi ti propongo la traduzione dall'inglese di un "dodecalogo" nel quale mi sono imbattuta e che si intitola The real luxuries in life (I veri lussi della vita). Mi sembra un ottimo spunto di riflessione per imparare a riconoscere e ad apprezzare di più le cose che abbiamo, e che magari tendiamo a sottovalutare perché le diamo un po' troppo per scontate, o addirittura trascuriamo di coltivarle rischiando di perderle... e ad impegnarci per quanto ci è possibile a ottenere quelle che ancora non abbiamo, senza puntare a chissà quali traguardi tanto ambiziosi quanto irraggiungibili. Credo che capiti abbastanza a proposito una battuta del film Notting Hill, che ho appena finito di guardare per l'ennesima volta. Anna Scott (Julia Roberts), attrice di fama mondiale, dice a William Thacker (Hugh Grant), modesto libraio di quartiere che l'ha appena respinta temendo che lei possa spezzargli il cuore per l'ennesima volta: «La fama non è poi così reale, sai? E non dimenticare che io sono anche una semplice ragazza, in piedi di fronte a un ragazzo, che gli sta chiedendo di amarla». Ben presto William si pentirà di averle dato il "due di picche" e cercherà disperatamente di porre rimedio... ma non dico come va a finire perché, anche se il film ha ormai un quarto di secolo, non mi va di "spoilerare". ;-)

Comunque, ecco l'elenco: a te decidere se vale la pena di spuntarlo o meno.

  1. Tempo
  2. Salute
  3. Una mente tranquilla
  4. Mattinate lente
  5. Possibilità di viaggiare
  6. Riposo senza sensi di colpa
  7. Un buon sonno notturno
  8. Giornate calme e "noiose"
  9. Conversazioni significative
  10. Pasti cucinati in casa
  11. Persone che ami
  12. Persone che ti amano a loro volta

martedì 24 dicembre 2024

Tante care cose

In occasione della vigilia di Natale, condivido qualche spunto a tema natalizio.

Un'insolita esibizione dei miei adorati Muse...

... i The Jackal còlti nel dimostrare che ad All I Want for Christmas is You è impossibile resistere...

... e Il Matricomio che rappresenta una situazione tipica di molte coppie e famiglie in queste ore (per fortuna/purtroppo, non dovrebbe essere il nostro caso).

Poi una vignetta di Silvia Ziche...

... un po' di immagini e memi assortiti...






[Che poi non è vero che gli atei credono nel nulla, come chiarito da @acacciadiscienza]
[Questa era parecchio geek, per non dire nerd... talmente tanto che non ci provo nemmeno a spiegarla! ;-)]

lunedì 23 dicembre 2024

A Natale si vogliono tutti più bene... o no?

Nei giorni scorsi ho visto condiviso più volte il video qui sotto, di Eman Rus, nel quale personaggi noti in Italia che nella realtà hanno avuto rapporti più o meno conflittuali si scambiano un caloroso abbraccio, in pieno clima natalizio.

Dovrebbe risultare abbastanza ovvio che, a dispetto del realismo oserei dire impressionante, cotanta armonia è frutto dell'intelligenza artificiale, una disciplina che mi affascina un sacco e riguardo alla quale sto disperatamente cercando di colmare le mie enormi lacune. Selvaggia Lucarelli ha condiviso il video del concept originale, realizzato dal creator Yurii Yeltsov e dal respiro senza dubbio più internazionale.

Oggi Il Grande Flagello ha riportato l'idea nell'ambito italico; il video è abbastanza simile al primo qui sopra, con la differenza che stavolta le coppie, se possibile ancora più improbabili, non si limitano ad abbracciarsi, ma si baciano sulla bocca. Visione sconsigliata a chi si impressiona facilmente! ;-)

Colgo l'occasione per condividere il testo di un post pubblicato da Rudy Bandiera a commento di un altro prodotto dell'AI: un'immagine che mostra il magnate Elon Musk e il presidente del consiglio italiano Giorgia Meloni in tenero atteggiamento. Questa mi è sembrato non solo realistica, ma anche assai meno inverosimile come idea! ;-)

Tornando al post a cui accennavo, ecco cosa ha scritto Rudy.

Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia
L’immagine che vedi è stata creata con Grok, l'intelligenza artificiale generativa integrata in X, in pochi secondi e senza alcuno sforzo da parte mia se non quello di inventarmi una descrizione. Di fatto rappresenta una realtà che NON esiste.
Sfido chiunque, al primo sguardo, a capire se si tratta di una foto vera o generata. Chiunque sia onesto ammetterà che è impossibile.
La frase "Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia" è la Terza Legge Arthur C. Clarke formulata in "Profiles of the Future".
Mutuandola – confidando nella comprensione di Clarke – oggi potremmo riscriverla così: ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla realtà.
E questo, se non ne siamo consapevoli, può essere davvero spaventoso.

Non so tu, ma a questo punto io trovo che in tutto questo ci sia poco da ridere, a pensarci bene... :-/

domenica 22 dicembre 2024

L'esempio di Benjamin Franklin

Recentemente mi sono imbattuta, seguendo chissà quale link, nelle tredici virtù dello scienziato, politico e inventore statunitense Benjamin Franklin (Benjamin Franklin's Thirteen Virtues) pubblicate su Wikiversity. Scorrendo l'elenco mi sono resa conto che, pur non reputandomi una persona esemplare, buona parte di queste virtù le pratico io stessa – alcune un po' mio malgrado – mentre su altre potrei fare di meglio. ;-)

Benjamin Franklin cercò di coltivare il suo carattere attraverso un piano di 13 virtù, che sviluppò all'età di 20 anni (nel 1726) e continuò a praticare in qualche forma per il resto della sua vita. La sua autobiografia elenca le sue 13 virtù come:
  1. Temperanza. Non mangiare fino alla noia; non bere fino all'euforia.
  2. Silenzio. Non parlare se non di ciò che può giovare agli altri o a te stesso; evita conversazioni futili.
  3. Ordine. Lascia che tutte le tue cose abbiano il loro posto; lascia che ogni parte del tuo lavoro abbia il suo tempo.
  4. Risolutezza. Decidi di fare ciò che devi; esegui senza fallire ciò che hai deciso.
  5. Frugalità. Non fare spese se non per fare del bene agli altri o a te stesso; ovvero, non sprecare nulla.
  6. Operosità. Non perdere tempo; sii sempre impegnato in qualcosa di utile; elimina tutte le azioni inutili.
  7. Sincerità. Non usare inganni dannosi; pensa in modo innocente e giusto, e, se parli, parla di conseguenza.
  8. Giustizia. Non fare torto a nessuno, né con azioni dannose né omettendo i benefici che sono tuo dovere.
  9. Moderazione. Evita gli estremi; astieniti dal risentimento per i torti tanto quanto pensi che meritino.
  10. Pulizia. Non tollerare alcuna sporcizia nel corpo, nei vestiti o nell'abitazione.
  11. Tranquillità. Non lasciarti turbare da sciocchezze o da incidenti comuni o inevitabili.
  12. Castità. Usa raramente il sesso se non per la salute o per la procreazione, mai fino alla noia, alla debolezza, o al danno della tua o altrui pace o reputazione.
  13. Umiltà. Imita Gesù e Socrate.
Franklin non cercò di lavorare su tutte queste insieme. Invece, lavorava su una e solo una ogni settimana «lasciando tutte le altre al loro destino». Sebbene Franklin non vivesse completamente secondo le sue virtù e, per sua stessa ammissione, non le abbia raggiunte spesso, credeva che il tentativo lo avesse reso un uomo migliore, contribuendo notevolmente al suo successo e alla sua felicità, motivo per cui nella sua autobiografia dedicò più pagine a questo piano che a qualsiasi altro singolo punto; nella sua autobiografia Franklin scrisse: «Spero, quindi, che qualcuno dei miei discendenti possa seguire l'esempio e trarne beneficio».

sabato 21 dicembre 2024

Io vorrei i tre giorni di sonno!

Le smartbox sono una possibile àncora di salvezza per chi si ritrova a corto di idee regalo a pochi giorni dal Natale. Con una spesa abbastanza modica si può regalare alla persona cara una sorta di buono da spendere per vari tipi di esperienze: dai pasti gourmet alle giornate in un centro benessere, dai soggiorni in borghi pittoreschi alle attività più avventurose e spericolate.

Lo scrittore Niccolò Targhetta, il cui ultimo libro è Manuale di sopravvivenza all'età adulta, oltre a curare la pagina Facebook Non è successo niente dove pubblica post davvero notevoli – adesso mi sento in colpa a non averlo incluso nelle mie scelte d'acquisto natalizie – ha anche un omonimo account Instagram sul quale ha pubblicato le immagini di alcune smartbox utili, tra cui sarebbe facile trovare il regalo perfetto per chiunque... se solo esistessero davvero; le riporto qui di seguito.











venerdì 20 dicembre 2024

No, non fa benissimo

In questi giorni prossimi al Natale in cui si prospettano mangiate pantagrueliche – per fortuna/purtroppo non per me e il mio compagno, visto che non andremo ospiti da nessuno e ai fornelli ci sarò io ;-) – ho notato che su LA7 va in onda piuttosto spesso lo spot del Petrus Boonekamp, l'amaro creato nel 1777 dall'omonimo liquorista olandese e acquistato nel 2020 dall'azienda calabrese Fratelli Caffo 1915.

Lo slogan? «L'amarissimo che va benissimo». Un cambiamento infinitesimale ma sostanziale rispetto alle pubblicità del Carosello negli anni '60 e '70: «L'amarissimo che fa benissimo». Già, oramai non si può più affermare che gli alcolici – la gradazione alcolica del Petrus è pari al 45%, manco poco – facciano bene, anzi è vero il contrario; tutt'al più potrebbe sembrare che un bicchierino di amaro aiuti a digerire dopo che a tavola non ci si è regolati, ma questo non è che uno dei falsi miti relativi agli alcolici.

giovedì 19 dicembre 2024

Babbo Natale in anticipo

Oggi ho ricevuto gli ultimi libri che avevo ordinato una settimana fa, quasi tutti "autoregali di Natale". Stasera ne consiglio cinque, quelli che sono legati in qualche modo alla mia esperienza online; ovviamente lo faccio a scatola chiusa, non avendoli ancora letti, ma cerco di far capire almeno per sommi capi le ragioni per cui ho voluto acquistarli.

  • Salvatore Savasta, gestore della pagina Savastascrivecose, l'ho scoperto grazie a una mia amica che, essendo a conoscenza della mia indole da correttrice di bozze, mi aveva segnalato un gruppo Facebook dove l'autore stava pubblicando man mano i capitoli del suo nuovo libro in fase di stesura per sottoporli alla revisione degli iscritti. L'iniziativa si è interrotta ancora prima che io trovassi il tempo anche solo per cominciare a leggere, comunque dai suoi post trovo che lui scriva davvero bene, e ho voluto acquistare Il mostro sotto il letto, nel quale Salvatore traspone in forma narrativa la sua esperienza di padre di una bambina affetta da una malattia genetica rarissima.
  • Anche Manuel Bova gestisce una pagina Facebook, che porta il suo nome. E anche lui scrive da dio: i post nei quali racconta i suoi dialoghi – immaginari, almeno credo... e spero ;-) – con "madre", un appellativo che mi ricorda gli sketch di Sensualità a Corte, mi fanno morire dal ridere. Il suo secondo romanzo, Un millimetro di meraviglia, sembra proprio di tutt'altro genere, ma ho deciso di leggerlo sulla fiducia.
  • Wacosky Road – Diario segreto di una scrittrice compulsiva d raccoglie le strip umoristiche dell'omonima webcomic di Stefano Tartarotti (il cui sito è qui) e alcune strisce inedite.
  • Big Ideas Little Pictures – Explaining the World One Sketch at a Time è il libro che raccoglie oltre 130 disegni stimolanti, divertenti e comprensibili sulla vita. L'autore è Jono Hey, curatore di Sketchplanations, i cui post, a dispetto della grafica elementare e oserei dire infantile, sono ricchi di informazioni, curiosità e spunti di riflessione.
  • Infine, Color Me Menopausal: A Funny Activity Book for the Hormonally Challenged è una sorta di libro-gioco realizzato da Shirley Șerban, delle cui parodie musicali ho parlato più volte, l'ultima meno di due settimane fa. Pur non essendo particolarmente soggetta a sbalzi ormonali, questa transizione della mia vita l'ho vissuta parecchio male, e mi auguro che questo libro mi aiuti a sdrammatizzare un po'.

mercoledì 18 dicembre 2024

Regala(ti) un olivo!

Ultimi giorni di corsa ai regali. Se sei a corto di idee e hai fra i tuoi cari qualcuno che ci tiene in modo particolare all'ambiente, ama la buona cucina mediterranea e apprezza l'olio di qualità, potresti valutare l'opportunità di regalargli (o magari regalarti)... uno o più olivi. Non da piantare nel giardino o nel campo vicino casa, tanto più che in molti climi, soprattutto nel Nord Italia, non sopravvivrebbe; si tratta piuttosto di un'adozione a distanza.

Dal sito dell'Associazione OlivaMi...

Negli ultimi 5 anni la Xylella ha distrutto oltre 21 milioni di ulivi nel Salento, cancellando così anni e anni di sacrifici di migliaia di agricoltori salentini e la principale fonte di compensazione di CO2 del Salento.
Con Olivami vogliamo promuovere l’adozione degli ulivi Salentini come risposta alla devastazione portata dalla Xylella. Una nuova forma di olivicoltura sostenibile e partecipativa, che consente a chiunque di adottare a distanza uno o più olivi Salentini, sostenendo la riforestazione del nostro territorio, e ottenendo una fornitura annuale di olio EVO dalla provenienza e dalla qualità certificata.

Ecco il video promozionale.

Si va dal piano Basic, quello più economico (31,79 euro all'anno), che comprende 1 Ulivo di nuova generazione...

  • Età: 1 anno
  • Pianti 1 nuovo Olivo
  • CO2 assorbita: 300 kg/anno
  • Olio Evo incluso:
    • 1 litro per i primi 3 anni
    • 1,5 litri per 4° e 5° anno
    • 2 litri dal 6° anno

... al piano Platinum, quello più costoso (1.268,39 euro all'anno), che comprende 50 Ulivi di nuova generazione...

  • Età: 1 anno
  • Pianti 50 nuovi Olivi
  • CO2 assorbita: 15.000 kg/anno
  • Olio Evo incluso:
    • 50 litri per i primi 3 anni
    • 100 litri per 4° e 5° anno
    • 150 litri dal 6° anno

martedì 17 dicembre 2024

Cercasi tempo

Il tempo è gratuito, ma non ha prezzo. Non puoi possederlo, ma puoi usarlo. Non puoi tenerlo, ma puoi spenderlo. Una volta che l'hai perduto, non puoi più riaverlo indietro. Quindi prenditi cura di quei minuti!

Parola dell'uomo d'affari ed editorialista americano Harvey MacKay.

Colgo l'occasione per condividere due immagini legate al problema del tempo che non mi basta mai per fare quello che vorrei e dovrei fare: un meme trovato sui social...

... e una vignetta di Work Chronicles, del quale ho comprato il calendario giornaliero 2025 da mettere sulla scrivania dell'ufficio. :-)

– Come possiamo trattenere i nostri dipendenti più produttivi?
– Pagare stipendi competitivi?
– Apprezzare il loro lavoro?
– Sovraccaricarli di lavoro in modo che non abbiano tempo di candidarsi altrove?

[Questa mi riguarda solo fino a un certo punto... Non sarei io se avessi la presunzione di considerarmi indispensabile :-)]

lunedì 16 dicembre 2024

Lasciatemi qui

Mi sono imbattuta in un'immagine che mostra il testo di Natale, poesia scritta da Giuseppe Ungaretti il 26 dicembre 1916 a Napoli...

Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare

... e mi è venuto in mente che in questi giorni mi sento un po' come lui. Poi però ho letto l'analisi del testo – ai tempi della scuola il '900 letterario, per non parlare di quello storico, lo trattammo abbastanza di corsa – e mi sono resa conto non senza imbarazzo che il dramma da lui vissuto era ben più serio del mio stress lavoro-correlato...

P.S.: Mi è venuto in mente che un tempo facevo fatica a considerare "poesia" un componimento non in rima e i cui versi hanno un numero variabile di sillabe, men che meno spezzati in mezzo alla frase; versi liberi, si chiamano. Poi per fortuna mi sono ammorbidita, almeno da quel punto di vista... ;-)

domenica 15 dicembre 2024

Non ne fanno una giusta

Uno dei punti più controversi del nuovo codice della strada fortemente voluto dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini – uno che quando svolge le sue mansioni fa rimpiangere le innumerevoli occasioni in cui perde tempo in faccende non di sua competenza – e appena entrato in vigore è quello riguardante l'assunzione di stupefacenti:

Con la riforma del codice della strada basterà un test positivo all’uso di sostanze stupefacenti per sospendere la patente di una persona: questo significa che potrà subire la sospensione anche chi non ha guidato in stato di alterazione, ma magari ha fatto uso di sostanze stupefacenti nei giorni o nelle settimane precedenti. Il THC, il componente psicoattivo comunemente associato all’effetto stupefacente della marijuana, può rimanere nell’organismo in concentrazioni molto basse e comunque rilevabili per diverso tempo: dipende dalla dose assunta, dalla frequenza d’uso e dal metabolismo individuale. Nella saliva può essere rilevato fino a tre giorni dopo l’ultima assunzione, nel sangue fino a tre settimane, nell’urina fino a un mese, nel capello fino a tre mesi.

Sulla guida in stato di ebbrezza non è cambiato granché rispetto a prima. Per quanto mi riguarda il medico che mi ha rinnovato la patente il mese scorso mi ha prescritto "zero alcol alla guida", in quanto sto prendendo dei farmaci per cui è sconsigliata l'assunzione contemporanea di bevande alcoliche. Comunque mi sono informata: se mi concedo un goccetto dovrebbero bastare poche ore, al massimo un giorno per risultare sobria a un eventuale alcoltest; il discorso cambia facendo test più specifici. Come al solito i consumatori di alcol, che può essere ben più nocivo per la salute e per la reattività al volante rispetto a qualche "canna" ma è un orgoglio del "made in Italy", possono stare più tranquilli di quanto dovrebbero...

Oggi su Facebook un mio contatto faceva notare – finora non ho trovato riscontri al riguardo – che l'assunzione di ibuprofene, principio attivo del farmaco prescrittomi dal medico che sto prendendo in questi giorni per i miei malanni di stagione, potrebbe generare falsi positivi per la cannabis. E un'altra "facciamica" friulana ha condiviso il link al comunicato dell'Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) riguardo al rapporto tra riforma del codice della strada e articolo 187 del medesimo:

L’articolo 187 attiene alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope. Per la configurazione del reato e delle relative sanzioni il guidatore deve risultare positivo a specifici accertamenti eseguiti sui propri liquidi biologici, che possono essere generalmente eseguiti su: saliva; sangue; urine.
Non sarà invece più necessario appurare oltre a tale positività, anche il fatto che il guidatore si trovi in stato di alterazione psico-fisica determinato dall’assunzione di tali sostanze.
Inoltre si precisano i seguenti aspetti principali:
  • le sostanze psicotrope (psicoattive), in grado di determinare effetti negativi sulle capacità di guida, comprendono anche molti farmaci che il paziente potrebbe assumere su prescrizione del medico. Anche se attualmente non è stata indicata formalmente una lista di tali farmaci, questi possono essere rappresentati, a titolo di esempio da: medicinali a base di morfina e sostanze analgesiche oppiacee; medicinali di origine vegetale a base di Cannabis; barbiturici; benzodiazepine;
  • il fatto che il paziente assume tali sostanze su prescrizione medica non rappresenta una autorizzazione a guidare e quindi, in caso di esisto positivo degli accertamenti svolti, la prescrizione del farmaco non rappresenta un giustificativo rispetto all’ipotesi di reato;
  • il fatto di non dover esse più dimostrato lo stato di alterazione psico-fisica del guidatore può determinare che, pur in assenza di effetti negativi per la guida derivanti dall’assunzione del farmaco psicoattivo, questi sia comunque chiamato a rispondere del reato previsto dall’articolo 187.
Si informa inoltre che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto la creazione di un tavolo tecnico con la finalità di stabilire eventuali deroghe/disciplina di dettaglio che consenta l’individuazione di eventuali ipotesi di non sanzionabilità per i pazienti-guidatori.
In questo momento, tuttavia, in attesa che si costituisca il tavolo tecnico e le eventuali previsioni cui dovrebbe giungere, rimangono valide le previsioni sopra esposte.

Questo mi preoccupa ancora di più perché, oltre all'ibuprofene che sto prendendo temporaneamente, sono mesi che assumo benzodiazepine, sempre dietro prescrizione medica, per combattere i miei disturbi del sonno; prendo 10 gocce la sera prima di andare a letto, e la mattina l'effetto è ormai svanito. Se non riuscissi a chiudere occhio, allora sì che diventerei un potenziale pericolo pubblico...

Nella deprecabile eventualità in cui dovessero sospendermi la patente, in pratica sarei f***uta, perché non potrei andare quasi da nessuna parte: sicuramente non al lavoro, visto che per il tragitto che devo percorrere non esiste un'alternativa praticabile alla macchina. Potrei fare ricorso, sì... ma quanto tempo ci vorrebbe prima che venga accolto? Non mi rimane che fare gli scongiuri sperando di non essere controllata – di solito nelle prime settimane dopo l'entrata in vigore di un decreto i controlli si intensificano anche a scopo propagandistico, poi si torna alla "normalità" – visto che l'unico modo per stare tranquilli è risultare del tutto negativi, mi sembra. Sarebbe tristemente ironico sentirmi dire «Sì, va bene, prendi questi farmaci, ma chi ci dice che non ti sia fatta pure una canna?», a me che non ho mai fumato nemmeno una sigaretta.

[Ogni volta che sento parlare di ibuprofene mi torna in mente questa canzone che invece vorrei tanto rimuovere dai miei neuroni... ;-)]

sabato 14 dicembre 2024

Noi siamo scienza, non antiscienza!

Dal profilo Instagram dell'Associazione Luca Coscioni:

Il 5 dicembre, durante una conferenza stampa della Lega italiana per la lotta contro i tumori (LILT) in una sala del Ministero della Salute, è stato dato ampio spazio ad un astrologo che ha evocato gli influssi della Luna e di Giove sul nostro corpo, e sulla necessità di “essere in equilibrio con l'universo”.
Per chiedere di chiarire la posizione del Ministero rispetto a quanto accaduto, e di adottare misure per garantire che in futuro le istituzioni non diventino veicolo di messaggi antiscientifici, l'Associazione Luca Coscioni ha inviato una lettera aperta [che nel mio piccolo ho firmato pure io, NdC] sottoscritta da 51 personalità del mondo della ricerca, della scienza e della politica, tra cui Michele De Luca, Silvio Garattini, Roberto Defez, Valeria Poli.
"L'astrologia è privata di basi scientifiche e non ha (o non dovrebbe avere) alcuna legittimità in un contesto dedicato alla salute. Non è la prima volta e non sarà l'ultima, ma il rischio di considerare pratiche antiscientifiche come affidabili o al più innocue è reale. Ognuno è libero di farsi leggere le carte e i fondi del caffè o di affidarsi agli astri, ma certo non in un ambito istituzionale. È necessario che le istituzioni, specialmente quelle dedicate alla salute e alla ricerca, riacquistino autorevolezza e ribadiscano il ruolo centrale della scienza nella lotta contro le malattie e la necessità del rigore del metodo scientifico, unico strumento per affrontare malattie vecchie e nuove”, si legge nella lettera aperta disponibile sul sito dell'Associazione.

È seguito il post del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze):

Lo scorso 5 dicembre durante una conferenza stampa della lega italiana per la lotta contro i tumori (LILT), svoltasi presso una sala del Ministero della Salute, è intervenuto anche l’astrologo Rino Liuzzi, conosciuto anche come Jupiter, che ha sostenuto che gli influssi della Luna e di Giove agiscano sul nostro corpo e sulla necessità di “essere in equilibrio con l’universo”.
Il CICAP ha deciso di sottoscrivere la lettera aperta promossa dall'associazione Luca Coscioni rivolta al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, per chiedere di chiarire pubblicamente la posizione del Ministero rispetto a quanto accaduto e di adottare misure per garantire che in futuro le istituzioni non diventino, anche loro malgrado, veicolo di messaggi antiscientifici.
I luoghi istituzionali e temi importanti come la salute dovrebbero supportare la scienza, e non la pseudoscienza, per il bene di tutti.

Del caso oggi ha parlato anche la divulgatrice scientifica Beatrice Mautino, che conduce insieme a Emanuele Menietti il podcast Ci vuole una scienza.

Sulla storia dell'astrologo Jupiter all'evento della LILT al Ministero ci sono due cose che credo sia importante far emergere al di là della facile indignazione.
La prima la si capisce guardando il video integrale dell'evento: in queste situazioni è sempre bene applicare il rasoio di Hanlon che dice che "non bisogna attribuire alla cattiveria o alla malafede ciò che si può spiegare con la stupidità".
È molto probabile che Jupiter non fosse lì in quanto "astrologo", ma in quanto personaggio televisivo, magari amico del presidente, chiamato a moderare/animare l'incontro come succede ogni giorno, più volte al giorno, negli eventi romani.
C'è stato un po' di imbarazzo perché il Ministro Schillaci non arrivava e a una certa l'astrologo Jupiter si è messo a intrattenere il pubblico parlando di quello che sa e dicendo un sacco di scemenze, come ben sottolineato dalla lettera dell'Associazione Coscioni.
La seconda è che questo non è il primo caso di sbandamento della LILT (e delle varie sezioni locali). Ogni tanto spunta fuori un evento strambo, un corso bislacco, la promozione di roba senza senso, eccetera.
E questo è un problema. Anzi, è il problema, perché significa che manca un metodo di controllo di quello che viene fatto dall'associazione e nell'associazione.
Un metodo che a un certo punto faccia dire "raga, ma siamo sicuri che questa cosa sia opportuna?".
E considerando che la LILT è un ente pubblico che gestisce molti fondi, che non ci sia un metodo di verifica interno è un problema.
Un problema che l'astrologo Jupiter ci ha permesso di vedere, come se fosse il sintomo visibile di una malattia nascosta.
Sta a noi non fermarci al sintomo, alla facile indignazione per la presenza dell'astrologo, ma andare a fondo e cercare di comprendere la malattia.

Concludo con il link agli articoli scritti per Il Foglio dal professor Enrico Bucci:

P.S.: Il titolo del post parafrasa un vecchio spot pubblicitario che i boomer inside come la sottoscritta ricorderanno... ;-)