martedì 12 giugno 2018

Dai che non è niente... Sicuro?

Qualche tempo fa sulla pagina Facebook ATTN: è stato pubblicato un video dal titolo What if we talked about physical health the absurd way we talk about mental health? (E se parlassimo della salute fisica nel modo assurdo in cui parliamo della salute mentale?). L'ho trovato interessante, perché so abbastanza bene come, a differenza dei disturbi fisici, quelli mentali tendano ad essere sottovalutati, se non addirittura considerati un problema di cui vergognarsi e che è meglio tenere nascosto.

[Una ragazza si rivolge a un ragazzo che ha picchiato violentemente la testa contro un ramo mentre camminava accanto a lei]
– Non lamentarti, per favore. Rovinerà l'atmosfera.
[Una ragazza sprona un ragazzo in sedia a rotelle che non riesce a spostarsi in salita]
– È come se tu non ci provassi nemmeno, a camminare.
[Una ragazza ammonisce un ragazzo seduto sul water]
– Hai mai provato a non avere la diarrea?
[Un ragazzo prende delle pillole per il mal di testa]
– Dio, la mia emicrania mi sta uccidendo.
– Prendi medicine per questo?!
[Un ragazzo si taglia accidentalmente mentre prepara da mangiare]
– Oh mio Dio! Amico, mi sono tagliato e sembra proprio un gran brutto taglio!
– Ci sono persone che stanno peggio di te. Devi rilassarti.
[Un ragazzo si rivolge a un altro ragazzo che sta vomitando nel water]
– Allora, immagino che non uscirai con noi stasera? Di nuovo. Sei un tale tirapacchi.
[Un ragazzo è costretto a fermarsi mentre fa sport e si afferra la caviglia]
– Aw, amico. Penso davvero di essermela slogata stavolta. Devo vedere il mio fisioterapista.
– Fai terapia?
– Sì.
– Vabbè, che tipo strano.
[Un ragazzo con le stampelle fa fatica a scendere le scale]
– Puoi aspettare un secondo?
– Onestamente, il tuo atteggiamento fa pena.
[Un ragazzo si fa un'iniezione]
– Ti stai facendo un'altra dose di insulina?
– Ehm, sì, devo farlo.
– Hai mai pensato di lasciar perdere i farmaci e affrontarlo in modo naturale?
– Il mio diabete?
[Un tizio irrompe nella camera dove dorme un ragazzo, e apre le tende per far entrare la luce del sole]
– Adesso basta. È una bella giornata, amico. È ora di alzarsi.
– Amico, ho appena subìto un'operazione agli occhi.
– Sì, tipo una settimana fa.
– Beh, fa ancora male.
[Due ragazzi osservano un loro amico che è appena caduto dalle scale]
– Oooh, penso che il tuo amico si sia fatto male.
– Ho bisogno di aiuto.
– No, sta bene.

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