[Post di argomento matematico, com'è usanza nel giorno della Festa del Pi Greco...]
Per citare il titolo di un libro scritto da Mario Livio, non mi sembra poi infondato affermare che «Dio è un matematico»... ma pure a chi non avesse il dono della fede dovrebbe essere sufficiente soffermarsi un pochino su certi dettagli presenti in natura per rimanere a bocca aperta di fronte agli schemi matematici che, lungi dall'essere una "semplice" astrazione, ricorrono concretamente nel mondo che ci circonda, talora dove meno ce lo aspetteremmo. Esempi tipici sono quelli della sezione aurea e della successione di Fibonacci, ovvero quella successione di numeri naturali in cui ciascun numero è pari alla somma dei due precedenti (0, 1, 1, 2, 3, 5, 8...).
Un altro caso notevole, che ogni tanto vedo rispolverato nei social network, è quello del broccolo romanesco, una verdura che personalmente trovo assai più interessante da guardare che buona da mangiare (a meno che non sia pastellata e fritta... ma, purtroppo per il mio fegato, ho idea che la cottura in olio bollente mi renda appetibile pressoché qualunque cosa!). Agevoliamo una foto... :-)
Copiando da Wikipedia, «Ogni rosetta è composta da numerose rosette più piccole, rendendo la forma del broccolo romanesco simile ad un frattale». Te lo ricordi, il post che ho scritto sui frattali dopo essere venuta a conoscenza della scomparsa del loro "papà" Benoît Mandelbrot? All'insieme di Mandelbrot sono dedicate un paio di animazioni disponibili sul sito HTwins.net, che ho scoperto serendipitevolmente proprio ieri grazie ad APOD. Stando a quanto ho letto qui, lo stesso Mandelbrot amava presentare il concetto di frattale facendo l'esempio del broccolo. Per di più «Il numero di rosette che compongono il broccolo romanesco è un numero di Fibonacci» (aridaje!).
Infine, in calce all'odierna foto del giorno di Focus.it sono ricordate alcune proprietà poco note ai più delle coloratissime bolle di sapone tanto care ai bambini di tutte le età: «In ambito scientifico sono spesso utilizzate per risolvere complessi problemi matematici riguardanti lo spazio, in quanto rappresentano la più piccola area di superficie tesa tra due punti o due confini, oltre a essere un esempio di “sfera perfetta”». Ah, però! :-)
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