pensammo di mettere insieme la colla, elemento fondamentale dell’artistica di base, ma anche della streetart, con la Coca-Cola, simbolo della cultura pop, dell’industrializzazione e della pubblicità come strumento fondamentale per sbaragliare la concorrenza.Come mai CocaColla.it è improvvisamente divenuto tanto discusso? Anche questo lo spiega il post summenzionato.
Un paio di settimane fa abbiamo ricevuto da Coca-Cola Company due lettere di diffida legate al nome e al dominio del nostro blog. Nelle lettere venivamo sollecitati a chiudere il blog e a sospendere la pratica di registrazione del marchio.E quale sarebbe la motivazione di questa diffida? Tieniti forte... eccola (dal comunicato stampa):
… che la registrazione e l’utilizzo da parte sua del nome a dominio www.cocacolla.it determina l’insorgere di un grave rischio di confusione per i consumatori che possono essere indotti a ritenere che il segno COCACOLLA ed il nome a dominio www.cocacolla.it siano volti a contraddistinguere prodotti/servizi distribuiti, organizzati o sponsorizzati dalla nostra cliente o che comunque l’uso del segno COCACOLLA da parte sua sia stato autorizzato dalla nostra assistita in base ad accordi o altri legami contrattuali o societari, il che non corrisponde al vero. L’uso del segno COCACOLLA e del nome a dominio www.cocacolla.it da parte sua costituisce inoltre contraffazione dei celebri marchi costituiti dalla dicitura Coca-Cola della nostra assistita.A questo punto anche l'amico Rick, titolare del blog PocaCola, sta cominciando a temere di rimanere vittima di un embargo altrettanto ingiusto. Comunque, a quanto pare, il fu Drink Team ha tutta l'intenzione di rinunciare a far valere le proprie ragioni... e francamente non me la sento di dar loro torto: con i tempi che corrono, ci vuole un bel fegato ad impersonare il ruolo di Davide contro Golia! Infatti...
Non appena ricevute le lettere abbiamo deciso di affidarci ad un avvocato specialista in diritto industriale e in proprietà intellettuale. Studiato il caso ci ha convinto fosse meglio mollare tutto. Andare avanti in un’azione legale sarebbe stato un massacro, soprattutto per le nostre tasche. Il nostro è infatti un progetto editoriale e non avremmo potuto permetterci una battaglia legale contro una multinazionale come la Coca-Cola. Nei prossimi giorni, quindi, saremo costretti a chiudere il dominio www.cocacolla.it e tutte le nostre pagine sui Social Network.Nel mio piccolo, ho deciso di accogliere l'appello lanciato dai ragazzi di CocaColla.it.
Per evitare di perdere quanto costruito in questi due anni con CocaColla vi chiediamo di sostenerci comunicando la news sui vostri blog, sulle vostre pagine, sui vostri canali e su Twitter usando l’hashtag #supportcocacolla. Potete registrarvi alla nostra NEWSLETTER in modo da rimanere aggiornarti sugli sviluppi futuri del nostro blog e di questa storia.Comunque mi auguro che, nell'ambito di Coca-Cola Company, chi di dovere abbia il buon senso di desistere da questa iniziativa, che secondo me rischia soltanto di trasformarsi in un boomerang in termini d'immagine: si sa che la Rete non perdona, in casi come questo... e immagino che l'intersezione fra l'insieme dei consumatori di bibite analcoliche gassate dalla formula misteriosa e quello dei frequentatori di social network non sia poi così trascurabile. ;-) Caro signor Coca-Cola, anziché recepire la scelta del nome a dominio CocaColla.it come un riconoscimento della popolarità del tuo marchio, oltre che come una forma di pubblicità indiretta, tu ti metti a fare la voce grossa?! A me sembra davvero assurdo... talmente assurdo che sotto sotto voglio quasi sperare che sia tutta una montatura. Guarda che, per quanto io apprezzi la tua bevanda, personalmente sono già pronta a passare alla concorrenza, capito? ;-)
[L'immagine è tratta dal support mediakit]
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