venerdì 28 febbraio 2025

Passi da gigante verso il baratro

Ieri sera tramite la pagina Facebook del giornalista e scrittore Lorenzo Tosa sono venuta a sapere che

In Argentina il Presidente Milei [pappa e ciccia con il presidente italiano Meloni, NdC] ha varato una riforma con cui ha cambiato la classificazione delle persone con disabilità, che da ora in avanti potranno essere definite ufficialmente “idiota”, “imbecille” o “debole di mente”, su disposizione del governo.
Non solo. Milei ha reintrodotto anche il "ritardo mentale" - letteralmente - tra le patologie riconosciute, facendo fare all’Argentina e al mondo un terrificante salto all’indietro di decenni.

Ne ha parlato anche Massimo Gramellini sul numero odierno del Corriere.

E sempre il summenzionato Lorenzo Tosa ha dedicato finora tre post a quello che è successo oggi nello Studio Ovale della Casa Bianca tra il presidente USA Donald Trump, altro amicone daa Meloni, e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Paragonato a tutto questo, il video AI di cui parlavo l'altro ieri sembra ben poca cosa...

Parafrasando Ennio Flaiano, la situazione è sempre più grave e seria (anche se nella mia bolla qualcuno, a proposito dell'inammissibile episodio odierno, ha avuto il coraggio di parlare di "comica farsa"). Sono angosciata come mai nella vita per le sorti del mondo. :-(

giovedì 27 febbraio 2025

Levàteje er vino!

Quando ieri sera ho sentito in televisione Francesco Lollobrigida affermare che anche l'abuso di acqua, non solo quello di vino, può essere nocivo, sono stata presa dallo sconforto. Capisco che, in quanto ministro dell'Agricoltura, debba difendere gli interessi del settore vitivinicolo... ma qui si esagera!

Il chimico e divulgatore scientifico Ruggero Rollini ha detto la sua in un video.

Di seguito riporto la trascrizione, corredata da qualche link esplicativo.

Il nostro ministro riprende Paracelso e, nel difendere un consumo moderato di vino, ci ricorda di come sia sempre la dose a fare il veleno e di come anche l'acqua, in certe quantità, possa essere pericolosa. Ed è vero: ci sono dosi in cui anche l'acqua può farci del male. Un esempio lo cita proprio nel post che fa per ribadire le proprie affermazioni su Facebook, ed è l'iponatriemia, che è proprio una condizione che ad esempio può verificarsi quando si assumono grosse quantità di acqua in un breve periodo di tempo. E nel riprendere Paracelso si avvicina quasi di più a quella che era la sua visione originale, che era più o meno sulla falsariga di "Tutto è veleno. Non c'è niente che non contenga veleno. Solo la dose può renderlo meno velenoso". E infatti noi sappiamo che non solo ci sono dosi in cui l'acqua non è pericolosa, non è velenosa, ma in cui è fondamentale assumerla proprio per tutelare la nostra salute.
Allora chiediamoci: qual è la dose di alcol che possiamo ritenere sicura, in cui non è pericoloso, non è velenoso? Questa dose esiste, ed è zero. Non ci sono quantità considerabili sicure di alcol. Poi è chiaro che ci sia una profonda differenza tra bersi mezzo bicchiere a cena o un calice ogni tanto, e sfondarsi di alcolici e praticare il binge drinking. Però anch'io so che, quando mi concedo un calice di vino oppure, voi sapete che amo il whisky, mi bevo un bicchiere di whisky, mi sto assumendo dei rischi. Però sono informato e prendo una decisione consapevole, e so che purtroppo potrei aumentare, anche se di poco, le probabilità che ho di sviluppare alcuni tipi di tumore. La cosa più importante però, nella comunicazione del rischio, la prima regola, è: mai negare il rischio. Poi nessuno dice che dovremmo smetterla di consumare alcolici. Sarebbe la scelta migliore da un punto di vista di salute? Probabilmente sì, però ci sono anche altri fattori da considerare: quello sociale, quello culturale, quello economico. Insomma, va preso tutto in considerazione, ma una volta che si è ben e correttamente informati, tutti poi sono liberi di prendere delle decisioni di conseguenza. Ora, io credo che quella del ministro, quest'accostamento un po' infelice tra l'acqua e il vino, sia stata una svista, o al più un'affermazione dettata da un misto di amore per il vino e questo settore e un pizzico di ignoranza: non possiamo del resto essere onniscienti, no? Non voglio credere che ci sia stata malafede. Però bisogna comunque stare molto attenti quando si parla di certi argomenti, perché passare da Paracelso a paraculo è un attimo!

[La GIF è per la conclusione del discorso ;-)]

Un dubbio che avevo al riguardo non mi è stato chiarito né da Rollini né da questo articolo del Corriere: quanta acqua si deve bere, grosso modo, per procurarsi danni alla salute? E soprattutto quanto è frequente che ciò accada, se si eccettuano i casi patologici menzionati dal Corriere, visto che c'è chi si è inventato addirittura le borracce aromatizzate per indurre la gente a bere più acqua? Io mi rifiuto di cedere a quello che reputo un inganno commerciale e, da quando mi sono resa conto che non idratandomi a sufficienza la mia salute era a rischio, mi sforzo semplicemente di bere di più... anche se non ho quasi mai sete, a meno che non abbia mangiato qualcosa di particolarmente salato o speziato.

mercoledì 26 febbraio 2025

Se Orwell fosse vivo, chissà cosa penserebbe

Citando Wikipedia (alla quale recentemente ho fatto di nuovo una donazione sia pur modesta)...

Una distopìa, o anche anti-utopia, contro-utopia, utopia negativa o cacotopia, è una descrizione o rappresentazione di una realtà immaginaria del futuro, ma prevedibile sulla base di tendenze del presente percepite come altamente negative, in cui viene presagita un'esperienza di vita indesiderabile o spaventosa. Ponendosi in contrapposizione ad un'utopia, una distopia viene tipicamente prefigurata come l'appartenenza ad un'ipotetica società o ad un ipotetico mondo caratterizzati da alcune espressioni sociali o politiche opprimenti, spesso in concomitanza o in conseguenza di condizioni ambientali o tecnologiche pericolose, che sono state portate al loro limite estremo.

Adesso, io non arrivo a dire che vedere la striscia di Gaza trasformata in extra-lussuosa "riviera del Medio Oriente" sia terribile tanto quanto vederla devastata dal conflitto israelo-palestinese... ma il video realizzato con l'intelligenza artificiale e pubblicato oggi da Donald Trump – quello real, casomai qualcuno avesse dubbi in proposito – sui suoi profili social lo definirei senz'altro distopico. E qui mi fermo perché, per citare Rivista Studio, Il video AI sulla “Riviera di Gaza” di Trump è così delirante che non sappiamo come commentarlo.

P.S.: Colgo l'occasione per ringraziare una gentile lettrice che mi ha scritto una mail non soltanto per segnalarmi la presenza di un commento di spam che mi ero dimenticata di eliminare – mi toccherà a malincuore ripristinare la moderazione dei commenti – ma soprattutto per fare su questo blog delle osservazioni che ho gradito davvero tanto. Non che io abbia mai pensato seriamente di "chiudere bottega", ma messaggi come il suo mi danno la carica per andare avanti con più slancio. Nella speranza che tu mi stia leggendo, grazie di cuore! :-)

martedì 25 febbraio 2025

Ma come canti?!

Due dei cantanti in gara a Sanremo 2025 sono stati particolarmente bersagliati dall'ironica insinuazione di aver bisogno di un logopedista. Uno è Rkomi, quello che come osservato da Federico Basso parla in cörsivœ: a lui e alla sua quasi incomprensibile interpretazione de Il ritmo delle cose l'attrice comica e "logopedista dei cantanti" Angelica Massera ha dedicato ben due reel. L'altro è il vincitore Olly, la cui pronuncia è caratterizzata da una spiccata erre moscia che peraltro lui non fa proprio nulla per dissimulare, a tal punto da aver incluso nel testo una parola come tiritera, mai usata prima a Sanremo. Per questa sua caratteristica è stato amabilmente preso in giro dai Gemelli di Guidonia e dai Gem Boy, per una volta meno sboccati del solito. Della sua Balorda nostalgia segnalo pure la ben riuscita parodia di Andrea Medici, nella quale mi sono riconosciuta all'ennesima potenza anche perché di anni ne ho un po' più di trenta... :-)

lunedì 24 febbraio 2025

Ma lui voleva solo cuoricini

Negli ultimi tempi i Contenuti Zero hanno pubblicato un po' di reel divertenti della serie "Se i morti potessero parlare". Particolarmente degno di nota quello dedicato a una categoria di persone che chiunque frequenti i social network dovrebbe conoscere fin troppo bene: il commentatore seriale.

Qui giace un commentatore che ha passato la vita a commentare sotto i post di chiunque, premendo rabbiosamente i tasti del suo telefono, convinto che a qualcuno davvero interessasse il suo punto di vista sulla politica estera, l'utilizzo dell'autotune, la deriva autoritaria. A volte ricevevo un "mi piace". Quando erano più di dieci, era come una festa nel mio cervello: sentivo che il mio commento aveva cambiato decisamente le sorti del dibattito. Quando erano più di venti, ero certo che la mia opinione aveva costretto le Nazioni Unite a convocare un'assemblea straordinaria per valutare come muoversi alla luce del mio ultimo commento. Ma poi, anno dopo anno, mi sono accorto che i miei commenti non incidevano davvero sul corso della storia: spesso scrivevo "Stop alla guerra", ma il giorno dopo scoprivo che la guerra andava avanti comunque. Solo ora che sono morto ho capito che io non volevo esprimere un'opinione, io volevo soltanto qualche cuoricino, e che era inutile litigare con chi non la pensava come me: anche loro volevano soltanto qualche cuoricino. Per cui smettete di litigare: non lo fate perché ci credete, lo fate solo perché volete un abbraccio. Sentitevi liberi di commentare.

Faccio notare che il reel è stato pubblicato il 31 gennaio, diversi giorni prima che i Coma Cose eseguissero per la prima volta, sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, la loro Cuoricini... :-)

domenica 23 febbraio 2025

Nessuno mette tutti d'accordo

A una settimana dalla conclusione di Sanremo 2025, posso dire che ho notato come nessun momento o esibizione del Festival abbia scatenato reazioni univoche, nel senso di tutti a favore o tutti contro, con vari livelli di convinzione: su qualunque tema ho riscontrato una polarizzazione più o meno netta. Faccio un paio di esempi.

  • Giorgia. A mio modestissimo parere avrebbe dovuto vincere "a tavolino" perché era troppo superiore a tutti gli altri cantanti in gara: altro che sesta classificata. Il pezzo come al solito non era memorabile, la preferisco quando interpreta certe cover... ma sul piano vocale ha sfiorato la perfezione, e se non dico semplicemente che è stata perfetta è solo perché non ho le necessarie competenze. Eppure... Il paroliere Mogol, dopo aver dichiarato «Sono un autore non un critico, giudicare non è il mio mestiere», si è contraddetto affermando – e nella mia bolla svariate persone, compresa una musicista professionista, gli hanno dato ragione – «A Giorgia offrirei volentieri, gratuitamente, un corso da noi [eccerto, perché ha proprio bisogno di lezioni, NdC], ha una voce fantastica ma canta come si cantava trent’anni fa, usa troppo la voce. Che, per carità, è bellissima ma la usa come si faceva in passato, la voce deve esser credibile per quello che dice, è la credibilità che riesce ad emozionare». Mah, sarà che la trovo pure umanamente simpatica, ma a me emoziona eccome. Essendo consapevole che la mia opinione conta come il due di coppe quando la briscola è bastoni, segnalo i post del vocal coach Salvatore Cilia e di Tony Troja, musicista e cantante di professione.
  • Simone Cristicchi. Come ho già accennato, il suo brano ha polarizzato il pubblico: mentre alcuni si sono commossi fino alle lacrime, altri lo reputano una "paraculata", preferendo sullo stesso argomento Ricordi dei Pinguini Tattici Nucleari. All'inizio ero schierata decisamente tra i primi, ma quando ho visto questo spezzone di Domenica In la mia convinzione ha un tantino vacillato. Per recuperarla ho letto le testimonianze dello scrittore Enrico Galiano – il video a cui si riferisce è questo – e di Roberto Mercadini.

A proposito di canzoni più o meno ingiustamente sottovalutate, facciamo un salto nel passato di trentacinque anni. Vattene amore, che vinse Sanremo 1990, viene ricordata più che altro, non senza qualche risatina, per il "trottolino amoroso" del ritornello. Ma il cantautore Amedeo Minghi, autore delle musiche del brano nonché interprete insieme alla cantante Mietta, ha rilasciato un'intervista che mi ha indotta a rivalutarne il testo, scritto con il paroliere Pasquale Panella che non è proprio uno sprovveduto.

sabato 22 febbraio 2025

I QR code oggi

Ieri era il quinto anniversario del primo decesso per coronavirus in Italia – all'epoca la denominazione COVID-19 non era ancora così diffusa – che segnò il precipitare della situazione; era un venerdì, e ricordo che il lunedì successivo non andai in ufficio, perché la sera prima ci era stato comunicato via email che da quel momento in poi si doveva lavorare da casa fino a nuovo ordine. Alla fine in quell'ufficio non tornai più a lavorare, perché a novembre venni a sapere di essere uno dei "rami secchi" che l'azienda aveva deciso di tagliare in seguito alla crisi, e temo che il fatto di non essere mai tornata a lavorare in presenza neanche quando si poteva non abbia certo giocato a mio favore; comunque per una serie di fortunate circostanze trovai presto un nuovo impiego, quello che svolgo ancor oggi.

Chiusa la pagina dei ricordi personali... su Il Post l'altroieri è uscito un articolo dal titolo La pandemia ha cambiato le nostre abitudini?. Una delle consuetudini trattate, non certo la più rilevante:

Il menù digitale via qr code nei bar e nei ristoranti è un’altra pratica che si è molto diffusa durante la pandemia e che è decisamente rimasta, perché funziona bene e non è dispendiosa da mantenere. Introdotto per evitare di passarsi di mano i menù di carta in un periodo in cui sopravvalutavamo la resistenza del coronavirus sulle superfici, si è rivelato in effetti molto più comodo per i ristoratori, che possono evitare di stamparli, e aggiornarli facilmente ogni volta che vogliono.
Il qr code nei ristoranti si è diffuso e affermato al punto che tra esperti è nato un dibattito più o meno serio sulla necessità di tornare invece ai menù di carta, indubbiamente più eleganti. Tra gli argomenti a favore c’è che il qr code metterebbe in difficoltà le persone poco pratiche con lo smartphone o i turisti, che non sempre hanno la connessione a internet, e in generale che l’uso del telefono a tavola rovinerebbe l’atmosfera e la convivialità. Poche settimane fa sul Post il giornalista Antonio Stella criticava il qr code nei ristoranti definendolo «un motivo in più per smanettare con lo smartphone». Per quanto diffusi non si può dire comunque che i qr code abbiano sostituito definitivamente i menù, che continuano a esistere soprattutto nei ristoranti più raffinati.

Leggendo questo articolo mi è tornata in mente l'immagine qua sotto, che non ho resistito alla tentazione di scansionare con Scandit (SPOILER: vedendomi restituita la scritta Vinci una bambolina per la tua curiosità)...

... e che su Facebook qualcuno aveva accostato a quest'altra scritta, che si è vista a lungo in vari locali, secondo me come alibi per la mancanza del servizio di Wi-Fi.

Insomma, tutto questo per rinfocolare la diatriba tra chi rivendica il diritto di spippolare con lo smartphone anche a tavola e i suoi commensali che tendono a sentirsi trascurati, ammesso che non facciano pure loro la stessa cosa...

venerdì 21 febbraio 2025

Il caro vecchio telefono a disco

Niente post, ieri: non appena sono rientrata a casa dal lavoro ho avuto giusto il tempo di dare da mangiare ai gatti e mettere l'auto in garage (rigorosamente in quest'ordine, per non rischiare che i mici affamati si intrufolassero senza che io me ne accorgessi e rimanessero chiusi dentro), nemmeno di cambiarmi, che subito son dovuta uscire di nuovo per assistere a Tuttorial, lo show degli Oblivion incentrato sui vari aspetti del "mestiere più antico del mondo" – che non è quello al quale stai pensando, ma quasi ;-) – accompagnati dalle note de L'ombelico del mondo di Jovanotti. Che dire, non è la prima volta che vedo esibirsi dal vivo gli Oblivion, ma li trovo sempre più bravi, e mi sono divertita da morire!!! :-D Peccato che non abbiano proposto le parodie delle canzoni dell'ultimo Sanremo – hanno già in repertorio i Coma Cose, Giorgia e Achille Lauro – ma solo alcune risalenti ai festival precedenti.

Tra gli innumerevoli argomenti toccati nell'ora e mezza abbondante di show dal quintetto bolognese, uno dei primi è stato il telefono, che al giorno d'oggi è diventato per molti una sorta di inseparabile appendice e interferisce pure coi rapporti interpersonali («Un divano e due telefoni è la tomba dell'amore», per citare i summenzionati Coma Cose). Colgo l'occasione per condividere un paio di immagini che rimandano all'epoca in cui i telefoni cellulari non esistevano ancora, e «Ero fuori casa» era una ragione più che valida per non rispondere alle chiamate.

Con il moltiplicarsi delle fotocamere posteriori, il retro degli smartphone ricorda sempre di più il caro vecchio telefono a disco. :-)

Non per vantarmi, ma ero vivo quando potevi SBATTERE GIÙ il telefono per riattaccare in faccia a qualcuno. Era spettacolare.

Mi sa che io non l'ho mai fatto... Che spreco! ;-)

mercoledì 19 febbraio 2025

È cambiato tutto? Non necessariamente in meglio...

Quando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha "osato" paragonare la Russia al Terzo Reich nazista per il suo attacco all'Ucraina, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha reagito con toni a dir poco accesi.

In effetti, viste le vicende politiche italiane e internazionali degli ultimi anni, è abbastanza inevitabile andare con la mente al secolo scorso, e convincersi sconfortati che l'umanità non abbia imparato granché dalla storia. Per peggiorare ulteriormente le cose, l'odierno "sbrocco" di Donald Trump contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, peraltro infarcito di fake news, mi preoccupa alquanto. Per cercare di risollevarci un po' il morale, condivido la trascrizione di un album pubblicato su Instagram dal conduttore radiofonico e autore satirico Francesco Lancia.

In questo momento storico molti stanno cadendo nell'errore di cercare paralleli tra gli anni prima dello scoppio della seconda guerra mondiale e il periodo che stiamo vivendo, ma se fate attenzione, sono cose completamente diverse.
Ecco a voi 11 differenze sostanziali tra quel periodo e il nostro.
XI
In pieno spirito imperialista, ci fu una conferenza tra nazioni Europee per decidere il destino di una nazione non presente alla conferenza, ma era la Cecoslovacchia, stavolta è l'Ucraina. È completamente diverso. Per altro quella conferenza fu a Monaco, stavolta è stata a Parigi. È completamente diverso.
X
Il nazionalismo con derive autoritarie all'epoca dominava praticamente dappertutto, ma non in America. Adesso anche lì. È completamente diverso.
IX
A capo del nostro paese c'era un uomo di destra. Adesso c'è una donna di destra. E questo se permettete cambia tutto.
VIII
C'era un gruppo di persone che era considerato nemico dello stato e ostacolo alla ricchezza del popolo, ma erano gli ebrei, adesso sono gli immigrati. È completamente diverso.
VII
Per gli omosessuali si passò rapidamente da una grande libertà a una forte repressione. Adesso quel destino tocca alle persone trans e dunque è tutta un'altra cosa.
VI
Stati Uniti e Russia sognavano di spartirsi l'Europa, come adesso, ma all'epoca voleva prendersela pure Hitler. Stavolta Hitler non c'è.
V
Hitler sosteneva che "Il bene dello stato è al di sopra della legge", Trump invece che: "Colui che salva la patria non viola alcuna legge". Ma il primo lo diceva, il secondo lo twittava. Completamente diverso.
IV
Prima della seconda guerra mondiale l'inflazione era molto molto alta. Adesso è solo molto alta.
III
All'epoca un sacco di gente pensava che le grandi potenze fossero economicamente troppo interconnesse perché potessero farsi una guerra. Adesso invece IO penso che le grandi potenze siano troppo economicamente interconnesse perché possano farsi una guerra.
II
Negli anni prima dello scoppio del secondo conflitto, l'opinione pubblica veniva polarizzata con i giornali. Adesso con i social. È completamente diverso.
I
Quando è iniziata la guerra nessuna delle potenze aveva armi potenzialmente distruttive per l'intera umanità, stavolta sì. Vedete, è tutto completamente diverso.
Spero di avervi tranquillizzato.

Ovviamente era pieno di amara ironia, il mio annuncio di qualcosa che potesse risollevarci il morale... :-(

martedì 18 febbraio 2025

Cercando la mia strada

Stasera sono in vena di spunti motivazionali: ecco qui di seguito la traduzione del testo contenuto in un'immagine tratta dalla pagina Facebook Notepad.

Sii come Google Maps
Google Maps non ti dice «Ehi, stai andando nella direzione sbagliata!» quando sbagli a svoltare.
Semplicemente modifica il tuo percorso e ti dice la prossima svolta che dovresti prendere.
E allo stesso modo, forse non sei fuori strada nella vita. Forse il tuo percorso è stato appena reindirizzato e potrebbe volerci più tempo e più strada per arrivare, ma indovina un po'?, sei ancora sulla strada giusta.
A volte arrivi a destinazione. Altre volte prendi una nuova direzione.

P.S.: Ci vedo un nesso con l'immagine che ho scelto per illustrare il post, anch'essa trovata su "faccialibro". Non riuscire a centrare il bersaglio di per sé non è un fallimento: non provarci nemmeno, quello sì che lo è. Troppo spesso la paura di sbagliare mi paralizza e mi impedisce di muovere un passo, che nella migliore delle ipotesi potrebbe farmi andare avanti...

lunedì 17 febbraio 2025

Come non abbrutirsi lavorando da casa

Oggi ho lavorato da casa. Colgo l'occasione per condividere la traduzione delle Self-Care Ideas for When You Work From Home (Idee per prendersi cura di sé quando si lavora da casa) pubblicate sulla pagina Facebook Ordinary and Happy; alcune di queste idee ce le avevo già presenti e cerco di metterle in pratica quella volta, al massimo due alla settimana, che faccio "smart working" – in azienda lo chiamiamo così ma in realtà non è altro che telelavoro – mentre di altre farò tesoro per il futuro.

  • Pianifica pause caffè online con i colleghi.
  • Pianifica chiamate regolari con amici e familiari dopo il lavoro.
  • Dopo il lavoro, chiudi il tuo computer portatile e lascialo in una stanza separata.
  • Rifletti regolarmente sui tuoi progressi.
  • Accendi candele profumate per creare un'atmosfera rilassante.
  • Ascolta musica rilassante in sottofondo.
  • Tieni una vision board nel tuo ufficio domestico.
  • Comunica chiaramente i tuoi limiti a familiari e colleghi.
  • Fai una pausa pranzo, anche se breve.
  • Fai delle pause per prendere aria fresca quando puoi.
  • Usa un cartello "non disturbare" sulla porta del tuo ufficio domestico.
  • Riordina regolarmente il tuo spazio di lavoro.
  • Regola l'illuminazione della stanza in modo che sia ottimale per te.
  • Fai delle pause per lo stretching.
  • Fai un allenamento a casa di 15 minuti durante la pausa pranzo (se possibile).
  • Se possibile, procurati una sedia ergonomica.
  • Predisponi postazioni di lavoro aggiuntive in casa (se possibile).
  • Chiudi le tapparelle e fai una pausa per ballare.
  • Cerca di non lavorare in posti dove mangi o ti rilassi (se possibile).
  • Aggiungi opere d'arte o citazioni motivazionali nel tuo ufficio domestico.
  • Crea una routine mattutina con il tempo risparmiato evitando di spostarti [dormire un'ora in più vale? ;-) NdC].
  • Vai a una lezione o a un incontro regolare che ti faccia uscire di casa.
  • Aggiungi una pianta da interno al tuo spazio di lavoro.
  • Procurati un organizer per cavi per il tuo spazio di lavoro.
  • Scrivi le cose quando c'è molto da fare.
  • Cerca di alternare il lavoro in piedi e quello da seduto (se possibile).

domenica 16 febbraio 2025

Un podio di scoperte

«I cantanti di Sanremo si dividono in due categorie: "Chi c***o è?" e "Ancora campa?"», recita un meme divertente che rispunta fuori ogni anno in occasione del Festival. Dal mio punto di vista di boomer inside il vincitore di quest'anno, Olly, appartiene sicuramente alla prima categoria... comunque, anche se non era tra i miei preferiti, condivido ciò che ha scritto Emiliano Miliucci sul suo conto.

Quello che mi ha colpita di più al primo ascolto, anche se dal vivo ha cantato maluccio, è stato senza dubbio Simone Cristicchi con Quando sarai piccola.

C’è quella rabbia di vederti cambiare
E la fatica di doverlo accettare.
Ci sono pagine di vita, pezzi di memoria
Che non so dimenticare.

Con il suo racconto dell'esigenza di prendersi cura della madre affetta da demenza mi ha toccata nel profondo, anche se il mio vissuto con entrambi i miei genitori prima che morissero aveva solo alcuni punti in comune con il suo. Riguardo alle polemiche sul suo pezzo – in sintesi, sarebbe una canzone "paracula" che spaccia per poetica un'esperienza difficilissima e dolorosa – condivido di nuovo un post del summenzionato Miliucci.

Un altro brano di alto livello cantautorale è stato L'albero delle noci, del terzo classificato Brunori Sas, il quale al contrario ha cantato le gioie della paternità.

Sono cresciuti troppo veloci questi riccioli meravigliosi
E ora ti vedo camminare con la manina in quella di tua madre
E tutta questa felicità forse la posso sostenere
Perché hai cambiato l’architettura e le proporzioni del mio cuore
E posso navigare sotto una nuova stella polare

Ma la più bella scoperta di questo Festival è stato Lucio Corsi, secondo classificato nonché vincitore del premio della critica, che finora conoscevo solo per sentito dire. Un artista dal look eccentrico ma dall'animo sensibile che in Volevo essere un duro ha cantato le sue fragilità e il suo senso di inadeguatezza, qualcosa in cui trovo fin troppo facile identificarmi.

I girasoli con gli occhiali mi hanno detto
“Stai attento alla luce”
E che le lune senza buche
Sono fregature
Perché in fondo è inutile fuggire
Dalle tue paure

Detto ciò, le canzoni che ho trovato più orecchiabili sono state Balorda nostalgia del vincitore Olly – perfetta da intonare, anzi stonare a squarciagola in macchina ripensando a un amore finito non troppo male – poi Tu con chi fai l'amore dei The Kolors, Grazie ma no grazie di Willie Peyote, e soprattutto Cuoricini dei Coma Cose. Quest'ultima, nella quale Le Coliche avevano subito riconosciuto le potenzialità di tormentone, ha già dato vita a numerose parodie: finora posso segnalare quelle degli Oblivion, dei Contenuti Zero, di Linuccio e dei Gem Boy (per quanto io sia abbastanza ingenua da non essermi resa conto che il mini-ventilatore portatile che ho comprato l'estate scorsa potesse essere scambiato per un sex toy, non lo sono così tanto da non aver saputo cogliere i "raffinati" doppi sensi ;-) ). Giorgia è stata tecnicamente una spanna sopra tutti gli altri e ci sono rimasta malissimo nel vederla esclusa dalla top five tutta maschile dei finalisti, ma colgo l'occasione per implorare i suoi autori di sforzarsi di scriverle dei pezzi che, oltre a valorizzare le sue indiscusse doti vocali, a differenza de La cura per me vadano oltre il mero esercizio stilistico.

venerdì 14 febbraio 2025

Love is in the air

Stamattina, non appena ho aperto il browser sul PC aziendale, sono stata accolta dal goloso Google Doodle di San Valentino...

... e, al momento del mio appuntamento quotidiano coi giochi di LinkedIn, pure quelli tranne Crossclimb erano stati rivisitati in chiave "romantica": prima Tango che aveva un cuoricino e un orsacchiotto al posto dei consueti sole e luna...

... poi Queens sulla cui griglia campeggiava un cuore stilizzato...

... e infine Pinpoint, il cui filo conduttore mi è stato subito chiaro.

[OK, ho "spoilerato" la soluzione, ma visto l'andazzo odierno era fin troppo scontata]

Concludo con una vignetta di Stefano Tartarotti densa di significato...

... e con un elenco di 90 modi per dire "ti amo", ahimè in inglese.

giovedì 13 febbraio 2025

Massimo risultato col minimo sforzo

[Il titolo del post è ispirato alla legge 80/20, o principio di Pareto]

Dopo le ultime Olimpiadi il tiratore turco Yusuf Dikeç, con il suo atteggiamento particolarmente "sciallo", è diventato lo spunto perfetto per certi memi; eccone un paio presi da LinkedIn.


La "moda" sembrava essersi un po' esaurita... ma negli ultimi tempi Dikeç è diventato protagonista di un meme della serie OpenAI contro DeepSeek, la nuova intelligenza artificiale cinese di cui tanto si è parlato negli ultimi tempi.

Purtroppo non ho fatto in tempo a scaricare l'app prima che venisse rimossa dagli store online in Italia, ma il servizio è ancora disponibile tramite web... e di seguito metto a confronto gli output dello stesso semplice prompt dato in pasto al mio fedele ChatGPT e alla new entry DeepSeek:

Please write a Python program that sequentially extracts the 90 bingo numbers.

(L'idea di automatizzare l'estrazione dei numeri della tombola mi è venuta durante l'ultima assemblea condominiale, quando si è proceduto all'assegnazione dei posti auto)

ChatGPT ha prodotto questo...

import random

def draw_bingo_numbers():
    numbers = list(range(1, 91)) # Create a list of numbers from 1 to 90
    random.shuffle(numbers) # Shuffle the numbers randomly
    
    for i, number in enumerate(numbers, start=1):
        input(f"Press Enter to draw number {i}: ") # Wait for user input
        print(f"Number drawn: {number}\n")

if __name__ == "__main__":
    draw_bingo_numbers()

... e DeepSeek quest'altro.

import random

def draw_bingo_numbers():
    # Create a list of numbers from 1 to 90
    numbers = list(range(1, 91))
    
    # Shuffle the list to randomize the order
    random.shuffle(numbers)

    # Sequentially yield the numbers
    for number in numbers:
        yield number

# Example usage
if __name__ == "__main__":
    bingo_draw = draw_bingo_numbers()
    
    print("Drawing Bingo numbers sequentially:")
    for i in range(1, 91):
        print(f"Number {i}: {next(bingo_draw)}")

Ho notato che l'esperienza utente con DeepSeek per questo genere di problemi somiglia parecchio a quella che avevo con ChatGPT fino a un mesetto fa; da questo punto di vista il buon "Chat" ha fatto passi da gigante.

mercoledì 12 febbraio 2025

Sanremo sul web

Ho (ri)scoperto che il Festival di Sanremo me lo godo di più se, oltre a guardarlo – ma più che altro ascoltarlo – in televisione, lo seguo anche sui social. Ecco un po' di immagini relative alla bella e brava cantautrice romana Elodie, la quale presenta il brano Dimenticarsi alle 7, trovate su alcune delle pagine che dedicano più spazio a Sanremo: la sua "biografia", pubblicata da Spinoza insieme a quelle di tutti i cantanti in gara...

... la sua pagella realizzata da Lercio in collaborazione con Sebach (un marchio, un programma)...

... il meme sulla pagina dei the JackaL...

... e della Gialappa's Band.

E già, ieri sera si è esibita con un outfit, oppure mise per chi preferisce l'idioma d'Oltralpe, abbastanza appariscente... :-D

martedì 11 febbraio 2025

Pile scariche

Oggi giornata alquanto sfibrante al lavoro, poi la spesa, un boccone per cena, e per finire il televisore acceso sul Festival. Carlo Conti era partito col turbo e perciò speravo che i 29 cantanti in gara potessero esibirsi tutti prima di mezzanotte, poi invece il ritmo è rallentato. Per cui mi arrendo, ché non ce la faccio più, e vado a dormire, non prima di aver condiviso alcuni memi carucci che ho trovato su Facebook, condivisi da miei contatti oppure suggeriti dall'algoritmo che oramai mi conosce fin troppo bene. :-)

Ho bisogno di un giorno extra tra un giorno e l'altro per riprendermi dal giorno precedente e prepararmi per quello successivo.
Tutte le punizioni che ricevevo da bambinə sono diventate i miei obiettivi da adultə: mangiare verdure, stare a casa, fare un pisolino, andare a letto presto.

[Per quanto mi riguarda, pure quando ero più giovane, non è che avessi uno stile di vita particolarmente sregolato!]

Infine, per tirarci su il morale, ecco una lontra che mostra il suo nuovo cucciolo...

... e un cesto pieno di lontre appena nate.

Buonanotte!

lunedì 10 febbraio 2025

Meno 1 a Sanremo

Comincia domani il settantacinquesimo Festival di Sanremo, con la conduzione e la direzione artistica affidate al veterano di Mamma Rai Carlo Conti... e per la sottoscritta, irriducibile "sanremofila", si profila una settimana impegnativa! Con la sveglia che fino a venerdì mi desterà inesorabile alle sei e mezza di mattina, e coi disturbi del sonno che mi perseguitano, se guardo le serate fino alla fine la veggo buia, per dirla con Leonardo Pieraccioni, noto "compare" di Conti assieme a Giorgio Panariello.

Comunque, stasera inizio col condividere un po' di reel a tema.

P.S.: Comunque, dopo che ho guardato questo reel di Factanza, un (bel) po' mi è passata, la voglia di guardare il Festival... :-/

domenica 9 febbraio 2025

Ricordi riemersi da un passato lontano

Questo weekend sono tornata a Pescara... non tanto per piacere, ahimè (anche se ho trovato il modo di trarre diletto dall'occasione mangiando come al solito benissimo), quanto per dovere. Venerdì pomeriggio, infatti, avevo appuntamento con l'idraulico venuto a riparare una perdita d'acqua che avevo individuato in bagno mesi fa e che ad agosto scorso, nei giorni di ferie che ho trascorso a Pescara, non era stato possibile sistemare perché anche i negozi di ricambi erano chiusi per ferie. Venerdì sera, invece, è stata la volta della pallosissima assemblea condominiale ordinaria, alla quale in fin dei conti avrei anche potuto fare a meno di partecipare... ma mi sembra giusto interessarmi alle sorti dell'appartamento che ho ricevuto in eredità dai miei genitori.

Oggi prima di partire, rimettendo a posto i documenti relativi all'assemblea, ho trovato nello scomparto del mobile una busta gialla che non avevo mai notato prima: sopra c'era il nome di mio papà, e dentro due fogli scritti a macchina dalla sottoscritta il 21 giugno di parecchi anni fa, dopo la fine della quarta elementare, quella che oggi dovrebbe chiamarsi "quarta classe della scuola primaria".

Uno era una lettera indirizzata alla mia mamma...

Cara mamma,
ti scrivo per dirti che mi sono divertita tanto qui nell' ufficio di papà.
Sono arrivata, ma ancora non c'era perchè era ucito un attimo, perciò l'ho
aspettato leggendo TOPOLINO. Quando è arrivato mi ha chiesto se volevo batte=
re un pò a macchina e io ho accettato. Ho stampato la pagella, con tutti i dati
e le notizie che ha scritto la maestra sulla scheda. Dopo abbiamo sistemato
il fog-lio, che era storto, con una taglierina. Subito dopo abbiamo stampato
la foto-copia della pagella scitta da me, ed è venuta benissimo. Dopo ti ho
scritto questa lettera.

TANTI BACETTI E ABBRACCI
TUA ALESSIA.

[Vabbè, che non mi chiamassi Guendalina s'era capito... ma non ti aspettare che, dopo il mio nome di battesimo, arrivi a divulgare altri dati personali! ;-) ]

... e l'altro la trascrizione appunto della pagella, che chissà per quale motivo avevo dattiloscritto riproducendo maldestramente la disposizione del testo in due colonne.

1° QUADRIMESTRE
E' una bambina molto valida, tra le
più attive della classe: intelligente,
intuitiva, ordinata. Non si trova mai
a disagio, ma supera agevolmente ogni
difficolta'. E'attenta alle spiegazioni,
attiva nelle conversazioni. Nel lavoro
è impegnata ecostante. Possiede proprie=
tà di linguaggio, capacità comunicativa,
propensione alle studio e alla riflessione.
2° QUADRIMESTRE
E' un elemento dotato di spiccata per=
sonalità e di pronta intelligenza,
presta molta attenzione e apprende
con estrema facilità. Ha reso sem=
pre al massimo ed, oltre alle sue
capacità mentali, ha dimostrato sem=
pre impegno costante e si è molto
applicata. La preparazione rag=
giunta è ottima perchè ragiona,
riflette e s' interessa dei vari
problemi che incontra nelle studio.
GIUDIZIO FINALE
L'ALUNNA *** ALESSIA E' STATA AMMESSA ALLA QUINTA CLASSE ELEMENTARE.

Sorvolando su certi errori che oggi non commetterei – ma avevo pur sempre dieci anni, suvvia! – leggendo quei fogli mi sono sciolta come neve al sole al pensiero di quell'alunna modello orgogliosa di poter mostrare a papà e mamma i propri risultati scolastici e che «Non si trova mai a disagio, ma supera agevolmente ogni difficoltà» (chissà poi cosa mi è successo! ;-) ). Quella bambina oggi è un'adulta ancora ossessionata dal rendimento, e che ha interiorizzato la preoccupazione di "prendere un brutto voto" a tal punto che, adesso che né mamma né papà ci sono più, è diventata la giudice più severa di sé stessa.

Ogni volta che chiudo a chiave quella porta e riparto per tornare alla vita che mi sono scelta, provo una stretta al cuore... ma oggi un pochino di più. :'-(

sabato 8 febbraio 2025

Pensare positivo per dormire meglio

Sto vivendo un periodo abbastanza pesantuccio, e temo che non sarà questo frenetico fine settimana a rigenerarmi... ma quello che precede la nanna mi sembra proprio il momento giusto per condividere un'immagine motivazionale pubblicata su Instagram da Debre Pienaar.

9 cose da dire a te stessə prima di andare a letto stasera
Ho fatto del mio meglio oggi, e mi basta.
Mi è concesso riposare e ricaricarmi.
Posso riprovare domani.
Sono gratə per ogni piccola vittoria di oggi.
Lascio andare tutta la negatività dal mio corpo.
Sta andando tutto bene.
Il mio corpo è in grado di guarire.
Sto lasciando andare ciò che non posso controllare.
Sono orgogliosə di me stessə per aver affrontato la situazione.

Certo, a seconda dei casi, qualcuna di queste cose potrebbe suonare come una bugia autoconsolatoria che raccontiamo a noi stessə... ma se ci sforziamo di considerare la situazione con obiettività e distacco, magari ci renderemo conto che non è disastrosa come potrebbe sembrare! :-) Come osservato da Debre, «Un atteggiamento positivo prima di andare a letto aumenterà sicuramente la possibilità di un buon riposo notturno»... e quello dei disturbi del sonno è per me un grosso tasto dolente, anche quando ho la sensazione di andare a dormire abbastanza tranquilla.

mercoledì 5 febbraio 2025

La sicurezza delle password

Siccome domani lavoro da casa e per venerdì ho preso un giorno di ferie, oggi ho strappato via le pagine del calendario di Work Chronicles fino a sabato/domenica (non certo per cestinarle, sia ben chiaro: le conservo TUTTE!). Sbirciando quella di domani, ho notato questa vignetta che già conoscevo...

– Abbiamo delle rigide policy di sicurezza informatica. Dobbiamo cambiare le nostre password ogni mese.
– Come fate a ricordarvele?
– Ce le scriviamo.

(Colgo l'occasione per sottolineare che, mentre in italiano abbiamo solo il sostantivo sicurezza, gli anglofoni hanno security e safety, che non sono sinonimi)

Manco a farlo apposta, oggi su Facebook mi è capitata sotto gli occhi l'inserzione di un quaderno delle password, idea regalo pensata "per chi ha la memoria di un pesce rosso", che a occhio e croce si differenzia da un normale taccuino solo per la copertina fin troppo rivelatrice e per il prezzo più elevato.

Io le password evito di segnarmele, salvo rare eccezioni, ma confesso di non cambiarle con la dovuta regolarità, a meno che non ne dimentichi qualcuna (e quindi mi tocca reimpostarla) oppure il sistema non mi costringa a farlo periodicamente. Mi è capitato l'altro giorno con lo SPID, per il quale avevo scelto una password particolarmente robusta. Ho cercato di sostituirla con una simile cambiando giusto un paio di caratteri per non discostarmi troppo dallo schema mentale al quale cerco di attenermi... ma no, «La password è troppo simile a quella precedente». Uh, che nervi!!! Ma se unə volesse mantenere la stessa password forever and ever, saranno affaracci suoi, o no?! ;-) [Scherzo... anzi grazie, signor SPID, meno male che ci sei tu a preoccuparti di preservare la mia privacy!] Non siamo ai livelli del meme qui sotto...

... ma poco ci manca!

martedì 4 febbraio 2025

Il re dei bomber di provincia

Oramai del calcio mi interesso ben poco... ma dell'epoca in cui lo seguivo ricordo il nome di Dario Hübner, che ha smesso di giocare nel 2011 all'età di 44 anni. Un post sulla pagina Facebook Calcio Totale ne riepiloga la carriera, che a ben vedere ha ben poco da invidiare a quella di colleghi ben più famosi, anzi.

⚽️ In Prima Categoria ha segnato 16 gol in 14 partite.
⚽️ In Promozione ha segnato 2 gol in 6 partite.
⚽️ In Eccellenza ha segnato 58 gol in 64 partite.
⚽️ Nell'Interregionale ha segnato 10 gol in 25 presenze.
⚽️ In Serie D ha segnato 18 gol in 25 presenze.
⚽️ In Serie C2 ha segnato 14 gol in 57 presenze.
⚽️ In Serie C1 ha segnato 25 gol in 84 presenze.
⚽️ In Serie B ha segnato 116 gol in 234 presenze.
⚽️ In Serie A ha segnato 74 gol in 143 presenze.
Durante la sua carriera ha giocato globalmente 676 partite segnando 348 reti (di cui 38 su calcio di rigore), alla media di 0,51 gol a partita.
🏅Capocannoniere della Serie A 2001-2002 con 24 gol, a pari merito con David Trezeguet.
🏅Capocannoniere della Serie B 1995-1996 con 22 gol.
🏅Capocannoniere della Serie C1 1991-1992 con 14 gol.
🏅È l'unico giocatore, insieme a Igor Protti, ad aver vinto il titolo di capocannoniere in Serie A, B e C.
🏅È l’unico giocatore nell’intera storia del calcio italiano ad aver segnato in Serie A, B, C1, C2, D, Interregionale, Eccellenza, Promozione e Prima categoria, cioè in tutte le serie nelle quali ha giocato almeno una partita.
Un gigante in tutte le nostre categorie, nessuno come lui. Dario "Tatanka" Hübner, il Re dei bomber di Provincia! ❤️

E non è da tutti sentirsi dedicare ben due canzoni: una, L'Estate Di Hubner, dei Toromeccanica, e l'altra, intitolata semplicemente con il suo cognome, del popolare cantautore Calcutta.