martedì 8 marzo 2022

Wojciech Bakun, il mio nuovo idolo

Proprio ieri parlavo di Matteo Salvini costretto a voltare le spalle a Vladimir Putin con il quale aveva tenuto un atteggiamento a dir poco servile per anni... ma non mi aspettavo mica che oggi, nel corso della sua "missione di pace" verso l'Ucraina, il recente passato da putiniano incallito sarebbe valso al segretario leghista una cocente umiliazione inflittagli da Wojciech Bakun, sindaco della città polacca di Przemyśl, a pochi chilometri di distanza dal confine ucraino. Peraltro, come rimarcato da Alessandro Gilioli, Bakun è anch'egli un fascionazionalista, non certo uno di sinistra.

Come raccontato da Il Post, che riporta anche un video per documentare l'accaduto...

Salvini è stato inizialmente accolto dal sindaco della città, Wojciech Bakun, che davanti ad alcuni giornalisti ha ringraziato l’Italia per le dichiarazioni e i gesti di solidarietà nei confronti dell’Ucraina e dei paesi che stanno organizzando l’accoglienza, come la Polonia. Terminati i ringraziamenti, però, Bakun ha estratto dalla propria giacca una t-shirt con la fotografia di Vladimir Putin, simile a quella indossata anni fa da Salvini a Mosca in segno di apprezzamento verso il presidente russo.
Bakun ha detto di non poter accogliere nella sua città Salvini e lo ha invitato piuttosto ad andare al confine per «condannare» Putin e l’invasione militare russa dell’Ucraina. Dopo alcuni attimi di spaesamento, Salvini ha accennato qualche frase in inglese dicendo di essere in missione per portare «aiuti e pace». Si è poi allontanato, prima di avere una breve discussione con un fotografo italiano che gli ha urlato «Buffone», «Sei un pagliaccio» e «Vai a casa».

Non credo di aver mai visto Salvini tanto mogio! ;-)

Di fronte a una simile figura di palta la creatività e l'ironia della Rete si sono sbizzarrite: ecco alcuni esempi.





(Quest'ultimo meme richiama una famosa scena de I Simpson)

E io? Diciamo che in parte comprendo il punto di vista del professor Guido Saraceni, il quale ha affermato di provare

un’immensa tristezza per il mio Paese, umiliato a causa del trasformismo di uno dei suoi politici più amati e votati di sempre.

... ma al tempo stesso non riesco a fare a meno di sogghignare, e in particolare mi auguro che una débâcle internazionale così clamorosa aiuti gli elettori e i simpatizzanti di Salvini ad aprire gli occhi sul suo conto, in modo tale da innescare per lui il definitivo declino che merita.

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