Sono abbastanza vecchia da ricordare – forse sono talmente vecchia da ricordare male, chissà ;-) – quando le partite del campionato di Serie A si giocavano in contemporanea la domenica pomeriggio. Poi è stata la volta dell'anticipo/posticipo serale... e oramai siamo arrivati al punto in cui le gare sono spalmate su tutto il weekend e oltre: quelle della 19a giornata si sono giocate fra ieri e oggi, ma mancano ancora Como-Milan, Atalanta-Juventus (14 gennaio) e Inter-Bologna (15 gennaio) perché Milan, Inter, Atalanta e Juventus – la quale, come osservato da @gliautogol, sembra aver posto fine alla "pareggite", ahimè, perdendo contro il Milan – sono impegnate nella Supercoppa italiana che si sta disputando in Arabia Saudita; stendiamo un velo pietoso sul fatto che una competizione che interessa soprattutto ai tifosi italiani abbia luogo in un paese tanto controverso, per usare un eufemismo.
Un altro aspetto che caratterizza l'attuale Serie A è stato sviscerato dal conduttore radiofonico e autore televisivo Marco Ardemagni in un post che riporto qui di seguito, corredato da opportuni link.
Con l’arrivo di Sérgio Conceição sulla panchina del Milan la Serie A supera, forse, il modello a cui si ispira, ovvero la soap opera Dynasty.
Il tecnico portoghese, che da calciatore ha giocato in Lazio, Parma e Inter e che ha un figlio, Francisco, attaccante della Juventus (allenata dall’ex-Inter Thiago Motta) ora allenerà il Milan, la squadra che ebbe come attaccante George Weah, il cui figlio Timothy gioca nella Juventus assieme a Khéphren Thuram e come, a suo tempo, il padre di quest’ultimo, Lilian (il cui altro figlio, Marcus, attualmente, gioca nell’Inter) proveniente dal Parma, squadra in cui ha militato, oltre a Sérgio Conceição, anche Enrico Chiesa (che giocò, tra le altre, anche in Sampdoria, Lazio e Fiorentina) padre dell'ex di Fiorentina e Juventus, Federico, ora in forza al Liverpool, squadra contro cui segnò il gol più rapido in una finale di Champions League Paolo Maldini, ex difensore ed ex dirigente del Milan, padre di Daniel (che ora gioca nel Monza, squadra il cui vice presidente è un altro ex dirigente del Milan, Adriano Galliani) ma che debuttò in Serie A nella squadra che ora verrà allenata da Sérgio Conceição.
Ardemagni ha omesso di menzionare che "The Maldinis" sono giunti ormai alla terza generazione: com'è noto, Paolo è infatti figlio del compianto Cesare Maldini, bandiera del Milan tra gli anni '50 e '60.
[Visto che si parla di Sérgio Conceição, l'immagine che apre il post mi è sembrata un modo simpatico per illustrarlo. Chiedo scusa anch'io ;-)]