venerdì 12 novembre 2021

Ma non diciamo mattità!

All'inizio di ottobre la band folk-rock pescarese dei 99 Cosse ha condiviso il video del resoconto della visita a Pescara del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in cui il nostro amato "Sergione" veniva ridoppiato in vernacolo locale. Avevo quasi le lacrime agli occhi dal gran ridere sul finale, quando si sente una donna tra la folla gridare «Presidente, non vada via dal Quirinale!» (voce autentica, udibile nel servizio originale) e lui ribatte esasperato «'N'atrə ssett'annə... Ma tu si' mmattə a la coccə, signo'!» (che mi auguro non necessiti di "traduzione"... e comunque faccio notare l'impiego ineccepibile dello schwa!).

Ebbene, non avrà detto esattamente così, ma proprio ieri Mattarella ha espresso il medesimo concetto in modo abbastanza chiaro: parlando di Giovanni Leone, che fu suo predecessore dal 1971 al 1978, ha ricordato che...

Leone ripropose la sollecitazione, già sottolineata dal presidente Segni, di introdurre la non rieleggibilità del presidente della Repubblica, con la conseguente eliminazione del semestre bianco.

Queste parole sono state interpretate come un garbato ma inequivocabile «A gennaio non chiedetemi di ricandidarmi come fece Giorgio Napolitano alla scadenza del suo primo mandato, per l'amor del cielo!».

Umanamente lo capisco, ma ammetto che sotto sotto non mi dispiacerebbe mica che Mattarella rimanesse al Quirinale almeno fino al 2023, quando terminerà l'attuale legislatura, si tornerà a votare alle politiche e l'attuale governo Draghi, sempre che rimanga in piedi fino ad allora, non potrà in ogni caso proseguire il suo lavoro. A quel punto vedrei di buon occhio l'elezione di Mario Draghi, appunto; se devo essere sincera non mi vengono in mente altre personalità realisticamente candidabili con un'autorevolezza e un prestigio tali da essere all'altezza di ricoprire quella carica.

Qualcuno ha detto Berlusconi? Per cortesia non scherziamo, dopo Mattarella rappresenterebbe un tale crollo verticale che... non voglio neanche pensarci!

P.S.: Credevo che il sostantivo "mattità" fosse prettamente dialettale... e invece a quanto pare è italiano, sia pur arcaico.

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