venerdì 19 febbraio 2016

#WomenNotObjects

Il video linkato tra gli altri da Bored Panda mi offre lo spunto per dare un seguito al post che scrissi qualche tempo fa sulle pubblicità sessiste. Esso si intitola We are #WomenNotObjects, e costituisce una piccola rassegna di messaggi promozionali tristemente rappresentativi del concetto di "donna oggetto".


Ecco alcuni screenshot, corredati dalla traduzione dei relativi messaggi "occulti".

Mi piace fare p***ini a dei panini.
Mi piace sacrificare la mia dignità per un drink.
Mi piace andare a letto con ragazzi che non sanno come mi chiamo.
A me questo video è sembrato piuttosto efficace nel denunciare un modo inaccettabile di usare l'immagine della donna in pubblicità, ma trovo degne di attenzione le considerazioni espresse al riguardo dalla semiologa Giovanna Cosenza, alla quale a differenza mia questa campagna non è piaciuta per niente. Leggi anche cos'ha scritto la professoressa a proposito dello spot dell'operatore di telefonia mobile 3 nel quale si ripropone un genere di stereotipo che speravamo di esserci lasciati alle spalle: la procace donzella che si fa regalare un costoso smartphone da un corteggiatore indubbiamente più facoltoso che attraente (Carlo Buccirosso, non ti bastava fare da spalla a Vincenzo Salemme?!).

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