Ogni occasione è buona per ribadire che nella stragrande maggioranza delle situazioni il mondo del software libero presenta alternative validissime alle soluzioni proprietarie. Per risultare più credibile, menzionerò un paio di difettucci che LibreOffice presenta rispetto a Microsoft Office, che acquistai anni fa nell'edizione Home and Student 2007 prima di scoprire OpenOffice, di cui LibreOffice rappresenta un fork nato in seguito all'acquisto di Sun Microsystems da parte di Oracle. LibreOffice è decisamente più lento ad avviarsi, e trovo che il suo editor di equazioni lasci un tantino a desiderare. Ben poca cosa, se si considera che LibreOffice è del tutto gratuito mentre Office bisogna pagarlo profumatamente, a meno (non sia mai!!!) di procurarselo piratato... :-)
giovedì 15 novembre 2012
Una ragione di più per scegliere LibreOffice
Ogni occasione è buona per ribadire che nella stragrande maggioranza delle situazioni il mondo del software libero presenta alternative validissime alle soluzioni proprietarie. Per risultare più credibile, menzionerò un paio di difettucci che LibreOffice presenta rispetto a Microsoft Office, che acquistai anni fa nell'edizione Home and Student 2007 prima di scoprire OpenOffice, di cui LibreOffice rappresenta un fork nato in seguito all'acquisto di Sun Microsystems da parte di Oracle. LibreOffice è decisamente più lento ad avviarsi, e trovo che il suo editor di equazioni lasci un tantino a desiderare. Ben poca cosa, se si considera che LibreOffice è del tutto gratuito mentre Office bisogna pagarlo profumatamente, a meno (non sia mai!!!) di procurarselo piratato... :-)
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