venerdì 30 aprile 2021

Videochiamami!

Con l'affermarsi causa pandemia del telelavoro o lavoro da casa, oppure smart working come viene chiamato di solito, quasi sempre in modo improprio, le riunioni e gli incontri di persona sono stati sostituiti ove possibile dalle videochiamate: Zoom, Skype, Google Meet, Microsoft Teams... e chi più ne ha più ne metta. Stasera propongo una piccola selezione di spunti sull'argomento.

Ti è mai capitato di sentirti ingiustamente snobbato perché nessuno reagiva ai tuoi interventi nel corso di una videoconferenza... salvo poi accorgerti che avevi il microfono disattivato? ;-)

Oramai col PC si fa veramente di tutto...

... compresi i colloqui di lavoro, e io ne so qualcosa!

Ah, i mitici sfondi virtuali personalizzabili, perfetti se non si vuole svelare al mondo il caos che regna nella propria casa... :-)

Infine, nel periodo pasquale qualcuno ha provato a immaginare come si sarebbe potuta svolgere l'Ultima Cena a distanza. Probabilmente sarebbe andata a finire in tutt'altro modo, e a questo punto ci troveremmo in una realtà parallela...

P.S.: Il titolo del post allude al vecchio spot di una compagnia telefonica con Valeria Marini. Sarà stato il 2004 o il 2005, e all'epoca poter fare videochiamate rappresentava un autentico status symbol, mentre oggi è quasi alla portata di tutti.

giovedì 29 aprile 2021

Non prendere polpi per polipi!

Questa sera "saccheggio" a piene mani, ma linkandolo com'è giusto che sia, un post pubblicato sulla pagina Facebook della storica casa editrice Zanichelli, per contribuire nel mio piccolo a correggere un errore lessicale abbastanza comune anche se non proprio imperdonabile.

Sarà capitato anche a te di sentir dire cose tipo «Al ristorante di pesce ho mangiato un polipo alla griglia che era la fine del mondo». Ebbene, quello in realtà si chiama "polpo"; il "polipo" è, ad esempio, quell'affare non altrettanto gradevole che può capitare di vedersi asportato nel corso di una colonscopia.

Spesso si rischia di fare confusione con i nomi di tre creature marine che derivano più o meno direttamente dalla stessa parola latina: pōlypu(m). Conosci la differenza tra polpo, polipo e piovra? [...]
La parola polpo deriva dal latino pŭlpu(m) ed è una sovrapposizione di pōlypus ‘polipo’ a pŭlpa ‘polpa’.
È il nome comune di un mollusco marino dei Cefalopodi, commestibile, con otto tentacoli muniti di due serie di ventose, noto anche come Octopus.
Il polipo non è da confondere con il polpo: è infatti il nome di una forma di individui degli Cnidari con corpo simile a un cilindro o a un sacco, fisso alla base, che all'estremità superiore ha la bocca circondata da tentacoli.
Deriva dal latino pōlypu(m), proveniente a sua volta dal greco polýpous (composto di poly- ‘poli-’ e póus ‘piede’): ‘dai molti piedi’.
Nel linguaggio medico il polipo è un tumore benigno delle mucose, in forma di escrescenza tondeggiante.
La piovra altri non è che il polpo, un mollusco marino dei Cefalopodi di grandi dimensioni, provvisto di otto tentacoli. La parola deriva sempre dal latino pōlypu(m), ma è mutuato dal francese dialettale pieuvre.
Per estensione, la parola piovra viene utilizzata anche per indicare un’organizzazione criminale di stampo mafioso.

mercoledì 28 aprile 2021

Dillo in italiano!, edizione 2021

[Qui l'edizione del 2017 e qui quella del 2019]

In occasione della visita al centro vaccinale di Fiumicino, il 12 marzo scorso, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto tra l'altro «Per venire incontro alle esigenze delle famiglie abbiamo deciso già nel decreto legge di oggi di garantire il diritto al lavoro agile per chi ha figli in didattica a distanza o in quarantena. Per chi svolge attività che non consentono lo smart working sarà riconosciuto l'accesso ai congedi parentali straordinari o al contributo baby-sitting. [PAUSA] Chissà perché dobbiamo sempre usare tutte queste parole inglesi...?».

Prendendo spunto da questo episodio, la sociolinguista Vera Gheno ha spiegato per quale ragione l'atteggiamento di Draghi, il quale sfoggia un'eccellente padronanza della lingua inglese, sia tutt'altro che contraddittorio, e perché conoscere più lingue sia di per sé un'ottima cosa; l'importante è saperle usare con criterio.

Concludo condividendo il ritaglio di un'immagine trovata sui social, la quale costituisce a quanto pare lo screenshot della pagina di una rivista, dove sono elencate trenta parole o espressioni che in Italia vengono di norma usate in inglese, ma che si potrebbero, e im qualche caso a mio modesto avviso si dovrebbero, tradurre in italiano.

P.S.: Adesso che ci penso, forse caregiver sarebbe piaciuto a mia madre. Chissà come l'avrebbe pronunciato... ma difficilmente sarebbe riuscita a fare una figuraccia paragonabile a quella di Luca Zaia. A lei non andava di chiamare "badante" la sua fida badante, ma preferiva usare delle eufemistiche perifrasi.

martedì 27 aprile 2021

Nella piazza virtuale dei social

Per chi come me frequenta abitualmente i social, imbattersi negli analfabeti funzionali che ripropongono le loro balzane convinzioni spesso di seconda, terza ecc. mano è una non troppo piacevole certezza...

... eppure basterebbe così poco per evitare di fare la figura dei "boccaloni" diffondendo vere e proprie bufale (clicca per ingrandire).

I social non hanno fatto altro che mettere in risalto una tendenza latente in parecchie persone: quella di volersi esprimere a tutti i costi sugli argomenti più disparati pur non avendone minimamente le competenze. Ad esempio, nell'era del COVID è pieno di aspiranti virologi e di esperti che, al posto dei politici... loro sì che saprebbero gestire come si deve l'emergenza pandemica! Eppure nella stragrande maggioranza dei casi sarebbe meglio che stessero zitti.

È piuttosto comune anche l'abitudine di soffermarsi a criticare i contenuti sgraditi, anziché limitarsi a passare oltre.

lunedì 26 aprile 2021

Sognando lo spazio

Quest'oggi ti propongo l'Astronomy Picture of the Day pubblicata due giorni fa con il titolo Streak and Plume from SpaceX Crew-2 Launch (Saetta e pennacchio dal lancio di SpaceX Crew-2) [SpaceXElon MuskTesla, tanto per capirci]. Anche questa volta non di un'immagine si tratta, bensì di un tanto breve quanto spettacolare video girato da Eric Holland.

Ed ecco la traduzione della relativa spiegazione.

Cosa sta succedendo nel cielo? Il cielo prima dell'alba dapprima sembrava relativamente sereno ieri mattina su Indian Harbour Beach in Florida, USA. Ma poi si è illuminato con il lancio di un razzo. Appena a nord, la missione SpaceX Crew-2 della NASA è "esplosa" nello spazio a bordo di un potente razzo Falcon 9. Il video in time-lapse proposto, che comprime 12 minuti in 8 secondi, mostra il luminoso pennacchio del lancio che inizia all'estrema sinistra. Il razzo si alza in un'atmosfera sempre più rarefatta, facendo sì che il suo pennacchio si diffonda proprio mentre è illuminato dal sole che sorge. Mentre la capsula Crew-2 scompare all'orizzonte, è possibile vedere il pennacchio di atterraggio del primo stadio di ritorno del Falcon 9 che scende verso la chiatta SpaceX nell'Oceano Atlantico. Lassù nello spazio, la capsula dell'equipaggio Endeavour dovrebbe attraccare questa mattina alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), portando a destinazione quattro astronauti. Gli astronauti del Crew-2 si uniscono all'Expedition 65 per aiutare a condurre, fra le altre attività, test sui farmaci utilizzando chip di tessuto – piccoli chip microfluidici che simulano organi umani – che funzionano rapidamente nella microgravità della ISS.

A proposito, mi piacerebbe tanto collaborare con aziende che operano nel settore spaziale, anche se non posso minimamente aspirare ad arrivare ai livelli della mitica Samantha Cristoforetti... e non è detto che questo non accada, prima o poi! :-)

domenica 25 aprile 2021

Il fiore del partigiano non dovrà mai appassire!

Oggi, 25 aprile 2021, settantaseiesimo anniversario della liberazione d'Italia, raccolgo alcuni spunti a tema.

Un paio di memi il cui testo l'ho condiviso io stessa sulla mia bacheca Facebook...

... l'inconfondibile voce della compianta Milva mentre interpretava, lei orgogliosamente "rossa" di fede politica oltre che di capelli, due celebri canti partigiani...

... e il post di Andrea Grieco.

Lungo il tuo cammino su Facebook, oggi incontrerai gente che paragona l'occupazione nazista e la liberazione dal regime fascista agli attuali decreti anti contagio, apostrofandoli come "dittatura sanitaria".
Tu sii gentile con queste persone, rispondigli con un sorriso e ricorda che ognuna di queste persone sta combattendo una guerra... quella con il suo cervello.
Con voce rassicurante confortali, dagli una pacca sulla spalla e digli l'unica grande verita: "sei un cogli0ne!".
Buon 25 aprile a tutti!

Un esempio tipico è il commento inviato a un post di Enrico Mentana, il quale ha replicato "blastando" implacabilmente l'incauto follower come segue: «la clamorosa sconfitta è che ci siano persone come lei che 76 anni dopo paragonino il ventennio fascista, la guerra, l'occupazione nazista alle privazioni causate dalla pandemia. Già il fatto che lei possa scrivere queste imbarazzanti righe in piena libertà è un regalo del 25 aprile».

Poi alcune vignette: quella di Rolli, particolarmente significativa nonché poetica...

... quella di AntonioCabras...

... e infine una vignetta "d'annata" di Fran...

... la quale allude a una celebre battuta del film d'animazione giapponese del 1992 Porco Rosso, scritto e diretto da Hayao Miyazaki.

sabato 24 aprile 2021

Io e i libri

Ieri, su gentile consiglio di un mio commentatore, ho acquistato in formato Kindle il libro di Jonathan Safran Foer Possiamo salvare il mondo, prima di cena: Perché il clima siamo noi il quale, dal momento che tratta i cambiamenti climatici e l'emergenza ambientale, si ricollega al mio post dell'altroieri.

Oggi pomeriggio sono finalmente tornata dalla parrucchiera – non ci andavo da gennaio e in effetti i miei capelli erano un disastro, ma mai come si erano ridotti l'anno scorso in quasi quattro mesi comprensivi di lockdown – e, dovendo aspettare una mezz'oretta affinché la tintura attecchisse bene, siccome avevo dimenticato a casa il tablet sul quale ho accumulato un sacco di articoli in formato PDF, ho preso lo smartphone, ho aperto l'app Kindle ed ho iniziato il libro di Foer. Mi sono però dovuta interrompere dopo una decina di minuti, quando ero arrivata al 4%, perché come in ogni salone di parrucchiere che si rispetti inevitabilmente si chiacchiera, e a me il cicaleccio impedisce di concentrarmi. Riprenderò quando, oltre al tempo, potrò contare sul silenzio e la tranquillità necessari.

Colgo l'occasione per condividere un paio di memi sui libri e sulla lettura.

[Ennesima variante del Distracted Boyfriend Meme]
La lettura e la scrittura non possono essere separate. Leggere è inspirare; scrivere è espirare.

giovedì 22 aprile 2021

#EarthDay2021

Google ha celebrato l'odierna Giornata della Terra con un doodle video...

... e anche Dario Bressanini per l'occasione ha pubblicato un video che si conclude con l'invito a firmare la petizione di Stop Global Warming contro il riscaldamento globale, cosa che ho fatto subito senza alcuna esitazione.

Il 27 marzo, in occasione dell'Ora della Terra, Andrea Moccia di Geopop aveva pubblicato un video più o meno sulla stessa falsariga, e oggi mi sembra proprio il giorno giusto per condividerlo, non avendolo fatto finora.

Concludo con una splendida immagine del nostro pianeta pubblicata sulla pagina Facebook Chi ha paura del buio?...

... e accompagnata dalla descrizione seguente.

Sono così tanti gli aggettivi che si potrebbero usare per descrivere questa immagine, ma basta soltanto guardarla per perdere completamente la capacità di trovarne uno adeguato. E forse non c'è nemmeno bisogno, degli aggettivi, quando gli occhi si posano su una meraviglia del genere.
Questa non è grafica computerizzata: è un'immagine REALE della nostra Terra che “tramonta” sulla Luna. L'autrice di questo scatto è la sonda americana Lunar Reconnaissance Orbiter (per gli amici LRO), che dal 2009 orbita attorno al nostro bellissimo satellite.
Tipicamente la camera di LRO punta verso la superficie lunare: del resto è il suo oggetto di studio, dove altro dovrebbe puntare? Ogni tanto, però, c'è bisogno di far ruotare la navicella per ricaribrarla e... toh, mentre la sonda sorvola a 134 km di quota sopra il cratere Compton, sul lato nascosto della Luna, che cosa trova?
Casa nostra.
La casa di te che leggi, di me che scrivo, di tutti quelli a cui vuoi bene e anche di quelli a cui righeresti volentieri la macchina. La casa, l'unica, di tutti i nostri sogni e delle nostre speranze, di tutti i nostri dolori e dei nostri rimpianti, la casa di tutto quello di cui ti importa qualcosa e anche quello di cui non t'importa niente, ma importa a qualcun altro, e tu magari non ci hai nemmeno mai pensato.
Eppure lo vedi così chiaramente, da quassù: protetto da quel sottilissimo strato di ossigeno non c'è nulla che non sia un miracolo. Trattiamolo come tale.

mercoledì 21 aprile 2021

#DdlZan

Il disegno di legge contro l'omofobia, la transfobia, la misoginia e l'abilismo, meglio noto come Ddl Zan dal cognome del suo relatore Alessandro Zan, è stato approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati il 4 novembre 2020, per poi arenarsi purtroppo in Senato; è un vero peccato, spero davvero che prima o poi si trovi il modo di sbloccare la questione.

Le ragioni per cui l'approvazione di questa legge sarebbe giusta e sacrosanta sono state ben spiegate da Luciana Littizzetto nel suo intervento di domenica scorsa a Che tempo che fa, con tanto di "letterina" indirizzata a Simone Pillon, uno dei principali detrattori del Ddl Zan... e non c'è da stupirsi, conoscendo le posizioni a dir poco conservatrici e bigotte del senatore leghista.

Questo Decreto dice che se tu insulti o picchi una persona per il suo orientamento sessuale, per il suo genere o per la sua disabilità, devi subire una condanna pecuniaria e/o penale. Cosa ci sia di strano non lo so. È strano che questa legge non sia ancora stata fatta.

È stata una goduria vedere Pillon "asfaltato" su Facebook dal conduttore televisivo e stilista Enzo Miccio, che peraltro gli somiglia parecchio ma solo esteriormente; aveva provato a sbeffeggiarlo, ma Miccio ha replicato

Sono tutt’altro che confuso, la pregherei di evitare questa inutile e ridicola pantomima e di non usare il mio nome e la mia immagine!

Farsi fotografare mostrando il palmo della mano con su scritto DDL ZAN è il modo scelto dai personaggi pubblici più disparati per esprimere il loro sostegno al disegno di legge; si va da Cristina D'Avena...

... all'assai meno credibile – basti ricordare certe sue esternazioni fieramente omofobeAlessandra Mussolini.

martedì 20 aprile 2021

Filosofia (spicciola) su un bicchiere

Stasera condivido alcune variazioni sul classico tema del "vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto", di norma usato come metafora della contrapposizione fra ottimismo e pessimismo.









Cari Ottimista, Pessimista e Realista,
mentre voialtri eravate impegnati a discutere sul bicchiere d'acqua, io me lo sono bevuto!
Cordialmente,
l'Opportunista

lunedì 19 aprile 2021

Quelli che si sfogano sorpassando

Adesso che per andare al lavoro mi tocca guidare per oltre 300 chilometri alla settimana, ho un sacco di occasioni per ammirare i classici "fenomeni da strada"; eccone due fra i più comuni (in effetti, poiché non percorro l'autostrada, nella seconda categoria mi imbatto assai più spesso che nella prima).

I camionisti che si sorpassano tra di loro al rallentatore...

... e gli automobilisti che sorpassano te, solo che poi te li ritrovi fermi al semaforo rosso e vorresti tanto fargli "marameo"!

Quando la gente si arrabbia e ti supera a tutta velocità, ma poi finite tutti allo stesso semaforo rosso.

domenica 18 aprile 2021

Sembra ieri che era sabato

E anche questo fine settimana è terminato senza portarsi via tutto lo stress che ho accumulato: come vola il tempo! C'è sempre qualcosa da fare o a cui pensare...

Stasera condivido un paio di immagini dal sapore tipicamente nerd che mi rappresentano abbastanza.

(In riferimento all'elemento HTML, o meglio XHTML, che inserisce un'interruzione di riga. Un (line) break, insomma!)

(Per essere precisi questa è più da language nerd, in effetti)

sabato 17 aprile 2021

Non sono cose da donne?

L'odierno Google Doodle celebra l'accademica bolognese del '700 Laura Bassi, una delle prime donne laureate in Italia nonché la prima al mondo ad insegnare all'università. Anche se non mi pare di averla mai sentita nominare prima d'ora, la considero un modello da seguire, un'apripista per tutte noi fanciulle che nei secoli successivi non ci siamo accontentate di fare gli angeli del focolare, ma abbiamo studiato sodo per coltivare i nostri talenti e metterli il più possibile a frutto.

Ma... un momento: l'ho definita un modello? Ebbene, debbo rimangiarmi subito quello che ho scritto: capirai il perché leggendo cosa c'è scritto sulla pagina Wikipedia dedicata al test di Finkbeiner, che prende il nome dalla giornalista scientifica Ann Finkbeiner.

Il test di Finkbeiner è una checklist proposta dalla giornalista Christie Aschwanden per aiutare i giornalisti ad evitare pregiudizi di genere negli articoli sulle donne nella scienza. Per superare il test, un articolo su una scienziata non deve menzionare:
  • che è una donna
  • il lavoro di suo marito
  • come si organizza per badare ai figli
  • come si comporta coi suoi sottoposti
  • come sia stata colta alla sprovvista dalla competitività nel suo campo
  • come sia un modello per altre donne
  • come sia la "prima donna a..."

Infine, tanto per restare in argomento, su Il Post trovi spiegato che cos'è l'effetto Matilda – dal nome di Matilda Joslyn Gage, femminista del XIX secolo che nel 1870 pubblicò un saggio in cui raccontava come diverse scoperte scientifiche ed invenzioni fossero il risultato del lavoro di donne rimaste nell'anonimato – ovvero il mancato riconoscimento delle donne nelle scienze, che da secoli porta ad attribuire i successi delle studiose ai colleghi maschi.

venerdì 16 aprile 2021

Scopri il territorio giocando

Dal momento che oramai sono brianzola d'adozione, mi ha incuriosita scoprire l'esistenza di ben due giochi da tavolo "ambientati" in Brianza:

  • Brianza – ciàpa sü e porta a cà, che come spiegato nella relativa pagina web ha come scopo quello di «percorrere tutta la nostra terra acquistando proprietà e gestendo il tuo patrimonio, contrattando duramente con i tuoi avversari per diventare il più ricco», e «rappresenta un originale viaggio alla riscoperta di tutti gli aspetti paesaggistici, gastronomici e culturali della Brianza».
  • Il gioco dell’Oca della Brianza, che rispetto a un classico gioco dell'oca è stato reso dai suoi autori «anche un gioco didattico, inserendo in ognuna delle 80 caselle un luogo o una particolarità del luogo dove è ambientato, con disegni quasi “poetici” appositamente realizzati».

Già che siamo in argomento, anche se a quanto pare l'idea non è nata in Lombardia ma in Piemonte, segnalo Cuntàcc!, «un gioco da tavolo ambientato durante una pandemia. Vince chi azzera i contagi o per primo produce il vaccino». Peccato che probabilmente non sarà realizzato, perché la campagna di finanziamento lanciata su Kickstarter è fallita: è stato raccolto solo poco più di un decimo della somma che ci si era prefissati.

P.S.: L'immagine che apre il post è tratta da Il Post.

giovedì 15 aprile 2021

Cos'hanno in comune dei crostini con la sottoscritta?

Stasera condivido una vignetta dell'illustratore newyorkese Nathan W. Pyle che trovo davvero densa di significato.

I crostini sono un'ottima storia di rivalsa. Il pane che ieri nessuno ha mangiato oggi diventa la parte migliore dell'insalata.

Ebbene, in questo quadretto mi ci riconosco parecchio. Non soltanto perché l'insalata di soli vegetali non mi soddisfa ma ci vuole qualcosa di più sostanzioso per saziarmi... ma soprattutto perché di recente mi sono sentita un po' come quei crostini: inutile e da buttare. Invece, ben prima di quanto sperassi, la mia vita ha ricominciato a girare per il verso giusto: non che adesso io creda di essere chissà chi, ma si vede che prima mi sottovalutavo. È una lezione davvero preziosa della quale d'ora in poi cercherò di fare tesoro.

mercoledì 14 aprile 2021

Gutta cavat lapidem (?)

L'azienda dove lavoro, oltre alla filiale lombarda in cui ci dedichiamo alle attività di natura prettamente tecnica, ha altre due sedi, tra cui quella di Roma che è la sede legale e amministrativa e si trova in via Raffaello Nasini. La curiosità di sapere chi fosse questo personaggio mi ha condotta su Wikipedia, dove ho scoperto che costui, insigne chimico vissuto fra '800 e '900, fu protagonista di un aneddoto che già conoscevo, pur non essendo assolutamente in grado di ricondurlo a una persona specifica (se devo dirla tutta, ero convinta si trattasse di una barzelletta).

Prontissimo a buggerare i suoi allievi più distratti, ricordo che una volta il povero Alberto Serri (allora studiava medicina, ma pensava alla bicicletta!) capitò sotto l'esame di Nasini. «Dica un po' lei, il carbonato di calcio è solubile nell'acqua?» E Alberto pronto: «Sissignore!» «Ecco allora torni a ottobre, quando l'Arno certo avrà sciolto il Ponte Solferino.»

Ah, l'inconfondibile umorismo toscano... :-D

martedì 13 aprile 2021

Non mi siete arrivati

Nei giorni scorsi la mia "bolla social" e pure le conoscenze IRL (in real life, ovvero nella vita reale), nella persona del mio responsabile e del figlio del titolare, sembrano essersi coalizzate per convincermi a guardare LOL - Chi ride è fuori, il game show in sei episodi distribuito da Prime Video e condotto da Fedez con la partecipazione di Mara Maionchi (il titolo del post richiama una delle frasi da lei rivolte ai concorrenti dei talent che intende bocciare). Fa ridere da farsi venire il mal di pancia, mi ripetevano. Chi non ha bisogno di una sana risata?, mi sono detta. E fu così che installai sul mio smartphone l'app Amazon Prime Video, e mi iscrissi ad Amazon Prime al costo di 36 euro all'anno (tre euro al mese, molto meno di Netflix, poco ma sicuro).

Dopo aver guardato i primi due episodi, avevo la vaga sensazione di essere caduta vittima di un GOMBLODDO ai miei danni ordito da un sacco di persone di cui mi fidavo. Eggià, perché non solo non avevo riso, ma nemmeno sorriso. Guardavo Fedez, la Maionchi e i concorrenti via via eliminati che si scompisciavano nella control room, e mi sembrava tutto così finto. Secondo alcuni LOL non è il genere di programma che si guarda da soli – come ho fatto io, dal momento che il mio cavaliere non era per niente interessato – ma pure lo Zelig dei tempi migliori lo guardavo quasi sempre da sola, eppure non avevo quella perenne sensazione di «embè?». Sarò forse io che ho qualcosa che non va? Non è che la Maionchi ce l'ha con me?!

Normalmente avrei interrotto la visione, ma non volevo rassegnarmi... e in effetti dal terzo episodio in poi ho notato un miglioramento, e sebbene tra i quattro finalisti mancassero i miei preferiti anche l'ultimo episodio, visto ieri sera, è stato godibile. Ma non certo da ridere fino alle lacrime.

Da qui in poi cominciano gli spoiler, quindi se non hai ancora guardato LOL ma hai intenzione di farlo, e non vuoi fare la fine che ho fatto io ieri quando una collega in pausa caffè ci ha spoilerato con somma nonchalance l'ultimo film con Russell Crowe (un thriller, peraltro), ti consiglio di interrompere la lettura. Altrimenti prosegui pure.

Il mio preferito in assoluto è stato Lillo, spassoso nei panni di Posaman. Assai meno memorabile, ma a quanto pare parecchio "memabile", il tormentone «So' Lillo» che furoreggia in ogni dove.

Sul mio podio ideale ci sarebbe stato pure Elio, anche se non mi è piaciuto il modo in cui si è comportato con Frank Matano; non contento di aver risposto a tutte le sue domande più o meno impertinenti nel modo illustrato qui sotto...

... a un certo punto l'ha inseguito per tutto il teatro stalkerandolo fino a strappargli la risata che ne ha causato l'eliminazione. Non c'è da stupirsi che Matano, approfittando del fatto di essere stato mandato in missione da eliminato con licenza di ridere, si sia vendicato rendendogli pan per focaccia...

Dal momento che lo scopo del gioco era evitare a tutti i costi di ridere, la vittoria l'avrebbe meritata Caterina Guzzanti, imperturbabile tranne in un'occasione... ma in finale, quando nessuno dei concorrenti rimasti sembrava voler cedere, si è deciso di sacrificare lei perché rispetto agli altri finalisti aveva provocato meno risate negli altri concorrenti; in effetti lei è bravissima, ma improvvisare non è proprio il suo forte.

Infine, l'antipatia che gia provavo per Angelo Pintus non ha fatto che trovare conferma. La prima ammonizione l'ha presa dopo essere scoppiato a ridere per una battuta non proprio raffinata che aveva appena detto lui stesso. Un po' come i bambini che ridono a crepapelle parlando di caccapupù. Quando poi ha accusato Lillo, che da eliminato era stato mandato anche lui in missione, di essersi comportato in modo arrogante ho pensato «Ma senti chi parla!».

In conclusione... meno male che su Amazon Prime sono disponibili anche tanti bei film. E l'altroieri ho ordinato su Amazon quattro articoli che già oggi mi sono arrivati in ufficio in un'unica spedizione, con mio grande sollievo... altrimenti mi sarei sentita piuttosto a disagio nei confronti del collega che sta all'ingresso e accoglie i corrieri!

lunedì 12 aprile 2021

Ma sta parlando di me!

Quest'oggi condivido i link ad alcuni articoli che mi è capitato di leggere o rileggere di recente, e mentre li leggevo ho avuto la netta sensazione che riguardassero, almeno in parte, proprio me e vari aspetti o momenti della mia vita... a cominciare dalla vita stessa, intesa in senso lato: Come hanno fottuto i trenta/quarantenni.

Gli altri temi erano lo smart working, che ormai almeno per me appartiene al passato (Il pendolarismo per finta), il lutto (Non ho potuto dirti addio. Lo strazio dei lutti da elaborare. In solitudine) e le relazioni sbagliate (Il ghosting è la violenza psicologica preferita della nostra generazione).

domenica 11 aprile 2021

Esselunga, punti Fìdaty e lotteria degli scontrini

La sera di giovedì 25 marzo nella cassetta della posta ho trovato l'avviso di mancata consegna di una raccomandata: eccerto, quando è passato il postino a casa non c'era nessuno che potesse firmare. La mattina del sabato successivo sono andata a ritirarla all'ufficio postale, non senza una certa preoccupazione; ne ricevo relativamente poche, di raccomandate, ma in genere si tratta sempre di qualche gatta da pelare. Vista tutta la strada che percorro in macchina negli ultimi tempi, non avrò mica preso una multa per aver fatto scattare senza accorgermene un autovelox in fase di sorpasso o aver bruciato qualche photored? Per fortuna non era niente del genere: era solo la risposta, datata 13 marzo, al reclamo che avevo inviato il 28 febbraio scorso a Esselunga – l'ho fatto tramite il sito di Altroconsumo perché googlando ho notato che qualcuno l'aveva usato per far presente un problema analogo – dopo essermi accorta che per due volte non mi erano stati accreditati i biglietti virtuali della lotteria degli scontrini malgrado prima di pagare con la mia carta Postamat avessi esibito il codice, che era correttamente riportato sullo scontrino.

Gentile Signora ***,
facendo seguito alla Sua segnalazione del 28/02/2021, inoltrataci tramite l'Associazione Altroconsumo che ci legge in copia, con la presente Le confermiamo che Esselunga rientra tra gli esercenti che aderiscono alla "Lotteria degli Scontrini", attiva dal 01/02/2021.
Pertanto, gli acquisti di beni e servizi emessi nei negozi Esselunga, la Esse, nelle profumerie Esserbella e nei Bar Atlantic consentono di partecipare alle estrazioni nel rispetto delle condizioni indicate dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e consultabili on line al seguente link:
https://www.lotteriadegliscontrini.gov.it/portale/faq-la-lotteria

[Le conoscevo già, quelle FAQ, tanto è vero che avevo rinunciato a pagare parte dell'importo con i ticket restaurant residui dal mio impiego precedente perché incompatibili con la partecipazione al concorso]

In tutte le casse è prevista per il Cliente la possibilità di esibire il proprio Codice Lotteria prima della chiusura dello scontrino. Il codice non può essere associato alla transazione successivamente al pagamento.
Chiariamo che, sulla base della normativa vigente, concorrono all'iniziativa esclusivamente le transazioni saldate interamente con pagamento elettronico (bancomat, carta di credito, Fìdaty oro e Fìdaty oro Flash, PostePay, Masterpass e Satispay).
L'utilizzo, anche parziale, di altre forme di pagamento esclude automaticamente lo scontrino dall'estrazione. Tale casistica potrebbe interessare anche gli scontrini nei quali sono compresi dei prodotti in promozione "Sconto Più Facile". Dal momento che si tratta di una forma di pagamento automatica e non elettronica, come riportato nel Documento commerciale di vendita, quest'ultimo potrebbe quindi essere scartato dall'Agenzia delle Dogane.

Dev'essere stato senz'altro questo il motivo, non mi sono presa neanche la briga di andare a controllare gli scontrini: quando faccio la spesa vado sempre a caccia di tutti gli sconti possibili e immaginabili, figuriamoci se non ho usufruito anche di qualche Sconto Facile. In quel momento ho deciso che da allora in poi avrei fatto a meno di esibire il codice della lotteria degli scontrini all'Esselunga, tanto le probabilità di vincita sono talmente basse... (L'unico scontrino valido è stato quello per l'acquisto del Monsieur Cuisine Connect da LIDL, ma anche in quel caso la dea bendata non mi ha sorriso) Per fortuna che c'è ancora il cashback: dopo l'accredito di quello di Natale, nella seconda fase ho già raggiunto l'importo massimo di 150 euro, ben prima di arrivare a 50 transazioni. A rientrare fra i primi centomila che riceveranno il Super Cashback manco ci provo: al momento il centomillesimo utente in classifica ha totalizzato ben 229 transazioni... Chissà se avrà fatto ricorso a qualche trucchetto?

La lettera di Esselunga si concludeva così.

Le ricordiamo che domenica 21 marzo 2021 terminerà l'attuale raccolta Fìdaty: i punti accumulati potranno essere utilizzati fino a domenica 11 aprile 2021, dopo questa data scadranno e non avranno più validità. Pertanto, entro questo termine, La invitiamo a prenotare i premi di Suo interesse secondo la modalità che preferisce: online dal sito www.esselunga.it e dall'App Esselunga, chiamando il Numero Verde 800.531.531 oppure rivolgendosi al personale di negozio. La nuova raccolta inizierà lunedì 22 marzo 2021.

Casomai te ne fossi dimenticato, ne approfitto per ricordarti di utilizzare i tuoi eventuali punti Fìdaty residui prima di mezzanotte! (Per quanto mi riguarda, anziché mettermi in coda al punto Fìdaty, ho trovato molto più comodo prenotare i premi tramite app)

sabato 10 aprile 2021

Non è tempo per noi

L'altroieri mi è arrivato un comunicato dall'account WhatsApp del comune in cui vivo, per informare i cittadini dell'apertura delle prenotazioni per la vaccinazione anti COVID-19 alla fascia 70-74 anni, ai disabili gravi e ai pazienti estremamente vulnerabili non in carico a una struttura ospedaliera. Pur non appartenendo ovviamente al primo gruppo, mi è venuto il dubbio di poter rientrare in qualche modo in una delle altre due categorie; del resto posso fare ogni anno il vaccino antinfluenzale gratis (sono invalida e con precedenti di broncopolmonite, casomai qualcuno se lo stesse chiedendo). Allora ho contattato il mio medico curante per avere un suo parere e per sapere se dovessi inserire qualche dicitura particolare durante la prenotazione; lei si è detta piuttosto scettica, dal momento che in questa fase si vaccinano ancora i casi più gravi, comunque mi ha invitata a visitare il portale internet dedicato.

Così ho fatto, ho cliccato su Prenota il vaccino, ho inserito il numero di tessera sanitaria e il codice fiscale... e questo è stato il responso.

Attenzione 
I codici inseriti non sono corretti o non corrispondono a persona appartenente a categoria oggetto della fase corrente del piano vaccinale.
Accertati di non aver commesso errori di inserimento e nel caso ritenessi di essere tra le categorie oggetto di campagna vaccinale contatta il numero verde 800 894545

Insomma, le mie condizioni non sono reputate sufficientemente critiche da indurre la regione a vaccinarmi in questa fase, e dovrò aspettare ancora, come prevedevo. Ciò potrebbe sembrare incoraggiante, se solo non avessi letto proprio stasera la notizia che l'ex calciatore Daniele De Rossi, di sette anni più giovane di me e senza dubbio più in forma, è ricoverato allo Spallanzani di Roma con la polmonite. Se poi penso che un sacco di gente è già stata vaccinata saltando la fila anche se non rientrava in nessuna delle categorie la cui vaccinazione è ritenuta prioritaria... son robe che fanno girare gli ammennicoli! :-/

venerdì 9 aprile 2021

E buonanotte a tuttə

L'altro giorno, seguendo una discussione su Facebook, ho scoperto che da qualche tempo a questa parte è possibile digitare sullo smartphone, perlomeno sul mio (un Mi A3 aggiornato ad Android 11), il cosiddetto schwa, o scevà. Si ottiene quello maiuscolo, Ə, tenendo premuta la E maiuscola (lo si trova assieme a É, È, Ê, Ë, Ė, Ę, Ē e alla cifra 3) e quello minuscolo, ə, tenendo premuta la e minuscola (lo si trova assieme a é, è, ê, ë, e, ė, ę, ē, e di nuovo alla cifra 3). Faccio notare che ormai mi risulta di gran lunga più facile scrivere perché o però col cellulare piuttosto che col portatile nuovo acquistato poco più di un mese fa; quest'ultimo ha una tastiera internazionale alla quale speravo di riuscire ad abituarmi assai più in fretta... e invece sono ancora alla ricerca del modo più comodo ed efficiente per digitare le vocali accentate, comunque quando l'avrò trovato ci scriverò di sicuro un post. ;-)

Lo schwa è un simbolo dell'alfabeto fonetico internazionale la cui introduzione è stata proposta dalla sociolinguista Vera Gheno, a suo stesso dire in modo scherzoso, nel saggio Femminili singolari.

Per fare un esempio, nella frase “Buonasera a tutti” rivolta a un gruppo misto di persone, si potrebbe sostituire il maschile sovraesteso espresso dalla desinenza “-i” con lo schwa e dire dunque “Buonasera a tuttə”. La pronuncia corrisponde a un suono vocalico neutro, indistinto, già presente in molti dialetti del centro e sud Italia.

Dal momento che nella lingua italiana non esiste il neutro, per riferirsi a un gruppo di persone si utilizza il maschile plurale anche se la maggior parte di loro si identifica nel genere femminile, e questo potrebbe sembrare il frutto di un retaggio maschilista. Lo schwa, come pure altre soluzioni, ad esempio l'asterisco, mi sembra un buon modo per rimarcare nella comunicazione scritta il proprio proposito di adottare un linguaggio più inclusivo. Comunque escluderei che tale prassi possa prendere piede sul serio nel linguaggio scritto, figuriamoci nel parlato dove molti non sanno nemmeno pronunciare correttamente le vocali aperte e chiuse, per cui quelli che storcono il naso davanti a questa proposta possono dormire sonni tranquilli.

Concludo segnalando un video nel quale Roberto Mercadini parlava proprio di questo – ho scoperto solo adesso che ne ha pubblicato un altro sulla stessa falsariga proprio tre giorni fa – e avanzava un''ipotesi a sorpresa: e se fosse che la lingua italiana ha il plurale femminile e il plurale neutro (usato appunto per una moltitudine mista), mentre è il plurale maschile quello che manca? Devo ammettere che il ragionamento fila che è un piacere, anche se ho il sospetto che qualunque linguista un minimo documentato saprebbe confutarlo.

giovedì 8 aprile 2021

Riflessioni sulla paura... e sulla vita

Qualche giorno fa un mio "facciamico" ha condiviso un articolo in spagnolo del quale ha tradotto alcuni frammenti che mi hanno colpita parecchio, per cui ho deciso di tradurlo (quasi) per intero, facendomi aiutare pesantemente da Google Translate dal momento che no hablo español (ragion per cui mi scuso in anticipo per i possibili strafalcioni, le cui correzioni saranno ovviamente ben accette).

L'articolo si intitola “No tema morir; tenga miedo a perderse la vida” (Non aver paura di morire; abbi paura di perdere la tua vita) ed è un'intervista fatta da Lluís Amiguet de La Vanguardia a Julio de la Iglesia, che in quanto esperto di esplosivi (artificiere) deve avere una certa familiarità con la paura, quella vera.

Tic-tac... Julio de la Iglesia spiega ad un pubblico attento come gestire le proprie paure. E comincia avviando il timer: tic-tac... Passato il pericolo, già davanti a un bar, mi racconta come partecipò al concorso per entrare in polizia, diventare ufficiale e, infine, artificiere dopo aver invidiato la sicurezza e la determinazione con cui aveva visto uno di loro avvicinarsi ad un ordigno terroristico. Gli chiese perché lo stesse facendo: «È il mio lavoro», rispose l'artificiere, ancora vestito della sua tuta protettiva. De la Iglesia rimase affascinato da quella risposta, ed è per questo che ha voluto essere uno di loro. Da allora, di fronte alla paura che prova, più volte si è risposto: «È il mio lavoro». Confessa pure di essere ancora angosciato quando parla in pubblico; ma non è più un sudore paralizzante, perché è riuscito a trasformarlo in un solletico stimolante. È la ricompensa per coloro che imparano a superare la paura. E così trasforma il tic-tac nel suo ritmo.
Come gestisci la paura di un ordigno esplosivo?
La trasformo in una decisione.
Ma come?
All'inizio, la paura si traveste da prudenza e ti sussurra: «Stai attento»...
Come evitare che arrivi a dominarci?
Tanto per cominciare, ammettendo che esiste. Hai paura, e spesso è una follia non averne.
Lo ha già ammesso: sono angosciato e...
La paura è un'emozione incontrollabile che può dominarmi; ma quando decido di superarla, comincio a trasformarla in una decisione razionale che domino. In quel momento smetti di essere vittima della paura, e diventi qualcuno che cerca di dominarla.
Sali di livello?
È essenziale, perché se neghi quella paura e la lasci crescere dentro di te, finirà per dirti «non puoi», e poi «non farlo».
Ma non puoi dire «non posso».
Nessuno dovrebbe. Cerca la motivazione. La mia motivazione è quella di servire, e per te può essere quella di guadagnarti da vivere o semplicemente di dominare te stesso ed essere padrone del tuo destino...
E poi...?
Non puoi più scappare. Hai deciso che non puoi scappare e che gestirai quella paura... Vedi come sei già un attore e non una vittima?
E paure più sottili?
La paura è la guardiana della tua zona di comfort. Ti impedisce di abbandonarla. È necessaria per evitare l'incoscienza, ma se cedi il controllo della tua vita alla paura, ti impedirà di crescere. Non aver paura di morire; abbi paura di perdere la tua vita.
[...] hai ammesso di avere paura; hai deciso di controllarla, perché hai una motivazione più grande della tua paura e del tuo comfort, e ora devi solo usare la tecnica per trasformare la tua decisione di gestire la paura in un comportamento efficace che la fermerà.
È qui che volevo arrivare: qual è la tecnica?
Ora controlla la tua respirazione, perché con esso controllerai le tue emozioni.
In che modo?
Il cervello interpreta la tua respirazione come un indicatore di ciò che sta accadendo. E se sei tu a controllarla, il messaggio che mandi è che hai la situazione e il pericolo sotto controllo. Non dimenticare che la maggior parte delle paure ha un'origine immaginaria: il pericolo sta nel crederci.
Come respiro per non angosciarmi?
Fai sport. Se pratichi sport, sarai molto abituato ai sintomi della paura, che sono gli stessi di un duro esercizio: respiri brevi e rapidi, sudorazione, battito cardiaco accelerato, tensione alle stelle...
Cosa c'è da fare?
Mi rendo conto che mi sto angosciando, e allora comincio a respirare: inspiro quattro volte, trattengo il respiro contando fino a quattro ed espiro l'aria inspirata altre quattro volte.
Arf-buf, arf-buf, arf-buf. Sto controllando.
Respira, perché finché la tua respirazione non si rasserena, il tuo cervello sarà nuvoloso. [...]
Adesso allontanati dal dramma.
In che modo?
Se puoi, lascia la zona del conflitto, dello scontro, della paura... E se non puoi farlo fisicamente, rifugiati in te stesso finché non troverai dentro di te quel momento di calma che ti darà temperanza e chiaroveggenza. Allora sì, troverai quell'eroe che tutti portiamo dentro.
«Combatti o fuggi», dicono gli evoluzionisti, e allora sarò già concentrato sulla "lotta".
Ti sarai separato dal dramma come vittima e reciterai già come un attore che ha deciso di affrontare la sua paura e la situazione.
Attore? Con quale ruolo?
Quello che hai scelto. Scegli, decidi, agisci: non essere vittima della situazione, perché poi la paura ti distruggerà. Prima dell'ordigno, cerco l'artificiere in me stesso. È quello che sono. Ho deciso e poi seguo le istruzioni. Non sono più schiavo della paura: sono il protagonista della mia stessa esistenza.
Attore: tragico o comico...?
Nel momento in cui riesco a scherzare con me stesso sulla situazione, ho già superato la paura. Se sorrido, il mio cervello capisce che la cosa non è così grave, e se non è così grave, mi dice che posso controllarla.
Qualche trucco personale?
Canticchio cose molto volgari quando sono davanti a un ordigno.
E se non ci riesco?
Pensa a dove andrai a finire. [...] Rimarrai per il resto della tua vita a lamentarti e sentirti in colpa per non averci provato. Quindi prima di gettare la spugna pensa a cosa succederà quando l'avrai gettata.
E se preferissi scappare?
Dove? A volte vai al lavoro e ne mancano tre perché sono volati via, ma devi scegliere tra il male e il peggio. Nella maggior parte delle situazioni davvero complicate, devi scegliere tra il male e il peggio, e la cosa peggiore è non accettare il male e scappare.
Hai paura del tuo pubblico?
Sì, ma ho già imparato a trasformarla in un solletico stimolante.
Hai imparato qualcosa da questa pandemia?
Che gli umani possono tollerare gli errori, ma non le bugie.

mercoledì 7 aprile 2021

Nemmeno per tutto l'oro del mondo

Ieri in un gruppo Facebook del quale faccio parte si discuteva dell'annuncio di lavoro pubblicato sul social network professionale LinkedIn da un certo Corrado Fontana, «Autore, relatore, marketing advisor e formatore di reti vendita da zero». L'ho copiato perché prevedevo che l'autore potesse cancellarlo sull'onda dello shitstorm dal quale stava venendo travolto, cosa che è puntualmente accaduta.

Sto selezionando un’assistente [faccio notare l'apostrofo: cerca proprio una donna, anzi oserei dire una femmina, NdC] direzionale per il mio studio.
La figura gestirà la mia agenda, le comunicazioni da e verso l’esterno. Per tale ragione è indispensabile la padronanza dell’italiano, l’ambizione alla cura personale nel seguire un dress code specifico, saper usare il computer ed il pacchetto Office alla perfezione (“me la cavo” non è perfezione).
Mi muovo molto; prendo treni, aerei, faccio trasferte in tutta Italia per fornire il mio supporto alle PMI italiane. Per tale ragione, mi serve una persona flessibile che non veda come un peso spostarsi e per la quale non sia un problema valorizzare sempre la propria immagine. Sarò chiaro: la tua immagine influisce direttamente sul mio servizio ai clienti e sull’idea che si fanno sulla mia azienda. Se non hai ambizione [mi spiace, ma dal mio punto di vista l'ambizione, nel senso migliore del termine, è ben altra cosa, NdC] non fai per il mio studio. L’idea che sono le competenze a contare più dell’estetica è una balla colossale. [Ma che, davero?!?!? NdC]
Al contempo deve mantenere la massima riservatezza e avere un atteggiamento rispettoso, adeguato alle circostanze.
Rispettoso vuol dire che si sta in silenzio se non interpellati. [Zì, Badrone, NdC]
Riservatezza significa che i fatti di ciascun cliente sono classificati come top secret.
Disponibilità alle comunicazioni vuol dire aspettarsi di ricevere chiamate e messaggi senza un orario preciso. [Alla sua assistente sarà concesso di avere una vita, Badrone? NdC]

Aggiungo soltanto che sarò sempre grata ai miei genitori per avermi permesso di studiare e laurearmi. Magari non farò mai carriera tanto quanto un uomo, ma almeno non mi troverò in condizione di dover sottostare a simili umiliazioni. E se dovessi avere una figlia, le insegnerò che questo è esattamente il genere di inserzioni da ignorare sempre.

martedì 6 aprile 2021

Come tagliare un video con VLC

Anche se non ci avrei mica scommesso, alla fine sono sopravvissuta alla (non poi così) luuuuunga giornata odierna... a tal punto che stasera adempio al "rito" del post (quasi) quotidiano per raccontarti qualcosa che ho imparato a fare proprio oggi, ovvero come tagliare il video della registrazione dello schermo che avevo acquisito seguendo la procedura descritta nel post di ieri. In effetti non è che dovessi fare un lavoro di fino, semplicemente volevo rimuovere in modo anche grossolano l'inutile parte iniziale e quella finale... e pure questa volta mi è venuto in aiuto il mitico "piracàr"; se vuoi sapere perché chiamo così VLC media player, leggiti il post di ieri.

Allora, selezionando Controlli avanzati dal menu Visualizza...

... ai controlli consueti se ne aggiungeranno degli altri; oltre a Cattura una schermata, Cicla continuamente dal punto A al punto B e Fotogramma per fotogramma, sui quali sorvoleremo almeno per il momento, concentriamoci sul primo a sinistra, Registra.

Per salvare il mio video ripulito dalle parti iniziale e finale, non ho dovuto far altro che avviarne la riproduzione, cliccare su Registra all'inizio della parte "buona", e poi cliccarci di nuovo alla fine. Il file tagliato è stato salvato automaticamente nella mia cartella

C:\Utenti\nomeutente\Video

con il nome

vlc-record-yyyy-mm-dd-HHhMMmSSs-nome_video_originale.mp4-.mp4

(dove yyyy=anno, mm=mese, dd=giorno, HH=ore, MM=minuti, SS=secondi). Se ripeti la tiritera Registra-Ferma – perché in pratica di questo si tratta – più volte durante la riproduzione dello stesso video, otterrai altrettanti spezzoni.

Nel mio caso il taglio non è venuto proprio precisissimo – mi dicono che ciò dipende dal fatto che il formato MP4 è un formato in un certo senso "definitivo" che poco si presta ad essere elaborato, a meno che non lo si ricodifichi – ma per i miei scopi andava più che bene.

lunedì 5 aprile 2021

Come registrare lo schermo del PC

In vista della luuuuunga giornata di domani, mi sto preparando alle varie incombenze di cui mi dovrò occupare; una di queste prevede la registrazione dello schermo del PC.

Speravo di poter utilizzare il tool preinstallato in Windows 10, di cui si parla qui, ma facendo qualche prova ho scoperto che presenta delle restrizioni che non mi permettono di ottenere il risultato desiderato.

A questo punto stavo prendendo in considerazione OBS (Open Broadcaster Software), il primo dei programmi consigliati dall'onnipresente Salvatore Aranzulla in quest'articolo... quando il mio responsabile mi ha fatto notare che avrei potuto far ricorso a un software che peraltro avevo già installato perché lo utilizzo da tempo come lettore multimediale: VLC media player (che per inciso un conoscente brianzolo DOC è solito chiamare "ol piracàr", il cono stradale, per via della sua inconfondibile icona).

La procedura è piuttosto semplice: non devi far altro che aprire VLC, dal menu Media selezionare Converti / Salva..., poi aprire la scheda Dispositivo di acquisizione...

... quindi selezionare Desktop come Modalità di acquisizione e impostare la Velocità fotogrammi desiderata per l'acquisizione; quanto più elevato sarà tale valore, ovviamente, tanto migliore sarà la qualità del video risultante, ma al contempo il file occuperà più spazio in memoria, quindi potrebbe essere consigliabile fare delle prove per determinare un valore che rappresenti un buon compromesso tra i due aspetti.

A questo punto clicca sul pulsante Converti / Salva...

... poi su Sfoglia per selezionare il nome del file – che, a meno che tu non modifichi le impostazioni predefinite, sarà in formato MP4 – e il percorso della cartella di destinazione, infine clicca su Salva nella finestra Salva file....

A questo punto non ti rimane che cliccare su Avvia nella finestra Converti per far partire la registrazione, che potrai interrompere al momento opportuno cliccando sul pulsante indicato qua sotto nella finestra di VLC.

Facile, no? :-)