L'odierno Google Doodle celebra l'accademica bolognese del '700 Laura Bassi, una delle prime donne laureate in Italia nonché la prima al mondo ad insegnare all'università. Anche se non mi pare di averla mai sentita nominare prima d'ora, la considero un modello da seguire, un'apripista per tutte noi fanciulle che nei secoli successivi non ci siamo accontentate di fare gli angeli del focolare, ma abbiamo studiato sodo per coltivare i nostri talenti e metterli il più possibile a frutto.
Ma... un momento: l'ho definita un modello? Ebbene, debbo rimangiarmi subito quello che ho scritto: capirai il perché leggendo cosa c'è scritto sulla pagina Wikipedia dedicata al test di Finkbeiner, che prende il nome dalla giornalista scientifica Ann Finkbeiner.
Il test di Finkbeiner è una checklist proposta dalla giornalista Christie Aschwanden per aiutare i giornalisti ad evitare pregiudizi di genere negli articoli sulle donne nella scienza. Per superare il test, un articolo su una scienziata non deve menzionare:
- che è una donna
- il lavoro di suo marito
- come si organizza per badare ai figli
- come si comporta coi suoi sottoposti
- come sia stata colta alla sprovvista dalla competitività nel suo campo
- come sia un modello per altre donne
- come sia la "prima donna a..."
Infine, tanto per restare in argomento, su Il Post trovi spiegato che cos'è l'effetto Matilda – dal nome di Matilda Joslyn Gage, femminista del XIX secolo che nel 1870 pubblicò un saggio in cui raccontava come diverse scoperte scientifiche ed invenzioni fossero il risultato del lavoro di donne rimaste nell'anonimato – ovvero il mancato riconoscimento delle donne nelle scienze, che da secoli porta ad attribuire i successi delle studiose ai colleghi maschi.
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