Questa sera "saccheggio" a piene mani, ma linkandolo com'è giusto che sia, un post pubblicato sulla pagina Facebook della storica casa editrice Zanichelli, per contribuire nel mio piccolo a correggere un errore lessicale abbastanza comune anche se non proprio imperdonabile.
Sarà capitato anche a te di sentir dire cose tipo «Al ristorante di pesce ho mangiato un polipo alla griglia che era la fine del mondo». Ebbene, quello in realtà si chiama "polpo"; il "polipo" è, ad esempio, quell'affare non altrettanto gradevole che può capitare di vedersi asportato nel corso di una colonscopia.
Spesso si rischia di fare confusione con i nomi di tre creature marine che derivano più o meno direttamente dalla stessa parola latina: pōlypu(m). Conosci la differenza tra polpo, polipo e piovra? [...]
La parola polpo deriva dal latino pŭlpu(m) ed è una sovrapposizione di pōlypus ‘polipo’ a pŭlpa ‘polpa’.
È il nome comune di un mollusco marino dei Cefalopodi, commestibile, con otto tentacoli muniti di due serie di ventose, noto anche come Octopus.
Il polipo non è da confondere con il polpo: è infatti il nome di una forma di individui degli Cnidari con corpo simile a un cilindro o a un sacco, fisso alla base, che all'estremità superiore ha la bocca circondata da tentacoli.
Deriva dal latino pōlypu(m), proveniente a sua volta dal greco polýpous (composto di poly- ‘poli-’ e póus ‘piede’): ‘dai molti piedi’.
Nel linguaggio medico il polipo è un tumore benigno delle mucose, in forma di escrescenza tondeggiante.
La piovra altri non è che il polpo, un mollusco marino dei Cefalopodi di grandi dimensioni, provvisto di otto tentacoli. La parola deriva sempre dal latino pōlypu(m), ma è mutuato dal francese dialettale pieuvre.
Per estensione, la parola piovra viene utilizzata anche per indicare un’organizzazione criminale di stampo mafioso.
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