Ieri in un gruppo Facebook del quale faccio parte si discuteva dell'annuncio di lavoro pubblicato sul social network professionale LinkedIn da un certo Corrado Fontana, «Autore, relatore, marketing advisor e formatore di reti vendita da zero». L'ho copiato perché prevedevo che l'autore potesse cancellarlo sull'onda dello shitstorm dal quale stava venendo travolto, cosa che è puntualmente accaduta.
Sto selezionando un’assistente [faccio notare l'apostrofo: cerca proprio una donna, anzi oserei dire una femmina, NdC] direzionale per il mio studio.
La figura gestirà la mia agenda, le comunicazioni da e verso l’esterno. Per tale ragione è indispensabile la padronanza dell’italiano, l’ambizione alla cura personale nel seguire un dress code specifico, saper usare il computer ed il pacchetto Office alla perfezione (“me la cavo” non è perfezione).
Mi muovo molto; prendo treni, aerei, faccio trasferte in tutta Italia per fornire il mio supporto alle PMI italiane. Per tale ragione, mi serve una persona flessibile che non veda come un peso spostarsi e per la quale non sia un problema valorizzare sempre la propria immagine. Sarò chiaro: la tua immagine influisce direttamente sul mio servizio ai clienti e sull’idea che si fanno sulla mia azienda. Se non hai ambizione [mi spiace, ma dal mio punto di vista l'ambizione, nel senso migliore del termine, è ben altra cosa, NdC] non fai per il mio studio. L’idea che sono le competenze a contare più dell’estetica è una balla colossale. [Ma che, davero?!?!? NdC]
Al contempo deve mantenere la massima riservatezza e avere un atteggiamento rispettoso, adeguato alle circostanze.
Rispettoso vuol dire che si sta in silenzio se non interpellati. [Zì, Badrone, NdC]
Riservatezza significa che i fatti di ciascun cliente sono classificati come top secret.
Disponibilità alle comunicazioni vuol dire aspettarsi di ricevere chiamate e messaggi senza un orario preciso. [Alla sua assistente sarà concesso di avere una vita, Badrone? NdC]
Aggiungo soltanto che sarò sempre grata ai miei genitori per avermi permesso di studiare e laurearmi. Magari non farò mai carriera tanto quanto un uomo, ma almeno non mi troverò in condizione di dover sottostare a simili umiliazioni. E se dovessi avere una figlia, le insegnerò che questo è esattamente il genere di inserzioni da ignorare sempre.
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