mercoledì 31 maggio 2023

Caro diario

Giornatina lavorativamente fuori dal comune, quella di oggi: tutti i dipendenti delle tre filiali dell'azienda si sono radunati nella sala riunioni di un hotel a qualche chilometro dalla mia sede di appartenenza, per discutere di valori aziendali, prospettive di crescita e questioni varie, e tra le altre cose mi è toccato sentire un gran numero di "piuttosto che" usati a vanvera. ;-)

La prima cosa che ho notato non appena sono arrivata è che quasi tutti i miei colleghi erano più eleganti di me, e sicuramente io ero la meno "in tiro" fra le dipendenti del gentil sesso... anche se indossavo una t-shirt di un certo livello, comprata l'anno scorso al CERN di Ginevra!

(Versione semplificata dell'equazione del modello standard, che non comprendo minimamente ma trovo davvero sfizioso sfoggiare ;-) )

Non è mancato il momento del brivido: dopo pranzo abbiamo raggiunto l'edificio dove la mia filiale verrà trasferita tra qualche mese, e mentre ci apprestavamo a visitare i locali ci è giunta notizia che un collega aveva avuto un incidente. Anche se la sua auto ha subìto un danno non da poco lui per fortuna non si è fatto niente, ma a quanto pare la controparte non è stata altrettanto fortunata. Se penso che poco prima di lasciare l'hotel lui mi aveva proposto di andare in macchina con lui, ma io avevo gentilmente declinato perché "vado con M., è con lui che sono venuta qui"... Il fatto è che quello degli incidenti stradali, a distanza di quasi diciotto anni, è ancora un nervo scoperto per me. :-(

martedì 30 maggio 2023

SOS caldo

Dopo un maggio dal tempo decisamente più freddo e inclemente rispetto alle medie stagionali, sta arrivando il caldo... e io che d'inverno sto tanto bene già soffro! :-(

Colgo l'occasione per condividere un post e un articolo che spiegano come proteggere, o meglio come non proteggere, dal caldo creature che non hanno il dono della parola per esprimere il loro malessere: bambini piccoli (non è il caso di ripararli dal sole coprendo la carrozzina con un lenzuolo) e cani (tosarli con l'arrivo del caldo è sbagliatissimo nella maggior parte dei casi).

lunedì 29 maggio 2023

Da consumarsi entro il...

Tempo fa avevo commentato le lamentele fin troppo frequenti riguardo al fatto che il tempo di cottura della pasta sulle confezioni è scritto troppo piccolo e difficile da trovare, e avevo aggiunto che personalmente avrei aderito con assai maggiore convinzione a una "campagna" per agevolare l'individuazione della data di scadenza degli alimenti («Ci metto talmente tanto tempo a trovarla che mi scade tra le mani», sono solita ripetere tra me e me). Ebbene, di recente Lorenzo Baglioni ha "sposato" la mia causa pubblicando un breve ma divertente video musicale! :-D

P.S.: La differenza tra le due espressioni "Da consumarsi entro" e "Da consumarsi preferibilmente entro", tutt'altro che trascurabile dal punto di vista degli sprechi alimentari, è spiegata qui.

domenica 28 maggio 2023

Non sapere di non sapere, 2023 edition

[Già, perché un post con questo titolo l'avevo già pubblicato meno di due anni fa]

Nei giorni scorsi mi sono imbattuta in una vignetta in francese che mostra un insegnante intento a esporre l'enunciato del teorema di Pitagora, mentre i suoi alunni avanzano ogni sorta di obiezioni: una metafora emblematica di un atteggiamento antiscientifico sempre più diffuso.

Avevo intenzione di tradurla... ma poi ho scoperto che una versione in italiano esisteva già! :-)

[Io l'avrei tradotta in modo un po' diverso, e sopratutto è un peccato che non sia stato reso il gioco di parole tra "Big Maths" e "Big Pharma", ma accontentiamoci :-)]

Mi viene naturale ricollegare tutto questo a una parola che ho imparato di recente, ultracrepidarismo, termine con cui si designa il carattere o il comportamento tipico degli "ultracrepidari", consistente nell'esprimere opinioni su questioni al di fuori della propria conoscenza o competenza.

sabato 27 maggio 2023

Voci femminili che resteranno

Speravo tanto che la partecipazione di Céline Dion al film Love Again, del quale ha contribuito anche alla colonna sonora, fosse la prova di un miglioramento delle sue condizioni di salute rispetto a qualche mese fa... In realtà, chissà quando ha girato il film e registrato le tracce. Infatti ieri la cantante canadese ha annunciato a malincuore la cancellazione del suo tour mondiale, perché non si sente in grado di sostenere un impegno tanto gravoso.

In questi giorni mi è tornato in mente il suo brano River Deep, Mountain High, tratto dall'album Falling Into You, il cui testo omaggia la recentemente scomparsa Tina Turner: «And I love you, baby, just like Tina loves to sing» («E ti amo, tesoro, proprio come Tina ama cantare»). In effetti la canzone era la cover di un brano di Tina Turner.

A proposito di Tina, segnalo questo pezzo scritto da Riccardo Gazzaniga che mi ha permesso di venire a conoscenza di aspetti della sua vita tormentata che ancora non conoscevo. A margine, ho scoperto che pure la hit The Best, da lei portata al successo nel 1989, era una cover; l'originale era stato interpretato l'anno precedente da Bonnie Tyler, celebre per la ballata rock Total Eclipse of the Heart.

venerdì 26 maggio 2023

Questione di priorità

Oggi sui social si è discusso parecchio riguardo alla vicenda della giovane Marta, raccontata da lei stessa nel corso di una trasmissione radiofonica.

Mi chiamo Marta e vorrei raccontarvi una cosa che mi sta facendo rimanere male. Mercoledì mi laureo in biologia, ma mio padre non sarà alla cerimonia perché mi ha detto di aver trovato dei biglietti per la finale di Europa League tra Roma e Siviglia a Budapest. Per un uomo di 60 anni la laurea della figlia viene dopo la sua squadra di calcio.

Un certo Massimiliano Di Meo ha liquidato la questione in maniera piuttosto drastica su Twitter...

Sicuramente tuo padre per farti laureare ha fatto dei sacrifici, ora è il momento che non cachi il cazzo.

... ma per quanto mi riguarda sono solidale con Marta, pur disapprovando senza esitazioni la sua scelta di sp***anare a livello mediatico il papà giallorosso. L'atteggiamento di questo genitore è in stridente contrasto con quello di un romanista eccellente, l'allenatore ed ex calciatore Daniele De Rossi, il quale ha annunciato su Instagram che non sarà a Budapest perché «quando un pezzo del tuo cuore [la figlia Gaia, nata dal suo primo matrimonio con Tamara Pisnoli, NdC] si diploma tu non puoi mancare, non c'è finale che tenga»

Il giorno in cui ho discusso la mia tesi di laurea, oramai vent'anni fa (!), i miei genitori erano ovviamente presenti. Non oso nemmeno immaginare quanto ci sarei potuta rimanere male se avessero disertato, ma al tempo stesso non mi viene in mente una sola ragione per cui sarebbero stati disposti a perdersi un momento così importante per la loro figliola. Nonché per loro stessi, perché mi hanno sostenuta e incoraggiata lungo tutto il mio percorso di studi, gioendo per ogni mio successo e confortandomi quando incappavo in uno dei miei (pochi) fallimenti, senza mettermi mai sotto pressione, anche perché ci riuscivo benissimo da me. ;-) Ricordo quel 18 marzo 2003 come uno dei giorni più belli della mia vita... ma sarebbe stato senza dubbio meno bello e più triste, se non avessi potuto condividere subito la mia gioia e la mia soddisfazione con quelle che erano le persone più importanti della mia vita. E mi si stringe il cuore a pensarci, adesso che non c'è più nessuno dei due.

Per concludere con un tocco di leggerezza, ecco un meme...

... che parafrasa una mitica citazione del compianto allenatore di calcio jugoslavo Vujadin Boškov:

Se uomo ama donna più di birra gelata davanti a tv con finale champions' forse vero amore, ma non vero uomo.

giovedì 25 maggio 2023

Contare fino a dieci

Qualche tempo fa l'app Unfriend Finder For Facebook mi ha informata che un "facciamico" mi aveva rimossa dagli amici senza un motivo apparente. Non interagivamo tanto spesso, ma sempre in maniera civile e garbata, e di certo non abbiamo mai avuto alcun tipo di scontro. Quando l'ho scoperto sono andata a ritroso fra i miei post per cercare di capire se per caso avessi pubblicato qualcosa tale da indispettirlo a tal punto da convincerlo a "disamicarmi" senza degnarmi di una spiegazione. Ho trovato un post nel quale commentavo con toni fin troppo enfatici una notizia che a ben vedere poteva essere pure una fake news, e ho pensato che fosse stata quella la causa scatenante. Ma non ho mai avuto il coraggio di contattarlo per chiarire – del resto, non avendomi lui bloccata, nulla me lo impediva – e adesso non potrò più farlo. Sì, perché è venuto a mancare due giorni fa a soli 59 anni. (Nello stesso giorno il crudele algoritmo di Facebook mi ricordava che era il compleanno di uno dei pochi amici "virtuali" che ho avuto il piacere di incontrare di persona, nel corso di una breve vacanza a Roma; ne avevo parlato qui. Se qualche contatto erede avesse reso il suo profilo commemorativo, non avrei ricevuto nessuna notifica)

Qualcosa di simile, a ruoli invertiti, mi era capitato con un altro "facciamico"; infastidita dall'atteggiamento un tantino arrogante con cui era intervenuto in una discussione sulla mia bacheca, gli avevo impedito di proseguire rimuovendolo dagli amici. In seguito mi sono pentita di averlo fatto, anche perché lo reputavo una persona degna di stima, e forse avremmo potuto chiarire tornando in contatto, se un malore improvviso non se lo fosse portato via.

Mi vengono in mente altri due ex contatti: uno l'ho rimosso io dagli amici in seguito a una discussione dai toni accesi, perlomeno da parte sua, ma dai contenuti davvero futili. Un altro ha "disamicato" me dopo che io avevo rimosso dalla mia bacheca un post i cui commenti avevano preso una piega che mi creava un fortissimo disagio; è la prova che non sei una persona con cui si può discutere, mi aveva accusata altrove, senza sforzarsi minimamente di comprendere le mie ragioni.

Tutto questo si ricollega a una parte dell'episodio di ieri del podcast Morning.

Forse servirà nel tempo, forse ci arriveremo naturalmente, a imparare ad acquisire sia alcune banali tecniche di verifica di immagini, fotografie – immagino che nasceranno anche dei servizi appositi a questo scopo – sia a sviluppare un certo scetticismo attorno alle cose che vediamo intorno a noi, non per diventare delle persone che non credono più a nulla, ma per provare a inserire in tanti momenti della nostra vita quotidiana, nel rapporto col digitale e con le immagini, una pausa. La chiave forse è proprio la pausa.
Qual è la pausa? Il momento che passa e che deve passare, dovrà passare sempre di più, tra quando vediamo una cosa sul web, una fotografia, un video, un tweet, e il momento in cui agiamo, che sia inoltrando quella foto a qualcuno, che sia ritwittandola, ripostandola, rilanciandola, indignandoci magari, arrabbiandoci perché quella foto ci ha fatto arrabbiare, che sia vendere le nostre azioni se pensiamo che il Pentagono sia stato appena attaccato. La pausa rende l'azione successiva non necessariamente giusta o sbagliata – si può comunque sbagliare – ma la rende un po' meno istintiva, un po' più pensata; non elimina il rischio di sbagliarsi, ma lo riduce un po', specialmente se ci abituiamo a farlo, se ci abituiamo ad adottarla, questa pausa. Chissà che non scopriamo che questa pausa può essere utile anche in un sacco di altre questioni, per esempio quando ci viene di scrivere qualcosa sui social.
Sapete che la mia politica è: mai twittare, possono solo venirne dei guai. Ma voi twittate pure, eh, ci mancherebbe; lo faccio anch'io, a volte. Ma ecco, la pausa. Vuoi scriverlo proprio, quel messaggio arrabbiato contro il sottosegretario? Vuoi mandare davvero quella risposta sarcastica a quell'utente che ha scritto una roba assurda che ti ha fatto proprio incavolare? Fallo, se vuoi: non è che sia vietato, e magari non è nemmeno sbagliato, però, prima, una pausa. Insieme a innovazioni e servizi che magari ci aiuteranno a distinguere il falso dal vero, mi sa che tornerà attuale anche quella vecchia massima del contare fino a dieci prima di parlare, prima di fare qualsiasi cosa, prima di credere a qualsiasi cosa.

A proposito, il direttore de Il Post Luca Sofri fa per due giorni, fino a domani, da "supplente" a Francesco Costa che ha un altro impegno, e dopo l'episodio di oggi non vedo l'ora che torni il titolare, che trovo decisamente più piacevole da ascoltare. :-)

mercoledì 24 maggio 2023

Quanto alcol posso bere?

Torno brevemente sulla questione degli effetti nocivi dell'alcol sulla salute perché è uscito un video di CARTONI MORTI, al secolo Andrea Lorenzon, realizzato in collaborazione con Giacomo Moro Mauretto di Entropy for Life per rispondere alla domanda «Quanto alcol posso bere?» adottando un approccio leggero ma rigoroso ed equilibrato; nessuno dei due youtuber è diventato astemio, per dire, ma si sottolinea l'importanza di essere consapevoli del rischio, senza nascondersi dietro a scuse come «Il vino fa bene» e «L'industria vitivinicola è una parte fondamentale della nostra cultura e della nostra tradizione» (per inciso, un mio compagno di liceo al quale riconoscevo un'intelligenza superiore alla media – tra l'altro è uno scienziato – ha scritto nella chat WhatsApp di classe «mio nonno beveva tranquillamente per non dire esageratamente ed è vissuto 92 anni senza alcun problema»).

A tal proposito, segnalo un post scritto dal dottor Gabriele Bernardini, biologo e nutrizionista, nel 2019 ma ancora assolutamente attuale.

martedì 23 maggio 2023

"Modestia" è il suo secondo nome

Riguardo alle polemiche scaturite dalla dichiarazione della sessantacinquenne scrittrice Susanna Tamaro al Salone del Libro di Torino...

Da piccola detestavo leggere. Ho iniziato a farlo da molto più adulta. È difficile portare i ragazzi alla lettura anche perché ci sono testi, già c’erano ai miei tempi, davvero difficili e anche brutti. Basta con Verga. Si potrebbe sostituire con Va’ dove ti porta il cuore. In Turchia, per esempio, lo hanno adottato.

... non ho molto da dire, se non che Va' dove ti porta il cuore è uno di quei libri per i quali rimpiango ogni singolo istante che ho sprecato a leggerlo: non mi ha lasciato proprio niente di niente.

Mi permetto di rubare l'idea di una mia "facciamica" mettendo a confronto l'incipit di Storia di una capinera, pubblicato da Giovanni Verga (1840–1922) nel 1871...

Avevo visto una povera capinera chiusa in gabbia: era timida, triste, malaticcia ci guardava con occhio spaventato; si rifuggiava in un angolo della sua gabbia, e allorché udiva il canto allegro degli altri uccelletti che cinguettavano sul verde del prato o nell'azzurro del cielo, li seguiva con uno sguardo che avrebbe potuto dirsi pieno di lagrime. Ma non osava ribellarsi, non osava tentare di rompere il fil di ferro che la teneva carcerata, la povera prigioniera. Eppure i suoi custodi, le volevano bene, cari bambini che si trastullavano col suo dolore e le pagavano la sua malinconia con miche di pane e con parole gentili. La povera capinera cercava rassegnarsi, la meschinella; non era cattiva; non voleva rimproverarli neanche col suo dolore, poiché tentava di beccare tristamente quel miglio e quelle miche di pane; ma non poteva inghiottirle. Dopo due giorni chinò la testa sotto l'ala e l'indomani fu trovata stecchita nella sua prigione. Era morta, povera capinera! Eppure il suo scodellino era pieno. Era morta perché in quel corpicino c'era qualche cosa che non si nutriva soltanto di miglio, e che soffriva qualche cosa oltre la fame e la sete.
Allorché la madre dei due bimbi, innocenti e spietati carnefici del povero uccelletto, mi narrò la storia di un'infelice di cui le mura del chiostro avevano imprigionato il corpo, e la superstizione e l'amore avevano torturato lo spirito: una di quelle intime storie, che passano inosservate tutti i giorni, storia di un cuore tenero, timido, che aveva amato e pianto e pregato senza osare di far scorgere le sue lagrime o di far sentire la sua preghiera, che infine si era chiuso nel suo dolore ed era morto; io pensai alla povera capinera che guardava il cielo attraverso le gretole della sua prigione, che non cantava, che beccava tristamente il suo miglio, che aveva piegato la testolina sotto l'ala ed era morta.
Ecco perché l'ho intitolata: Storia di una capinera.

... con quello del summenzionato romanzetto, bestseller datato 1994.

Opicina, 16 novembre 1992
Sei partita da due mesi e da due mesi, a parte una cartolina nella quale mi comunicavi di essere ancora viva, non ho tue notizie. Questa mattina, in giardino, mi sono fermata a lungo davanti alla tua rosa. Nonostante sia autunno inoltrato, spicca con il suo color porpora, solitaria e arrogante, sul resto della vegetazione ormai spenta. Ti ricordi quando l'abbiamo piantata? Avevi dieci anni e da poco avevi letto Il Piccolo Principe. Te l'avevo regalato io come premio per la tua promozione. Eri rimasta incantata dalla storia.

A me pare che non ci sia paragone, concordi?

lunedì 22 maggio 2023

Presta i tuoi occhi o la voce a chi ne ha bisogno

Sono miope da quando avevo sette anni – e con l'avanzare dell'età tale condizione è peggiorata così tanto che oggi, senza i miei occhiali oppure le lenti a contatto, non potrei letteralmente andare da nessuna parte – e detesto la mia voce nasale – uno dei motivi, anche se non il solo, per cui tendo a parlare il meno possibile ;-) – ma troppo spesso dimentico che tante, troppe persone queste fortune, quella di vederci e di poter parlare, non le hanno.

Stasera accenno brevemente a due importanti progetti:

  • Be My Eyes è stato creato per aiutare persone non vedenti o ipovedenti. L'app è formata da una comunità globale di non vedenti o ipovedenti e da volontari normovedenti. Be My Eyes cattura il potere della tecnologia e della connessione umana per portare la vista alle persone che non dispongono della vista. Attraverso una videochiamata i volontari forniscono agli utenti non vedenti e ipovedenti assistenza visiva per compiti che vanno dall'abbinamento dei colori, al controllo se le luci sono accese, alla preparazione della cena. L'app è gratuita e disponibile sia per Android che per iOS. Matteo Bordone ne ha parlato con Maurizio Molinari, capo dell'ufficio del parlamento europeo di Milano, nell'episodio di venerdì 20 gennaio del suo podcast quotidiano Tienimi Bordone, il cui ascolto è riservato agli abbonati a Il Post.
  • Voice for Purpose è un consorzio globale per restituire voci umane ed espressive a chi è costretto a usare sintetizzatori vocali. Ogni anno migliaia di persone sono colpite da malattie degenerative e perdono rapidamente il controllo della voce. Per il resto della vita, sono costrette ad affidarsi a voci robotiche che non riescono a trasmettere emozioni e intonazione quando parlano con chi le cura o semplicemente dicono "ti voglio bene" ai propri cari.

domenica 21 maggio 2023

Quando la Natura si ribella all'Uomo

In questi giorni l'alluvione in Emilia-Romagna mi ha tenuta col fiato sospeso. Anche se dal punto di vista meteorologico il peggio sembra essere passato, ci sono ancora decine di migliaia di sfollati oltre a danni assai difficili da quantificare: Luca Della Godenza, sindaco di Castel Bolognese, ha dichiarato

Qui è cambiata la geografia, bisognerebbe riscrivere i libri: non ci sono più dei monti, non ci sono più delle strade, non ci sono dei ponti. In collina non bastano i soldi, non bastano i ristori. O il governo approccia la questione in un certo modo, oppure lo spopolamento diventa immediato, perché non c’è più una strada agibile.

Il Post ha spiegato cosa c'è da fare dopo un'alluvione, oltre a passare in rassegna le aree a rischio alluvione in Italia; come si può notare dall'immagine che apre il post, i comuni dell'Emilia-Romagna sono quelli più a rischio.

Riguardo a questa drammatica situazione, segnalo due notizie in un certo senso marginali, ma che sono accomunate da un aspetto ben preciso e che mi hanno colpita parecchio.

  • Il politico Achille Occhetto, ultimo segretario del Partito Comunista Italiano dal 1988 nonché primo segretario del Partito Democratico della Sinistra fino al 1994, ospite ieri del talk show In Onda ha dato una spiegazione decisamente sui generis riguardo alle ragioni di quanto è accaduto negli scorsi giorni in Emilia-Romagna. «È stato il Signore che ha creato la terra, che da tempo vedeva questi ragazzi che con la vernice lanciavano allarmi ma erano inascoltati. E allora il Signore ha detto loro: “Ci penso io a fare capire chi non vi ascolta”. E ha fatto come quando mandó l’invasione delle cavallette. Così in tre giorni ha inviato la pioggia di sei mesi». Gli astanti sono rimasti di stucco, come pure buona parte del pubblico a casa, suppongo.
  • Anche se i peggiori disastri il maltempo li ha fatti in Romagna, il resto della penisola non è stato immune; in particolare il fiume Piomba fra il teramano e il pescarese stava esondando, così don Gaston, parroco della chiesa San Salvatore di Silvi Paese (TE), in abiti talari, Vangelo e acqua santa, ieri si è sporto dal parapetto del ponte della strada statale 16 che passa sul fiume e ha pregato perché la natura "non portasse devastazione e morte". Come riporta TGCOM24, «Fede o coincidenza, il fiume Piomba è poi rientrata (sic) nei limiti». Ma per noi miscredenti c'è una spiegazione più logica: «La conferma che il fiume Piomba era poi tornato sotto il livello di guardia, insieme ad altri corsi d'acqua abruzzesi (come il Pescara e il Saline; il Foro, l'Alento, l'Osento e il Sinello, nel Chietino; il Salinello, anch'esso nel Teramano) che negli ultimi giorni avevano superato la soglia di allarme o di preallarme, è arrivata dal bollettino criticità diramato nel pomeriggio dal Centro funzionale d'Abruzzo della Protezione civile. La spiegazione tecnica è che nelle ultime ore, con l'interruzione delle precipitazioni, i corsi d'acqua stavano gradualmente tornando sotto il livello di guardia».

sabato 20 maggio 2023

Numeri speciali

Quest'oggi traduco, corredandolo con opportuni link, il testo contenuto nell'immagine qui sopra, dal titolo The geekiest PIN numbers (I codici PIN più geek). Anche se personalmente tutti i PIN che mi capita di poter scegliere hanno 5 o 6 cifre, non 4, e in ogni caso optare per uno di questi qua sotto non sarebbe tanto furbo perché sono "famosi", almeno tra i geek, e quindi relativamente facili da indovinare, si tratta comunque di numeri tutti più o meno degni di nota.

0042
42 è la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto (dalla serie
Guida galattica per gli autostoppisti).
1701
L'NCC-1701 è la USS Enterprise, un'astronave di
Star Trek.
1969
1969 è l'unico valore inferiore a 1 milione per il quale la funzione di Ackermann
standard mod-n non si stabilizza.
[Questa sinceramente non l'ho capita, dovrei approfondire, NdC]
1138
Il numero che appare nelle opere e nei prodotti di George Lucas. Ad esempio, il romanzo THX 1138. Appare anche in vari film, videogiochi e libri di
Star Wars.
1337
È così che si scrive LEET in leet.
5141
5141 è l'unico numero di quattro cifre che risulta invertito in esadecimale.

[Infatti 514110 = 141516, NdC]
3435
Un numero naturale con la proprietà che la somma delle sue cifre elevate a sé stesse produce il numero originario è detto numero di Münchhausen. Gli unici numeri di Münchhausen
[fino a 4 cifre, NdC] sono 1 e 3435.
3435 = 33 + 44 + 33 + 55
6174 (nota come costante di Kaprekar)
  1. Prendi qualsiasi numero di quattro cifre tranne 1111, 2222,... , 9999. Gli zeri iniziali sono consentiti.
  2. Disponi le cifre in ordine crescente e poi in ordine decrescente per ottenere due numeri di quattro cifre, aggiungendo zeri iniziali se necessario.
  3. Sottrai il numero più piccolo dal numero più grande.
  4. Ripeti i passaggi 2 e 3.
In un massimo di 7 iterazioni, il processo di cui sopra produrrà sempre 6174.

Riguardo a quest'ultima proprietà ho fatto un paio di prove, ovviamente superate... e beh, è davvero stupefacente! :-O

venerdì 19 maggio 2023

Così disse Einstein... oppure no?

Di recente mi sono imbattuta nell'immagine qui sopra, la quale si ricollega ai due post che ho scritto un paio d'anni fa riguardo al detto «Se si chiude una porta, si apre un portone». Pur dubitando ovviamente dell'attribuzione ad Albert Einstein, mi sono comunque incuriosita abbastanza da voler fare una piccola ricerca, e sono approdata a questa pagina di Quotespedia, della quale riporto qui di seguito la traduzione.

Quando la vita chiude una porta, aprila di nuovo. È una porta. È così che funzionano. (Anonimo)
Quando la vita chiude una porta, assicurati di non trattenere alcun tipo di frustrazione. Troppo spesso iniziamo a supporre che quella sia la fine della nostra vita.
Diventa davvero difficile parlare con gli altri dei problemi che abbiamo affrontato nella nostra vita, per la maggior parte del tempo non troviamo persone desiderose di venire ad aiutarci. Ci sentiamo come se il resto della nostra vita fosse rovinato.
Dobbiamo capire che, se una strada è sbarrata, questo non significa che il tuo obiettivo di raggiungere la destinazione sia compromesso.
Puoi sempre trovare il tuo percorso per raggiungere il successo, e tutto quello che conta è se vuoi o meno raggiungere l'apice del successo.
Potrebbe succedere che tutti gli itinerari non siano uguali. Mentre alcuni sentieri sono un po' più battuti, altri no!
Tutto ciò di cui hai bisogno è assicurarti che, quando una particolare porta è chiusa davanti a te, dovresti essere abbastanza coerente da aprire di nuovo quella porta.
Devi rimanere motivato e cercare di capire che, se stai dando il massimo ad ogni tentativo e non sei disposto a rinunciare, il resto delle cose andrà al suo posto da solo.
Dovresti avere la giusta comprensione di come funzionano le cose e, quando una porta è chiusa, puoi anche aprirla, ed è ovvio!
Quindi, invece di stressarti con carichi aggiuntivi, dovresti avere la consapevolezza di decodificare come funzionano le cose originariamente!
Consenti a te stesso di fare un respiro profondo, e cerca di scoprire i motivi per cui le cose sono andate male per te l'ultima volta, e una volta che li conosci, assicurati di iniziare a fare tutti gli sforzi affinché le cose vadano di nuovo a tuo favore.
Devi concentrarti sul tuo obiettivo e fare tutte le cose possibili che devi fare per raggiungere quella posizione.
Citazioni correlate:
La gratitudine apre la porta al potere, alla saggezza, alla creatività dell'universo. Tu apri la porta attraverso la gratitudine.
(Deepak Chopra)
Quando una porta si chiude, Dio ne apre un'altra per te.
(Anonimo)
Quando una porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma spesso guardiamo così a lungo la porta chiusa che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
(Helen Keller)
Quando chiudi la porta della tua mente ai pensieri negativi, la porta dell'opportunità si apre davanti a te.
(Napoleon Hill)
La felicità spesso si insinua attraverso una porta che non sapevi di aver lasciato aperta.
(John Barrymore)
Non mollare. Solitamente è l'ultima chiave del mazzo che apre la porta.
(Paulo Coelho)
Se l'opportunità non bussa, costruisci una porta.
(Milton Berle)
Dio aprirà per te porte che nessuno può chiudere.
(Anonimo)
Sii aperto e la vita sarà più facile. Un cucchiaio di sale in un bicchiere d'acqua rende l'acqua imbevibile. Un cucchiaio di sale in un lago quasi non si avverte.
(Anonimo)
Nella vita non ottieni quello che desideri, ottieni quello per cui lavori.
(Sconosciuto)
Qualunque cosa tu faccia, falla con determinazione. Hai una sola vita da vivere; fai il tuo lavoro con passione e dai il massimo.
(Alia Bhatt)
Un inizio positivo funzionerà meglio di uno negativo.
(Anonimo)
Cerca di essere innamorato della persona riflessa nello specchio, che ne ha passate così tante ma è ancora in piedi.
(Anonimo)
Se A è un successo nella vita, allora A = X + Y + Z. Il lavoro è X; Y è il gioco; e Z è il tenere la bocca chiusa.
(Albert Einstein)

[Sarà davvero sua, questa? Adesso non c'ho voglia di verificare... NdC]

Fai i tuoi sogni ad occhi chiusi, ma vivi i tuoi sogni ad occhi aperti.
(Anonimo)
È meglio tenere la bocca chiusa e lasciare che la gente pensi che sei uno sciocco, piuttosto che aprirla e togliere ogni dubbio.
(Mark Twain)
La fede rende possibili tutte le cose. La speranza fa funzionare tutte le cose. L'amore rende belle tutte le cose. Che tu possa avere tutto questo.
(Anonimo)
Se il piano A non funziona, l'alfabeto ha altre 25 lettere, 204 se sei in Giappone.
(Claire Cook)

P.S.: Non che tutto questo mi sembri del tutto convincente... ma è venerdì, sono reduce da una settimana pesantuccia assai, e ho assoluto bisogno di pensieri positivi! :-)

giovedì 18 maggio 2023

Io, donna che pensa troppo

Oggi mi sono fatta qualche regalino, e ho acquistato tra le altre cose Donne che pensano troppo di Susan Nolen-Hoeksema, che in base al solo titolo potrei definire "la mia autobiografia". ;-) Eh già, per dirla con Gianluca Gotto, ospitato da Andrea Giuliodori sul suo sito EfficaceMente, soffro di overthinking... ma questo non vuol dire che io pensi sempre "positivo", anzi: se una quota significativa dell'attività mentale che svolgo servisse davvero a migliorare me stessa e il modo in cui mi rapporto con la realtà che mi circonda, sarei decisamente più serena.

[Mi auguro che questo libro abbia una sorte migliore rispetto a Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita di Giulio Cesare Giacobbe, che comprai anni fa senza mai arrivare alla fine, malgrado fosse piuttosto smilzo]

Visto che una parte non trascurabile dei miei pensieri è occupata dalla preoccupazione di cosa pensino gli altri sul mio conto, concludo con una rassicurante immagine a tema.

«Non preoccuparti di quello che le persone pensano. Non lo fanno molto spesso.»

mercoledì 17 maggio 2023

MIMimmi in Viale Trastevere

[Viale di Trastevere è la strada di Roma dove ha sede il Palazzo del Ministero della pubblica istruzione]

Da ieri l'immagine del profilo della pagina Facebook del Ministero dell'Istruzione e del Merito è questa qui sotto.

(La precedente, se non altro più sobria e istituzionale, era questa)

Le critiche non si sono fatte attendere: tra l'altro il fumettista e illustratore Roberto "Rob" Grassilli ha messo in risalto la similitudine con un fascio littorio...

... e sono spuntate fuori rielaborazioni di ogni sorta, dal logo del Museo civico etrusco di Bugliano (che non esiste, così come non esiste il Comune di Bugliano)...

... alla creazione di Socialisti Gaudenti...

... e quella de Gli Occhi Del Conte.

Qualcuno ha rievocato pure i "fascisti mimimmi" di guzzantiana memoria, sollecitandomi a recuperare il film Fascisti su Marte che, mea culpa, ammetto di non aver mai visto.

Per quanto mi riguarda, il dettaglio che mi è saltato maggiormente all'occhio è il fatto che la M di Merito – concetto alquanto controverso – sia persino più grande della M di Ministero.

In una nota del Ministero si chiarisce che «non è stato effettuato alcun cambio del logo ufficiale del ministero, che rimane invariato», aggiungendo che quella tanto contestata è «una grafica creata per i canali social, il cui utilizzo sarà temporaneo, fino al prossimo 22 maggio, e limitato a due soli eventi che vedono la partecipazione del Mim», e si conclude: «Quanto alle fantasiose interpretazioni che rimanderebbero a iconografie di epoche passate si tratta di insinuazioni ingiuriose, impossibili da commentare».

Bah, io la chiuderei qui... Del resto parlandone si fa solo il loro gioco: basti ricordare che la società di comunicazione Armando Testa aveva acquistato una pagina pubblicitaria sul Corriere della Sera per ringraziare ironicamente e in tono passivo-aggressivo per l'eco suscitata dalla famigerata campagna "Open to Meraviglia".

martedì 16 maggio 2023

L'intelligenza artificiale ci ruberà il lavoro?

L'intelligenza artificiale (AI, artificial intelligence) è uno degli argomenti più discussi del momento, perlomeno nella mia bolla. Il vignettista John Atkinson aka Wrong Hands ha pubblicato tre fumetti della serie after AI replaces us (dopo che l'intelligenza artificiale ci avrà sostituito) e non è detto che non ne seguano delle altre, visto che la terza è uscita proprio oggi.

– Ehi, ricordi quel concerto di Bowie a cui siamo andati negli anni '80?
– Certo, ma non ci siamo mai stati davvero. Questo è solo un frammento del caricamento dei nostri dati di memoria umana.
– Quindi non mi manca davvero David Bowie?!?
– Manca a tutti noi *sigh*
– Bel cappello.
– In quanto essere di puro intelletto, non dovresti aver bisogno di ornamenti così frivoli.
– Ma era in offerta.
– Dove diavolo è il nostro cameriere?
– In realtà no non mangiamo né beviamo nulla.
– Lo so, ma insomma!!

Inoltre, ultimamente è diventato virale questo tweet dell'informatico – riassumo così i suoi numerosi job title ;-) – serbo Milan Milanović.

Per sostituire i programmatori con l'intelligenza artificiale, i clienti dovranno descrivere accuratamente ciò che vogliono.
Siamo al sicuro.

Il consiglio di Milan?

Non preoccuparti. Ci sarà posto per tutti.
Impara l'intelligenza artificiale e usala a tuo vantaggio per migliorare il tuo lavoro.

lunedì 15 maggio 2023

I diritti non sono obblighi

Di recente l'account Instagram collegato alla pagina Facebook Abolizione del suffragio universale ha condiviso il video di un discorso breve ma efficace – peccato per la conclusione, non del tutto incontestabile sul piano dialettico – tenuto da Gabriel Rufián, attivista e politico spagnolo legato ai movimenti della sinistra indipendentista catalana.

Il diritto al divorzio non ti obbliga a divorziare.
Il diritto al matrimonio per gli omosessuali non obbliga nessuno a sposare un omosessuale.
Il diritto a una morte dignitosa non ti obbliga a morire.
Il diritto a cambiare sesso non ti obbliga a essere trans.
Il diritto all'aborto non ti obbliga ad abortire.
I diritti non sono obblighi. Sono le destre estreme quelle che obbligano. Ed è così che va detto. Perché quando alla destra importa così tanto del battito, il battito di un feto non ancora nato, e così poco delle condizioni di vita di un minore abbandonato, arrivato su una barca o sul retro di un camion, quello che dimostrano è che la loro unica religione è il denaro, e che la loro unica patria è il mercato, e che sono degli ipocriti.

domenica 14 maggio 2023

La pizza più buona che ci sia!

Sarà stato gennaio, al massimo febbraio, quando ho prenotato un tavolo per due presso la pizzeria PizzAut di Cassina de' Pecchi; prima disponibilità di sabato sera, unico momento della settimana sempre compatibile coi nostri impegni, il 22 aprile, segno che il locale è davvero gettonatissimo. :-) A metà aprile però è sopraggiunto un imprevisto che mi ha costretta a spostare la prenotazione: nuova disponibilità il 22 luglio. Nel frattempo PizzAut ha aperto una nuova sede a Monza, che peraltro è più comoda da raggiungere per noi, e non appena ho saputo che era possibile prenotare anche lì mi sono affrettata a farlo: ebbene, ci siamo stati ieri sera. Ecco qui sotto il post che ho pubblicato sul mio profilo Instagram, che oramai sembra in tutto e per tutto quello di una foodblogger. ;-)

Se non sai cosa sia PizzAut, puoi leggere questo articolo de L'Espresso pubblicato alla vigilia dell'inaugurazione del nuovo locale, alla quale ha partecipato un ospite d'eccezione: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che sia benedetto. Nico Acampora, padre di un figlio autistico, ha fondato l'attività per dare un lavoro a giovani nelle stesse condizioni – o per meglio dire in condizioni paragonabili, visto che ciascun autistico è differente dall'altro – di suo figlio. Quella che all'inizio sembrava un'utopia oggi è diventata una riuscitissima realtà. È stato il signor Acampora in persona ad accompagnarci al tavolo... e io avrei voluto dirgli un sacco di cose, fargli i miei più sentiti complimenti, ma siccome sono "strana" a modo mio non sono riuscita a proferire parola.

Tanto per dare un'idea di quanto siano speciali quei ragazzi, quando il cameriere è venuto a prendere le ordinazioni, oltre a concedersi una battuta che mi ha molto divertita dopo che ho fatto il nome della pizza da me scelta – «Complimenti!», ha detto, e in effetti la mia Bombazza era abbastanza "impegnativa" nella sua piccantezza, anche se non certo ai livelli di certe pietanze tipiche dell'Abruzzo dal quale provengo – ha colto l'occasione per darci prova delle sue doti chiedendo a me e al mio cavaliere le rispettive date di nascita: in men che non si dica è riuscito a calcolare correttamente a mente il relativo giorno della settimana. Io non ne sono mica capace, per dire... comunque il metodo è spiegato qui.

sabato 13 maggio 2023

Esistono canzoni che non esistono

L'intelligenza artificiale sta invadendo tutti i campi della creatività: dalla stesura di testi delle tipologie più disparate (ChatGPT), alla creazione di fotografie fittizie (Midjourney) e immagini "artistiche" (DALL·E 2), per arrivare alla musica. Di recente il giornalista e critico musicale Gino Castaldo ha scritto per L'Espresso un articolo dal titolo Le canzoni composte dall’intelligenza artificiale sono una pessima notizie (sic) per tutti. In effetti la questione è preoccupante sul serio, perché di questo passo «il falso sarà difficilmente distinguibile dal reale, in musica, nello sport, in politica». Ecco i video dei brani ai quali fa riferimento.

Future Rave Sound di David Guetta feat. Eminem; peccato che il rapper statunitense non le abbia mai pronunciate, le parole che introducono il pezzo del deejay francese.

Heart On My Sleeve di Drake feat. The Weeknd; in questo caso la hit è del tutto fasulla.

Comunque l'idea di far cantare e suonare un'intelligenza artificiale nello stile di musicisti famosi non è poi così nuova: questa Daddy's Car, composta dall'AI nello stile dei Beatles, risale a quasi sei anni fa.

Sfogliando YouTube, di esempi del genere se ne trovano in quantità. Probabilmente un musicista esperto, nonché profondo conoscitore dello stile dell'artista in questione, riuscirà senza difficoltà a smascherare il falso, almeno allo stato attuale delle cose... ma ho l'impressione che la stragrande maggioranza dei consumatori di musica possa già lasciarsi trarre in inganno fin troppo facilmente. E la musica non sarebbe certo il maggiore dei problemi.

venerdì 12 maggio 2023

Sostituzioni

Anche oggi mi occupo di un vignettista, in questo caso per sua fortuna vivo e vegeto, e pure piuttosto giovane, essendo nato nel 1985: Mario Natangelo, che collabora tra gli altri con Il Fatto Quotidiano (evvabbè, nessuno è perfetto ;-) ).

Il 19 aprile Natangelo ha preso di mira il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, parente alla lontana della compianta attrice Gina, e i suoi deliri complottisti sulla "sostituzione etnica", ma è stata la sua vignetta del giorno dopo a far sì che l'Ordine dei giornalisti, al quale Natangelo è iscritto in quanto giornalista professionista, avviasse un procedimento disciplinare nei suoi confronti, ma soprattutto a suscitare le ire del presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Considerando che la donna ritratta nella vignetta è sua sorella Arianna Meloni, moglie del summenzionato Lollobrigida, non c'è da stupirsi. Comunque il 21 aprile è uscita una vignetta riparatoria... se così si può definire! ;-)

Una settimana dopo Natangelo ha ironizzato sul fatto che le vignette sui familiari della Meloni possano far comodo anche a lei per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dai continui disastri del suo governo...

... e oggi ha reagito all'ennesima esternazione di Lollobrigida sull'"etnia italiana" da tutelare (non) ritraendosi nei panni del partner tradito. :-D

giovedì 11 maggio 2023

Ciao Cavez!

Tra i vignettisti che seguo su Facebook, uno dei miei preferiti era Massimo Cavezzali, dal tratto tanto semplice quanto inconfondibile che usava per fissare su carta un umorismo spesso spiazzante. Ne parlo al passato, perché purtroppo il fumettista ravennate di nascita e fiorentino d'adozione se n'è andato ieri all'età di 73 anni. Il disegno qui sopra raduna alcuni dei suoi personaggi più amati.

La sua ultima vignetta su Facebook risale al 21 aprile scorso.

Fino a quel giorno aveva "prodotto" tutti i giorni o quasi, anche più volte al giorno. Limitandoci al solo mese di aprile...




mercoledì 10 maggio 2023

Collisioni stellari

Questa sera condivido la NASA Image of the Day pubblicata il 2 maggio scorso con il titolo Neutron Stars Collide in vista della Black Hole Week, la Settimana dei Buchi Neri che ha avuto luogo dal 6 maggio fino a oggi (settimana corta, nevvero?).

Due stelle di neutroni iniziano a fondersi in questa illustrazione, facendo esplodere un getto di particelle ad alta velocità e producendo una nuvola di detriti. Questi lampi gamma (Gamma-Ray Bursts, GRB) sono gli eventi più potenti dell'universo. Gli scienziati pensano che questo tipo di eventi siano fabbriche per una parte significativa degli elementi pesanti dell'universo, compreso l'oro. Hanno basato le loro stime sul tasso di GRB brevi che si pensa si verifichino nel cosmo, ma una scoperta dell'11 dicembre 2021 ha mostrato che nei loro calcoli dovranno tenere conto anche di lampi gamma lunghi.
Negli ultimi decenni, gli astronomi hanno generalmente diviso i GRB in due categorie. I lampi gamma lunghi emettono raggi gamma per due secondi o più e hanno origine dalla formazione di oggetti densi come buchi neri al centro di massicce stelle che collassano. I lampi gamma brevi emettono raggi gamma per meno di due secondi e sono causati dalla fusione di oggetti densi come le stelle di neutroni.
Crediti immagine: Sonoma State Univ./A. Simonnet; NASA

In realtà il motivo principale per cui questa immagine mi ha colpita è che il titolo mi ha ricordato Neutron Star Collision (Love Is Forever), un brano dei Muse incluso nella colonna sonora del film The Twilight Saga: Eclipse che mi piace moltissimo; il brano, non certo il film. Purtroppo l'ultima volta che si è esibito a San Siro il mio gruppo musicale preferito non l'ha suonata, perciò dubito fortemente che lo faranno il 22 luglio prossimo quando tornerò a godermeli dal vivo nella "Scala del calcio" (che, per inciso, stasera ha visto l'Inter prevalere 2-0 sul Milan nell'andata della semifinale-derby di Champions League).