Anni fa, quando abitavo a Pescara e mia mamma stava ancora abbastanza bene, assistere dal vivo alla serata di premiazione dei Premi Flaiano di Letteratura, Teatro, Cinema e Televisione nella suggestiva cornice del Teatro d'Annunzio era per noi un appuntamento irrinunciabile, l'unica occasione dell'anno nella quale mi mettevo veramente "tutta in tiro". Almeno un paio di volte ho raccontato l'esperienza su questo blog.
Quando non potevo essere presente in teatro non ho mai voluto guardare lo show in televisione, né mi sono interessata alla sua possibile trasmissione in streaming... ma stasera sto facendo un'eccezione – tra i premiati della cinquantesima edizione ci sono personaggi che non hanno bisogno di presentazioni, come Marco Bellocchio, Cesara Buonamici, Red Canzian, Paola Cortellesi, Rosario Fiorello, Lilli Gruber, Alessandro Preziosi, Virginia Raffaele, Luisa Ranieri (in rigoroso ordine alfabetico), senza dimenticare due star internazionali, l'attrice Helen Mirren e il regista Taylor Hackford, che ho appena scoperto essere moglie e marito – perché potrebbe essere l'ultima volta del "Flaiano" a Pescara.
Come ha dato a intendere Carla Tiboni, figlia dell'ideatore dei Premi Edoardo Tiboni del quale ricorre quest'anno il centenario della nascita, a partire dall'anno prossimo la kermesse migrerà altrove, con ogni probabilità a Roma, città d'adozione dello sceneggiatore, scrittore, giornalista, umorista, critico cinematografico e drammaturgo nato a Pescara.
L’annuncio verrà dato domenica. Vorrei ringraziare Pescara e i pescaresi, ma anche gli abruzzesi che hanno voluto bene ai Premi per 50 anni, bellissimi, straordinari. I Premi sono l’unica realtà culturale internazionale di Pescara, degna di questa definizione. Ma la schiena deve rimanere sempre dritta e l’indipendenza contraddistingue da sempre questa meravigliosa realtà culturale. La politica ha provato ad addomesticare il Pegaso. Non ci e’ riuscita. Il Pegaso vola altrove🎬
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