Sono anni che sostengo la campagna a favore della legalizzazione dell'eutanasia, il mio primissimo post sull'argomento dovrebbe risalire a dicembre 2014, non potevo quindi non sentirmi moralmente obbligata a partecipare alla raccolta di firme per il referendum. Il problema è che i posti dove firmare nei dintorni di dove abito sono tutti situati in località un po' scomode da raggiungere e/o accessibili solo in orari incompatibili coi miei impegni. Quando ho saputo che era finalmente possibile firmare anche online, ne ho approfittato ben volentieri. Nel pomeriggio di lunedì scorso ho cliccato sul relativo link, e si è aperta una pagina con il messaggio seguente.
!!! ATTENZIONE A CAUSA DELL’ECCESSIVO VOLUME DI FIRME IL SISTEMA È IN SOVRACCARICO VI CHIEDIAMO DI LEGGERE I PUNTI SOTTOSTANTI !!!
– Non ho ricevuto email la mail di avvenuta conferma della firma: la mail di avvenuta registrazione o meno può impiegare fino a 48 ore ad arrivare, vi chiediamo di pazientare.
– Non ho ricevuto la mail per firmare: in questo caso ti chiediamo di lasciare l’indirizzo email con cui ti sei registrato qui e sarai ricontatto.
– La mia firma non è andata a buon fine: in questo caso ti chiediamo di non procedere ulteriormente, ma come segnalato nella email di mancata ricezione, attendere una ulteriore email per completare la procedura che arriverà nei prossimi giorni. [Su questo punto ci torno più avanti, NdC]
– La piattaforma non carica: ti chiediamo di non provare a ricaricarla ma collegarti per firmare nei prossimi giorni.
Andando avanti, è comparso il messaggio
Inserisci il tuo indirizzo email e seleziona il comune in cui voti o l'anagrafe Italiani residenti all'estero. Ti manderemo una mail di verifica e da lì potrai subito firmare per questo referendum usando SPID o altri strumenti di firma digitale. IMPORTANTE Controlla che l'indirizzo email sia corretto.
Se hai già firmato su un modulo ai Tavoli degli Attivisti, negli Uffici comunali, negli Studi legali e di notai aderenti o presso il tuo Consolato, non firmare qui. Ogni persona può firmare una volta sola.
Poco dopo, alle ore 16:54, ho ricevuto dall'indirizzo e-mail raccolta-firme@itagile.it
un messaggio con oggetto Raccolta Firme Online: esecuzione firma e testo
Grazie per aver chiesto di firmare l'iniziativa "Referendum Eutanasia Legale - Liberi fino alla fine"
Segui questo link per eseguire la firma:
eseguo la firma.
Il link è valido per 15 giorni
Non rispondere a questa mail, la casella non viene letta.
Sostieni la campagna: fai una donazione.
Ho cliccato su eseguo la firma e mi è stato sottoposto il quesito referendario.
Volete voi che sia abrogato l’art. 579 del codice penale (omicidio del consenziente) approvato con regio decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, comma 1 limitatamente alle seguenti parole «la reclusione da sei a quindici anni.»; comma 2 integralmente; comma 3 limitatamente alle seguenti parole «Si applicano»?
[Puoi leggere qui l'articolo del codice penale in questione, e qui come verrebbe modificato nell'assai auspicabile caso in cui il referendum avesse luogo e vincesse il sì]
Esistono tre modalità per la firma digitale:
Firmo con SPID – L'autenticazione SPID sarà utilizzata per firmare il quesito con una firma digitale. Questa opzioni ha il costo maggiore per i promotori.
Firmo con il mio dispositivo – Ho un dispositivo di firma digitale (smart card, chiavetta USB o firma remota). Questa opzione ha il costo minore per i promotori. Se hai la tua firma usala!
Non ho SPID o una firma digitale – Non ho SPID o un'altra firma. Voglio usare il servizio TrustPro per firmare subito. TrustPro richiederà il pagamento di tre Euro.
Essendo già in possesso di SPID rilasciato dalle Poste – in qualità di cliente di Poste Italiane l'ho ottenuto con una certa facilità usandolo tra l'altro per il cashback, se non ce l'hai ma vuoi sapere come ottenerlo prova a citofonare Aranzulla – ho selezionato Firmo con SPID ed è comparso un QR Code temporaneo che ho inquadrato con l'app PosteID installata e configurata sul mio smartphone, dopodiché ho inserito il mio codice PosteID numerico, un'ultima conferma, e infine...
Grazie per aver firmato l'iniziativa. Riceverai una mail con il documento firmato. Possono essere necessarie molte ore perché l'operazione venga completata. In ogni caso di contatteremo noi via email.
Qualche ora dopo, all'1 e 39 di notte del 17 agosto, ho ricevuto dallo stesso indirizzo di cui sopra un'e-mail con oggetto Raccolta Firme Online: firma non eseguita e testo
Abbiamo registrato un errore non previsto. La firma non è stata eseguita. Ti faremo sapere via email cosa fare
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Poiché a distanza di tre giorni non avevo ancora ricevuto nulla, dando per scontata la definitiva bocciatura della mia firma digitale, trovandomi a Pescara dove sembrava più agevole firmare in modo tradizionale e trascurando colpevolmente il punto evidenziato sopra (e dire che l'avevo copiato in un documento di testo proprio in previsione della stesura di questo post), ho raggiunto l'indirizzo indicato sul sito, che ho scoperto essere quello dell'URP dell'Ospedale Civile. Lì mi hanno fatto presente che l'informazione che avevo reperito sul sito risultava sbagliata ed era appena stata corretta: la sede giusta dove firmare era un ufficio del Comune che però, essendo quasi mezzogiorno e mezzo di venerdì, stava per chiudere e non avrebbe riaperto prima di lunedì... peccato che io sia tornata in Lombardia sabato sera.
Ma a mezzanotte e due minuti della notte scorsa, ecco il colpo di scena: un'e-mail con oggetto Raccolta Firme Online: richiesta firmata e testo
Richiesta referendum firmata in allegato
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Il servizio offerto per le firme digitali ha un costo di circa 1€ a firma, ed è sostenuto dal Comitato Promotore Eutanasia Legale. Aiuta il comitato con una una donazione. Grazie per il supporto!
OK, mi avete convinto, questa è la volta buona che la faccio, una donazione! :-)
Insomma, è stato un bene che io non sia riuscita a firmare a Pescara, altrimenti entrambe le firme sarebbero state automaticamente annullate.
P.S.: L'immagine che ho scelto per aprire il post riporta le parole dette da Mara Maionchi in questo video che inserii anche nel post del 2014, parole che trovo definitive: «Io non so se lo farei, ma vorrei che fossimo liberi di decidere». Alla faccia di monsignor Paglia il quale, colto in contropiede dal successo della campagna referendaria, fa strumentalmente finta di confondere l'eutanasia con l'eugenetica, e di tutti quelli che «Siccome l'eutanasia è contraria ai MIEI principi, NESSUNO deve potervi fare ricorso». (Proprio oggi, sulla strada del ritorno dal lavoro, ascoltavo questo episodio del podcast Spotify Qui si fa l'Italia, e riflettevo su quanto fosse a dir poco strano che nel tutt'altro che remoto anno 1974 i sedicenti "credenti" siano stati sul punto di negare a tutti gli italiani, laici e atei compresi, il diritto al divorzio in nome del principio prettamente evangelico «L'uomo non separi ciò che Dio ha unito».