[Questo post si ricollega a quello dell'altroieri sulla raccolta differenziata]
I contenitori in plastica ce li ritroviamo ormai ovunque, e non sempre vengono smaltiti in modo corretto per poter essere riciclati, ma la gente li butta dove capita con estrema noncuranza, e così non di rado finiscono dove mai e poi mai dovrebbero finire, ad esempio nei nostri mari. Risale a poco più di un mese fa la notizia di una femmina di capodoglio incinta, trovata spiaggiata a Porto Cervo con ben ventidue chili di plastica nella pancia. La direttiva comunitaria annunciata quasi un anno fa da greenMe e finalizzata a mettere al bando piatti, posate e cannucce di plastica sembra ben lungi dall'essere attuata.
Ciascuno di noi, nel suo piccolo, può contribuire a ridurre il consumo di plastica smettendo di comprare l'acqua in bottiglia: questo video suggerisce come fare. In sintesi, sarebbe sufficiente cominciare a bere l'acqua di rubinetto, il che si tradurrebbe anche in un consistente risparmio per le famiglie.
(Mentre lo guardavo pensavo che sì, mi piacerebbe molto poterlo fare... ma a casa mia l'acqua di rubinetto, sebbene sulla carta sia potabile, ha un sapore talmente sgradevole che dubito che una caraffa filtrante sarebbe sufficiente a renderla bevibile)
Nessun commento:
Posta un commento