Questa settimana la Mondadori ha escogitato un pacchetto "3 al prezzo di 1 o poco più": pur volendo soltanto il settimanale "Chi", ci siamo visti appioppare anche "Donna moderna" e "TV Sorrisi e Canzoni", che peraltro avevamo già comprato.
Su "Donna moderna" era riportata l'opinione favorevole di Raffaele Morelli riguardo alla messa in latino. Secondo il noto psichiatra, tale forma di celebrazione "ci restituisce il mistero della vita". Io non sono d'accordo: credo che i fedeli non abbiano bisogno delle suggestioni evocative provocate da parole antiche, quanto di sentirsi accolti, aiutati a capire, e ad accettare ciò che non è alla portata dell'umana comprensione.
Per la serie "Rossella colpisce ancora", un lettore di "Chi" ha scritto a Carlo Rossella per chiedergli che cosa ne pensasse della messa in latino, e lui ha risposto: "Io apprezzo fin dalla mia più tenera età la messa in latino con il canto gregoriano. Proprio sabato scorso al mattino ho assistito al matrimonio di una giovane coppia celebrato con tanto bel latinorum. Che meraviglia! Che estasi!". Beh, ammetto che a questo punto mi è venuto in mente un post un tantino irriverente di Lia Celi!
Per quanto mi riguarda, ho avuto modo di discutere con una persona a me molto cara che si è detta favorevole alla messa in latino, mentre io sostenevo che la messa vada celebrata nella lingua corrente, non in quella in uso agli albori del cristianesimo ma ormai morta e sepolta; se il latino suscita un'idea di freddo distacco a me che l'ho studiato al liceo, immagino che per chi non lo conosce affatto possa essere anche peggio. La persona a cui mi riferisco mi ha accusata di essere religiosa a modo mio; dal suo punto di vista questo è un fatto negativo, mentre secondo me è del tutto accettabile, dal momento che considero la religiosità come qualcosa di estremamente personale.
P.S.: Oggi alle 13.10 su Raitre andrà in onda una sintesi del Premio Flaiano tenutosi al Teatro "D'Annunzio" di Pescara domenica 8 luglio, a cui ho assistito ma di cui non ho ancora avuto tempo di postare il mio personalissimo reportage... sorry!
il tre per uno non riguardava solo il commento "religioso" ma anche le ricette: sia su Donna moderna sia su Sorrisi ci vogliono convincere a mangiare la stessa sbobba di tofu e verdure (sic!).
RispondiElimina