martedì 15 luglio 2025

Io bevo l'acqua del sindaco!

Nella casa dove abitavo prima eravamo soliti bere acqua minerale in bottiglia. Quella che sgorgava dal rubinetto aveva un saporaccio, oltre a essere talmente dura da aver reso inutilizzabile la macchina del caffè espresso a cialde; perciò il serbatoio di quella comprata per sostituirla abbiamo preso l'abitudine di riempirlo con la stessa acqua minerale che bevevamo noi. Abbiamo scelto la Sant'Anna per via del suo ridottissimo residuo fisso, e ogni settimana, essendo solitamente io a occuparmi della spesa, ne riportavo a casa uno o due fardelli da sei bottiglie da un litro e mezzo.

L'altro giorno sono rimasta sorpresa, ma in fondo non più di tanto, leggendo questo post su Facebook.

Queste due acque sgorgano dalla stessa fonte (Rebruant, a 1950 m di altezza); hanno la stessa composizione chimica con un identico residuo fisso a 180° (22 mg/l); sono analizzate1 dagli stessi laboratori (Dipartimento di biotecnologie dell'Università di Torino); sono imbottigliate dalla stessa società (Fonti di Vinadio s.p.a.).
Dove sta allora la differenza? Una costa 25 centesimi a bottiglia; l'altra, se vi va bene, 43.
Dato che l'acqua è identica provate a indovinare cosa state pagando quando comprate la Sant'Anna...

Per chi fosse interessato, a quanto pare l'acqua Blues si trova all'Eurospin.

Quando a inizio giugno ho traslocato, la prima sera ero nel caos più totale; ho cenato tardissimo grazie a un servizio di consegne a domicilio ma, dopo aver bevuto la bibita inclusa nel menù, avevo ancora sete, avendo peraltro perduto moltissimi liquidi quel giorno. Ho quindi assaggiato l'acqua del rubinetto, constatando che non era niente male, e da quel momento in poi ho evitato di includere l'acqua minerale nelle mie liste della spesa, con un risparmio non trascurabile in termini di soldi e di fatica (e pure di plastica, diciamo). Più di recente mi è venuto lo scrupolo di assicurarmi che quest'acqua fosse effettivamente di buona qualità; per farlo ho acquistato questo apparecchietto, e il suo responso mi ha rassicurata.

Concludo linkando alcuni contenuti a tema: un post pubblicato su Facebook dal biologo nutrizionista Gabriele Bernardini e un altro pubblicato su Instagram da Will Media, entrambi risalenti al 22 marzo scorso, giornata mondiale dell'acqua, e un episodio del podcast Ci vuole una scienza – il cui ascolto da qualche mese è riservato agli abbonati a Il Post, ma siccome l'uscita di questo episodio è antecedente a tale cambiamento esso è rimasto disponibile per tutti – condotto da Emanuele Menietti e Beatrice Mautino.

3 commenti:

  1. Io da sempre bevo l'acqua del rubinetto che, nonostante le lamentele che mi capita di sentire in merito, trovo tutt'altro che cattiva.
    Già molti anni fa avevo chiesto il parere del mio medico che era assolutamente favorevole. Mi aveva fatto notare tra l'altro che l'acqua dell'acquedotto viene controllata giornalmente mentre quella in bottiglia... hai voglia: una volta e poi mai più per anni. Tra l'altro c'è il problema della conservazione, con le bottiglie di plastica cui può succedere di stazionare anche per ore sotto il sole.
    Per non parlare della comodità di evitarne il pesante trasporto a casa e trovarla semplicemente aprendo il rubinetto...

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    1. Trovo le tue osservazioni pienamente condivisibili. Comunque, riguardo alla casa dove abitavo prima, per citare Gabriele Bernardini "La responsabilità dell'acqua che esce dal rubinetto è nostra. Il sindaco la garantisce al contatore, non dopo". E siccome non si trattava di un appartamento in condominio bensì di una casa singola, per quanto relativamente nuova, vai a sapere com'era conciato il tratto finale delle tubazioni...

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    2. Non c'è alcun dubbio: quando non si è sicuri della qualità dell'acqua meglio non correre rischi.
      Io abito in un condominio, il cui amministratore si occupa meritoriamente anche di far fare periodiche analisi.
      Problemi sono sorti ugualmente quando gli addetti per conto del comune hanno fatto dei lavori alle tubature con relativi scavi all'altezza del nostro portone, e alla fine dai nostri rubinetti usciva acqua praticamente marrone. In quei casi ovviamente la faccio lungamente scorrere finchè non riassume un aspetto normale, e per precauzione prima di consumarla la faccio anche bollire.

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