Siamo ormai in piena campagna elettorale per le Europee, con la Meloni che invita a scrivere semplicemente "Giorgia" sulla scheda elettorale per votare lei (che tanto a fare l'europarlamentare non ci andrà mai, come gli altri leader politici italiani candidati).
Qualche settimana fa Stefano Tartarotti, con la collaborazione di Matteo Manzonetto che lavora per l'Unione Europea e ha scritto i testi, ha pubblicato una serie di vignette dal titolo LE ELEZIONI EUROPEE SPIEGATE IN MODO PUCCIOSO. Qui di seguito riporto la trascrizione.
Per cosa si vota?
Con le elezioni europee, i cittadini dei 27 Stati dell'UE eleggono i membri del Parlamento Europeo.
Assieme al Consiglio dell'Unione Europea è uno dei due organi decisionali dell'Unione Europea. Il Parlamento rappresenta l'interesse diretto dei cittadini, mentre il Consiglio dell'UE rappresenta i governi.
La Commissione Europea ne è l'organo esecutivo e ha il monopolio dell'iniziativa legislativa. Le proposte della Commissione vengono passate al vaglio di Parlamento e Consiglio, modificate se necessario, e infine approvate o rigettate.
Il Consiglio Europeo (sottile ma importante differenza di nomenclatura) è invece l'organo che riunisce i capi di Stato e Governo dei 27 e stabilisce gli orientamenti generali dell'Unione.
Purtroppo, molto spesso gli elettori esprimono per le Europee un voto di protesta che ha più a che fare con la politica interna e il governo del loro Paese che con le tematiche legate all'Unione Europea. Sarebbe invece auspicabile che gli elettori scegliessero candidati che poi a Strasburgo ci andranno veramente (non i leader di partito).
Perché è importante votare?
Secondo l'art. 48 della Costituzione Italiana l'esercizio del voto è un dovere civico.
Il Parlamento Europeo è uno dei due co-legislatori dell'Unione Europea in quasi tutte le aree di competenza dell'Unione.
I risultati delle elezioni determineranno l'orientamento politico per i prossimi cinque anni su dossier molto importanti quali il "green deal" (il rinnovo dell'economia europea per renderla più ecologica e ridurre l'impatto sull'ambiente), le innovazioni tecnologiche (tra cui come gestire l'intelligenza artificiale), il prossimo budget settennale dell'UE 2028-2034, ma anche su questioni sociali di grande importanza (migrazioni, diritti civili, stato di diritto, ecc.).
Inoltre, il Parlamento eleggerà (in base alla nomina fatta dal Consiglio Europeo) il o la presidente della prossima Commissione Europea, che ci si aspetta apparterrà al gruppo politico che avrà avuto il maggior numero di voti. Questa persona dovrà comunque riuscire ad ottenere una maggioranza al Parlamento.
Il Parlamento passerà inoltre al vaglio tutti i candidati alla carica di commissari europei.
Viste le attuali proiezioni di voto, ci si aspetta un aumento dei seggi della destra, e in particolare della destra con la D maiuscola (Fratelli d'Italia, Fidesz, Rassemblement National, i polacchi di PIS, e compagnia), dal 18% di ora al 25%.
Il rischio di un'alleanza maggioritaria tra centro-destra (PPE), ed estrema destra (ECR e ID, Identità e Democrazia) è reale.
Queste sono le proiezioni basate sui sondaggi (Politico.eu 9 febbraio 2024)
Quando si terranno le elezioni?
Le elezioni si terranno tra il 6 e il 9 giugno 2024.
I cittadini dei Paesi Bassi andranno per primi alle urne mentre la maggioranza degli altri voterà il 9 giugno.
In Italia le urne saranno aperte 8 e 9 giugno per eleggere i 76 eurodeputati assegnati all'Italia.
In Italia c'è uno sbarramento al 4%.
Le circoscrizioni sono cinque: Nord-ovest, Nord-est, Centro, Sud, Isole.
Come nel resto dell'Unione, le elezioni si tengono col metodo proporzionale.
Si usa il voto di preferenza, con la possibilità di esprimere da una a tre preferenze, se si esprimono due o tre preferenze, bisogna votare candidati di sesso diverso.
Quando sono state le ultime elezioni europee e come sono andate?
Le elezioni europee si tengono ogni cinque anni dal 1979. Le ultime sono state nel 2019 per eleggere 705 deputati. Le elezioni di quest'anno eleggeranno invece 720 deputati.
Il numero massimo di deputati è fissato dal trattato di Lisbona a 750+1 (il/la presidente) ed era il numero di membri prima di Brexit.
I 30 seggi in più sono tenuti in riserva per futuri allargamenti o un'ipotetica (per ora) lista transnazionale, ovvero uguale per tutti i Paesi UE.
Nel 2019, il Partito Popolare Europeo (PPE, cristiano-democratici) ha ottenuto il maggior numero di seggi (179), seguito da 141 seggi per S&D (progressisti e socialisti-democratici), e da Renew Europe (liberali) con 101 seggi. Questi tre gruppi formano la cosiddetta "maggioranza Von der Leyen" che ha confermato la nomina dell'attuale presidente della Commissione Europea.
Ogni Paese può avere al massimo 96 deputati (com'è il caso per la Germania attualmente) e un minimo di 6 (come per Cipro, Lussemburgo e Malta), in base al principio della proporzionalità degressiva, e serve a garantire un'adeguata rappresentanza anche ai Paesi più piccoli.
Il rovescio della medaglia è che il voto di un maltese ha molto più peso del voto di un tedesco.
Con 76 deputati, l'Italia è il terzo Paese più rappresentato dopo Germania (96) e Francia (81).
Chi vota?
Gli elettori che hanno diritto di voto sono circa 400 milioni.
In Austria, Belgio, Germania e Malta possono votare anche i sedicenni, e in Grecia i diciassettenni.
I cittadini europei che risiedono in uno Stato membro diverso da quello di origine possono scegliere di votare per i candidati dello Stato di residenza (come Matteo, che preferisce votare per i belgi), oppure quelli del Paese di cui detengono la cittadinanza (ma possono votare in un solo Paese anche se hanno più di una cittadinanza).
Un po' di fatti sul Parlamento Europeo
Origini storiche
- Nasce col nome di Assemblea Comune della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA) e si riunisce per la prima volta il 10 settembre 1952. I suoi membri sono 78 e sono parlamentari nazionali dei sei Stati membri con poteri esclusivamente consultivi.
- Si trasforma poi in Assemblea Parlamentare Europea nel 1958, con i Trattati di Roma e la nascita della Comunità Economica Europea. Il numero dei membri cresce a 142, ma sono sempre provenienti dai parlamenti nazionali.
- Nel 1962 il nome cambia in Parlamento Europeo, ma senza che assuma facoltà legislative o sia eletto direttamente.
- Il numero di membri cresce in seguito all'ingresso di nuovi Stati membri nel corso degli anni.
- In seguito a una decisione del Consiglio Europeo di Bruxelles del 1976, dal 1979 viene eletto a suffragio universale diretto.
Le elezioni si terranno poi ogni cinque anni; tuttavia, per lungo tempo l'affluenza alle urne è diminuita a ogni elezione, scendendo a meno del 50% dal 1999; nel 2014 i votanti sono stati il 42,54% di tutti gli aventi diritto; nel 2019, per la prima volta dopo 20 anni, si è avuta una partecipazione superiore al 50% (pari esattamente al 50,97%).
Sedi
La maggior parte dei lavori (sedute delle commissioni parlamentari, incontri ed eventi informativi come le audizioni pubbliche) si svolgono a Bruxelles, mentre le sedute plenarie si tengono a Strasburgo, sede ufficiale del Parlamento Europeo come stabilito dai trattati UE.
La sede di Bruxelles è chiamata anche Caprice des Dieux, perché ricorda la forma di un formaggio con lo stesso nome.
La struttura della sede di Strasburgo dona l'idea di incompletezza/cantiere aperto per ricordare il continuo divenire del progetto europeo.
Composizione e funzionamento
Il Parlamento Europeo si compone di diverse commissioni parlamentari che lavorano sulle proposte di legge prima che vengano passate al vaglio della plenaria.
Ha anche varie delegazioni che si occupano delle relazioni con i Paesi terzi.
Ha un presidente (attualmente la maltese Roberta Metsola, PPE), e 14 vicepresidenti.
Il lavoro del Parlamento è sostenuto da uno staff di circa 10.000 persone provenienti dai 27 Paesi UE (più qualche britannico lasciato orfano da Brexit)
- circa 7.000 per lo staff del segretariato, capeggiato dall'italiano Alessandro Chiocchetti, e che si compone di giuristi, traduttori, interpreti, uscieri, comunicatori, esperti di varie aree politiche, risorse umane, IT, sicurezza, autisti, etc.
- 1.000 che lavorano per i gruppi politici, come consiglieri politici, addetti stampa, esperti di varie aree, ecc.
- 2.000 assistenti parlamentari.
Competenze del Parlamento Europeo
- Adotta la legislazione dell'UE, insieme al Consiglio dell'UE, sulla base delle proposte della Commissione Europea.
- La previa approvazione del Parlamento europeo è una condizione necessaria affinché il Consiglio possa concludere alcuni tipi di accordi, tra cui:
- Accordi di associazione
- Accordi sull'adesione dell'UE alla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo
- Accordi che hanno ripercussioni finanziarie considerevoli per l'UE
- Accordi che creano un quadro istituzionale specifico (per esempio quando gli accordi creano un comitato misto con poteri decisionali)
- Accordi che riguardano settori ai quali si applica la procedura ordinaria oppure la procedura legislativa speciale qualora sia necessaria l'approvazione del Parlamento Europeo
- Inoltre il Parlamento Europeo rivede il programma di lavoro della Commissione Europea e può chiederle di presentare proposte legislative.
- Svolge un controllo democratico su tutte le istituzioni dell'UE.
- Elegge il Presidente della Commissione Europea e approva la commissione in quanto organo. Può votare una mozione di censura, obbligando la commissione a dimettersi. È già successo in passato che la commissione si dimettesse per evitare la mozione di censura del parlamento (commissione Santer). Ha anche respinto le nomine di vari candidati a Commissario Europeo, tra cui Rocco Buttiglione a causa delle sue posizioni su donne e omosessuali.
- Concede il discarico, ossia approva il modo in cui sono stati spesi i bilanci dell'UE.
- Esamina le petizioni dei cittadini e avvia indagini. Alcune indagini sono state quelle sulle deportazioni illegali della CIA dopo l'11 settembre, presieduta da Claudio Fava o quella sull'uso del software di spionaggio Pegasus.
- Discute la politica monetaria con la Banca Centrale Europea, rivolge interrogazioni alla Commissione Europea e al Consiglio dell'Unione Europea, effettua monitoraggio elettorale.
Cosa succederà dopo le elezioni?
- Elezione del nuovo presidente del Parlamento Europeo.
- Nomina del presidente della Commissione Europea e dei commissari.
- Nomina dei vari presidenti delle commissioni parlamentari, secondo un complesso sistema di bilanciamento tra le varie forze politiche.
- Inizio dei lavori e della nuova legislatura.
Se preferisci i video, qui Andrea Lorenzon di CARTONI MORTI ti spiega come funziona il Parlamento Europeo...
... e se invece ti trovi più a tuoi agio coi testi scritti potresti valutare di iscriverti a Ventisette, la newsletter de Il Post dedicata, che ovviamente prende il nome dal numero di Paesi dell'UE.
[Io mi ero iscritta, ma dopo qualche giorno ho annullato l'iscrizione perché non riuscivo a stare appresso alle uscite quotidiane. Ho fatto lo stesso con Da Costa a Costa, sulle elezioni negli Stati Uniti, che pure esce una volta alla settimana... però in qualità di abbonata ho già ordinato Ogni quattro anni, il nuovo numero di Cose spiegate bene sullo stesso argomento]