Il mio post del 28 maggio di due anni fa prendeva spunto dal'improvvisa scomparsa di Andrew Fletcher, tastierista nonché membro fondatore dei Depeche Mode. Superata la prima fase del lutto, il duo composto dai soli Dave Gahan e Martin Gore si è rimesso al lavoro per produrre un album, al quale aveva collaborato anche Fletcher prima di morire, e l'ha intitolato Memento mori. Da Wikipedia...
Memento mori (letteralmente: «ricordati che devi morire» [non «il momento delle more» ;-) (cit.), NdC]) è una nota locuzione in lingua latina.
La frase scaturisce da una particolare usanza tipica dell'antica Roma: quando un generale rientrava nella città dopo un trionfo bellico e sfilando nelle strade raccoglieva gli onori che gli venivano tributati dalla folla, correva il rischio di essere sopraffatto dalla superbia e dalle manie di grandezza. Per evitare che ciò accadesse, qualcuno alle sue spalle gli pronunciava la frase: «Respice post te. Hominem te memento» ("Guarda dietro a te. Ricordati che sei un uomo").
Parallelamente all'uscita dell'album è stato organizzato un tour mondiale, e dal 28 al 30 marzo la band britannica suonerà al Forum di Assago. E giovedì ci sarò anch'io col mio compagno! :-) (A metà luglio, quando ho comprato i biglietti, le due date "finesettimanali" erano già praticamente sold out)
In questi giorni mi preparo all'evento "studiando" il repertorio dei Depeche Mode, che come accennavo due anni fa ammetto di conoscere relativamente poco; mi sono costruita una playlist basata sulle scalette dei concerti che sono andati in scena negli ultimi mesi.
P.S.: Devo confessare che la frase "ricordati che devi morire" mi fa venire in mente questa celebre scena di un film con il compianto Massimo Troisi. Non ci resta che piangere non credo di averlo mai visto, ma certi spezzoni sono patrimonio di tutti!
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