Domani ricorrerà l'equinozio di primavera. Citando Wikipedia...
L'equinozio (dal latino aequĭnoctĭum, derivato a sua volta dalla locuzione aequa nox, cioè «notte uguale (per durata) al dì») è quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest'ultimo si trova allo zenit dell'equatore.
Esso ricorre due volte durante l'anno solare e in quel momento il periodo diurno, ovvero quello di esposizione alla luce del Sole, e quello notturno sono uguali, giungendo i raggi solari perpendicolarmente all'asse di rotazione della Terra.
Questo vuol dire che domani il numero delle ore di luce sarà esattamente uguale a quello delle ore di buio, giusto?
Eh no, sbagliato!
Come pubblicato ieri, 18 marzo, nella pagina Facebook Chi ha paura del buio?...
Oggi, per la prima volta quest'anno, le ore di luce superano quelle di buio! Ma come, non dovrebbe succedere il giorno dopo l'equinozio? Ecco... no!
Il giorno dell'equinozio di primavera (e d'autunno) il Sole sorge esattamente a Est e tramonta esattamente a Ovest. Questo per costruzione geometrica significa che il Sole -in qualsiasi punto del pianeta- starà esattamente 12 ore in cielo e 12 ore sotto l'orizzonte. Il problema però è mostrato dall'immagine di questo post: il Sole appare nel nostro cielo come un bel disco luminoso. Che cosa vuol dire "sorgere" in tal senso?
Ecco, in astronomia per "sorgere" si intende quando il centro del disco supera l'orizzonte (e viceversa per il tramonto). Ma il Sole non è un puntino, e quando il suo centro tocca l'orizzonte c'è già da qualche minuto una bella fetta di disco solare (metà!!) ben visibile, e quindi tecnicamente c'è già luce solare.
Per capire per quante ore al giorno c'è luce solare bisogna allora tenere conto di questo effetto: metà del Sole sorge prima del suo centro, e l'altra metà tramonta dopo. Questo finisce per aggiungere circa 4 minuti di luce prima e dopo. E non è finita qui, perché bisogna considerare la rifrazione atmosferica! La deviazione dei raggi solari a opera degli strati più densi dell'atmosfera fa sì che il Sole risulti visibile sopra all'orizzonte anche se geometricamente si trova più in basso... un miraggio! Questo aggiunge un altro minuto circa di luce solare, prima e dopo.
Il risultato dei due effetti è che il giorno dell'equinozio, il 20 marzo, la luce del Sole rimane visibile per 10 minuti più a lungo delle canoniche 12 ore. Bisogna quindi andare un po' prima dell'equinozio primaverile per trovare un giorno esattamente diviso in due tra notte e giorno, ed è qui che entra in scena l'equiluce! In Italia è il 17 marzo, così come quello d'autunno è il 25 settembre.
Benvenuti dunque nella metà+ dell'anno più luminosa!
P.S.: Il titolo del post va ovviamente inteso dal punto di vista astronomico. Mi piacerebbe poterlo intendere anche in senso metaforico, ma non sono così ottimista...
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