Giugno è finito, manca oltre un mese alle agognate vacanze, e non so ancora né quando né dove le farò; per il momento l'unica cosa certa è che la settimana di Ferragosto l'azienda dove lavoro sarà chiusa – teoricamente ci concederebbero in via del tutto eccezionale di lavorare quei giorni in smart working se lo volessimo, ma io non ci penso nemmeno – e siamo vincolati a prendere due settimane di ferie consecutive; il fatto che io scelga la precedente oppure la successiva dipende anche da quanto e se avrà le ferie il mio compagno, che ha un nuovo impiego da poco più di un mese e quindi non ha ancora maturato granché. Nel peggiore dei casi – che potrebbe anche essere migliore, perché mi è capitato di tornare dalle vacanze per nulla rigenerata ma più stanca di quando ero partita – trascorrerò qualche giorno a casa e ne approfitterò per riposare davvero, leggere e dedicarmi ad altre cose che vorrei/dovrei fare ma per le quali nel resto dell'anno non ho mai tempo, dormire più che posso (anche se il caldo estivo è nemico del mio sonno). Quel che è certo è che non avrò la benché minima nostalgia dell'ufficio, a differenza del protagonista della vignetta qui sotto! ;-)
(Del resto non è che io adesso sogni il mare, tutt'al più la montagna)
Ecco un'altra vignetta a tema di Sarah Andersen, nella quale leggo il messaggio "Occhio ai desideri che esprimi"... ;-)
– Voglio essere un'umana.
– E io voglio essere una sirena! Facciamo a cambio!
...
– Dannazione.
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