mercoledì 12 aprile 2023

Il mio palinsesto personale


Quand'ero bambina io i programmi televisivi di prima serata cominciavano alle 20:30, massimo 20:45, e si poteva andare a nanna non più tardi delle 23:00 dopo aver terminato la visione. In seguito la fascia del cosiddetto "access prime time" si è allargata via via sempre di più: oggi è raro che si cominci prima delle 21:30, il che vuol dire che un film di durata media, comprensivo delle inesorabili interruzioni pubblicitarie, finisce verso la mezzanotte. Il problema è che al mattino la gente lavora! ;-) Questo è uno dei motivi per cui dopo cena il televisore lo tengo quasi sempre spento. Se possibile i programmi Rai che mi interessano li recupero da RaiPlay, come intendevo fare l'altroieri, che era festivo, con il secondo episodio della quinta stagione della serie Rocco Schiavone, uno dei pochi prodotti in grado di colmare il vuoto lasciato nel mio cuore dal commissario Montalbano. La settimana scorsa in effetti il primo episodio era stato reso disponibile in anteprima con due giorni d'anticipo rispetto alla messa in onda tradizionale, ma questa settimana niente da fare: l'episodio tanto atteso è saltato fuori solo nella giornata di oggi. Vabbè, vorrà dire che lo recupererò nel weekend, ché stasera non me la sento proprio di andare a letto tardi. Del resto, come ha sottolineato di recente il critico televisivo Aldo Grasso spiegando le ragioni squisitamente commerciali dello slittamento dell'inizio della prima serata in TV...

La possibilità di vedere i programmi anche in streaming permette allo spettatore di costruirsi un palinsesto personale, non più legato agli orari fissi della tv generalista: ma il pubblico tradizionale è abitudinario. Così protesta, così si lamenta.

Io abitudinaria lo sarei parecchio, tendenzialmente... ma poiché per fortuna la tecnologia mi viene in aiuto nel gestirmi il mio (poco) tempo libero, eviterò di dare sfogo alla boomer che c'è in me! ;-)

P.S.: L'immagine che apre il post si riferisce all'epico momento del primo episodio di Rocco Schiavone, che ho guardato sabato sera, nel quale l'agente D'Intino – dall'accento e dal cognome a me familiari trattandosi di un personaggio di origine abruzzese, benché il suo interprete Christian Ginepro sia nato a Pesaro – cita una celebre scena del film Frankenstein Junior.

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