Mi aspettavo un 19 marzo tutt'altro che facile per me, che il mio papà l'ho perduto anni fa, a meno che non mi fossi tenuta alla larga dai media... ma non sono riuscita a tener fede a questo proposito. Tra gente che usa i social per fare gli auguri al padre, il quale in molti casi con internet non avrà la minima dimestichezza...
... e struggenti ricordi di padri che non ci sono più (questo ammetto di averlo fatto anch'io, ripubblicando su Facebook una vecchissima foto di mio papà giovane e tanto bello e forte con in braccio me minuscola, bruttarella e indifesa)...
... la giornata è scivolata via all'insegna della malinconia.
Visto che si parla tanto di famiglie tradizionali, con i papà ai quali è attribuito il compito di portare a casa la pagnotta e le mamme che troppo spesso sono costrette a mettere da parte le loro aspirazioni professionali per accudire la prole, condivido un paio di spunti sul concetto (sbagliatissimo) di "mammo", inteso come un papà che – incredibile ma vero! ;-) – fa per i figli le stesse cose che "di norma" farebbe una mamma.
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