venerdì 17 giugno 2022

Scusa se ti mando un vocale

Nei giorni scorsi è diventato virale un post sui messaggi vocali scritto da un certo Matteo Pittarello. Ne riporto qui di seguito il testo, perché lo condivido in pieno (e meno male che io, di messaggi vocali, ne ricevo assai pochi, e mi guardo bene dal mandarne; tutt'al più se necessario provvedo a usare la funzione di dettatura dello smartphone, per poi dare una sistemata prima dell'invio).

"scusa ti faccio il vocale così faccio prima"
quando mandi un vocale risparmi tempo, dici quello che devi dire, consegni la palla al tuo interlocutore, ora tocca a lui.
però quando fai così ti sfugge una cosa: il rispetto del suo tempo.
il tempo è sacro. è una moneta scarsa che non torna indietro, è preziosissimo e deve essere di qualità.
Quando ricevo un vocale:
1. non so cosa contenga e sono costretto ad ascoltarlo per saperlo
2. non posso ricercarlo in caso di bisogno, non esiste una funzione "cerca" messaggio vocale e il suo contenuto
3. se per qualche motivo è contenuto qualcosa di interessante, me lo devo appuntare da qualche parte, con il rischio di perdere quell'informazione. informazione che chi, "facendo prima", ha messo su un vocale, si è risparmiato di appuntare per te con un messaggio scritto.
4. Perdo tempo IO: Leggiamo a una velocità più veloce di quanto ascoltiamo. una frazione di secondo in cui ho l'opportunità di sbirciare una notifica di un messaggio scritto è sufficiente per sapere se quel messaggio è importante, urgente, pericoloso, ilare. e IO, che ricevo il messaggio, risparmio tempo. L'ascolto, anche X2, non è lo stesso.
5. penso che chi l'ha mandato non abbia rispetto del tempo del prossimo. magari ha delle giustificazioni, magari sta guidando (ma esiste la funzione "detta"), magari è una mamma con in braccio un bimbo ed è in difficoltà. ma se non stai guidando, non hai lattanti in braccio, non sei in difficoltà a digitare perchè infortunato alle dita, secondo me ci sono poche scuse.
Occupare il tempo degli altri è un'azione intima. Va fatta con rispetto.
Edit: dopo qualche giorno mi sono accorto che qs post ha fatto un po’ di casino. È stato condiviso varie volte e un sacco di persone si sono sentite libere, giustamente, di criticare chi la lunghezza del messaggio, chi il contenuto, chi il sottoscritto, magari senza necessariamente conoscermi (e va benissimo). Ai difensori tout court dei vocali: il tema del post era, in ultima istanza, il rispetto.
E mi sembra che certi commenti piuttosto piccati ne abbiano semplicemente confermato il contenuto. Grazie 🙂

Questo fa il paio con un post molto più breve pubblicato qualche mese fa da Alessandro Gilioli...

"Scusa il vocale ma faccio prima".
Ecco, appunto, fai prima tu e faccio dopo io, non ti viene in mente che non sia educatissimo, anzi che sia cafonata doc?
#comitatovocalicriminicontroumanità

... e ci vedo anche un nesso con un video dei mitici The Jackal! :-D

A proposito, la "moda" di inviare messaggi vocali ha ispirato un podcast realizzato dal giornalista Pietro Minto, del quale ho già parlato qui.

Tanto per restare in tema di messaggi, proprio oggi un mio contatto ha condiviso alcuni versi di un brano che non conoscevo, Aglio e olio di Fulminacci feat. Willie Peyote. E proprio il rapper torinese, che ho già confessato di apprezzare (assieme proprio a Fulminacci era anche tra i miei preferiti del Festival di Sanremo 2021), declama i versi seguenti:

Lo so che sembro troppo formale
Uso le virgole su WhatsApp
Perché non è che sia preso male
Nah, però che palle 'sta velocità
Cosa ti costa quel piccolo gesto
Può cambiare il senso, almeno il suo lo fa
Vogliamo tutti risparmiare tempo
E poi con questo tempo in più cosa si fa? Bah

A dire il vero il mancato uso delle virgole, per quanto frequente soprattutto nelle app di messaggistica, in genere non è in grado di stravolgere il significato del testo, salvo casi particolari. Quello che non mi spiego è l'abuso di abbreviazioni tipo "nn" al posto di "non" e "xke" al posto di "perché", che all'epoca degli SMS poteva avere un senso per risparmiare caratteri, ma oggi...?!

P.S.: Il titolo del post è quello di un altro podcast curato fino a circa un anno fa da un mio "facciamico".

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