Quelli della mia generazione probabilmente ricorderanno il cartone animato – all'epoca non li chiamavano ancora anime – C'era una volta... Pollon, e in particolare lo sketch qui sotto, che ricorreva in parecchi episodi.
Ebbene sì, la giovanissima aspirante dea figlia di Apollo era solita lanciare una sorta di polvere magica intonando «Sembra talco ma non è, serve a darti l'allegria / se lo lanci o lo respiri ti dà subito l'allegria». All'epoca, piccola e ingenua com'ero, mai e poi mai avrei potuto pensare che dietro quella giocosa cantilena potesse celarsi un'allusione alla cocaina... e in effetti, quando venne realizzato l'adattamento dell'originale giapponese, nessun traduttore, doppiatore o regista aveva immaginato alcun doppio senso; quell'interpretazione così poco consona a un cartone animato per bambini sarebbe emersa solo successivamente. Sono venuta a conoscenza di questi ed altri retroscena l'estate scorsa leggendo un articolo di Link - Idee per la tv intitolato La buffa storia vera di Pollon e le droghe. In effetti la storia non era poi così buffa, anzi: nell'articolo si raccontano tra l'altro i problemi di alcolismo (e non solo) avuti da Hideo Azuma, l'ideatore del fumetto – più propriamente detto manga – da cui era tratta la serie animata. Il suo nome mi è rimasto impresso, perché lo leggevo nei titoli di testa (oppure di coda, non pretendere troppo dalla mia memoria ;-) ). E colgo l'occasione per confessare, non senza un pizzico di imbarazzo, che devo proprio a quell'Olimpo a dir poco strampalato le basi della mia conoscenza della mitologia greca.
Ebbene, giusto ieri sono venuta a sapere della scomparsa di Azuma, deceduto a 69 anni il 13 ottobre scorso a causa di un cancro all'esofago; la famiglia ha svolto funzioni private, e la notizia della morte è stata diffusa solo alcuni giorni dopo.
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