In questi giorni si fa un gran parlare di
Tiangong 1, la stazione spaziale cinese abbandonata che
sta per rientrare dallo spazio secondo una traiettoria molto incerta;
qui le notizie più aggiornate. Il
Dipartimento Protezione Civile ha comunicato che...
Gli eventuali frammenti della Tiangong 1 che resisteranno all’attrito con l’atmosfera cadranno nella zona all’interno della fascia -44°S e +44°N di latitudine. L’area è molto ampia e costituita in gran parte da oceani e deserti, ma il raggio di impatto include anche zone di Stati Uniti, Brasile, India, Cina e Italia.
La parte d’Italia interessata è quella centro-meridionale, che parte più o meno dall'Emilia Romagna e va verso il sud.
E indovina dov'è che la sottoscritta, pur abitando solitamente al di fuori della fascia in questione, si troverà nei prossimi giorni di festa? :-O ;-) Comunque il sempre ineccepibile
Paolo Attivissimo mi rassicura
spiegando che...
La probabilità che qualche suo frammento sopravviva alla violenza del rientro e arrivi a terra è già bassa: quella che gli eventuali frammenti colpiscano proprio l’Italia è ancora più bassa. Ma non è zero, ed è per questo che la Protezione Civile ha pubblicato un avviso precauzionale. Solo che quest’avviso, paradossalmente, è stato interpretato dai media come una conferma di un rischio credibile e significativo quando non lo è. La regola giornalistica che le catastrofi annunciate si vendono sempre bene ha fatto il resto.
Poiché la prudenza non è mai troppa,
Vera Gheno ha riassunto come segue le
norme di autoprotezione presenti sul sito della Protezione Civile.
Siccome non abbiamo una casistica rilevante su stazioni spaziali che cadono sulla terra, non abbiamo consigli veramente validi da dare, se non che al chiuso è meglio che all'aperto; i piani bassi sono più sicuri dei piani alti; è sempre meglio non toccare detriti provenienti dallo spazio perché tendenzialmente contengono schifezze.
La reazione degli abruzzesi
4 Santi, che vivono nella zona interessata dal possibile impatto, è mostrata in
questo video pensato per sdrammatizzare in qualche modo. (Loro lo chiamano "satellite", ma vabbè...)
Nessun commento:
Posta un commento