Quando stamattina ho aperto Facebook, ho trovato una bruttissima notizia: è morto nella notte in seguito a un'emorragia cerebrale, all'età di appena sessant'anni, il conduttore televisivo Fabrizio Frizzi. Lui stesso due mesi fa, in un'intervista al Corriere, faceva capire di non essere ancora fuori pericolo dopo l'ischemia che l'aveva colpito a ottobre. La notizia della sua scomparsa non è stata quindi del tutto inaspettata, ma mi ha addolorata un sacco lo stesso: ero abituata a vederlo in televisione fin da bambina, e per me era uno di famiglia. Colgo l'occasione per rivolgere un pensiero affettuoso alla sua famiglia, quella vera: la piccola Stella, cinque anni a maggio, e la giovane moglie Carlotta Mantovan.
Sui social tutti lo ricordano usando più o meno le stesse parole: cordiale, garbato, umano, simpatico, mai volgare, sempre sorridente. Una persona perbene, buona, cosa non tanto comune di questi tempi. A quanto pare non si trattava di una finzione a favore di telecamere: lui era davvero così. Rimpiango che la mia domanda di partecipazione a L'Eredità non sia stata accolta in tempo per poterlo incontrare; sono convinta che lui con la sua bonaria affabilità sarebbe riuscito a far sentire a mio agio persino me, timida come sono.
Concludo linkando i post di alcuni personaggi famosi che lo ricordano commossi: Giancarlo Magalli, Gianni Morandi, Marino Bartoletti, Enrico Mentana.
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