giovedì 3 agosto 2017

Non è di aiuto che abbiamo bisogno!

Quest'oggi ti propongo come spunto di riflessione un video pubblicato nella pagina Facebook Per Davvero. Siccome si tratta sostanzialmente di testo, e le immagini che lo accompagnano pur essendo in tema non aggiungono granché al suo significato, volendo puoi risparmiarti i due minuti e mezzo scarsi di visione leggendo la trascrizione che riporto dopo il video. :-)

Io non aiuto mia moglie.
Un mio amico è venuto da me per un caffè, e abbiamo parlato della vita e dei massimi sistemi. Ad un certo punto ho detto che dovevo lavare i piatti, e che lo avrei raggiunto a breve. Mi ha guardato come se gli avessi detto di voler costruire una navicella spaziale. Poi ha detto qualcosa, irritato:
«Penso che sia bello che tu aiuti tua moglie. Quando io lo faccio, poi lei non mi ringrazia mai. La scorsa settimana ho lavato il pavimento, e non ho avuto nessun grazie».
Allora gli ho spiegato che io non aiuto mia moglie.
«Mia moglie non ha bisogno di nessun aiuto. Lei ha bisogno di un compagno.
Io non aiuto mia moglie a pulire casa. Io pulisco casa, perché ci vivo.
Io non aiuto mia moglie a cucinare. Perché anche io mangio, quindi anche io cucino.
Io non aiuto mia moglie a lavare i piatti dopo mangiato. Io li lavo, perché anche io li uso.
Io non aiuto mia moglie con i bambini. Poiché sono anche figli miei, il mio compito è di prendermene cura, perché sono il loro padre.
Io non aiuto mia moglie a fare il bucato. Io lo faccio perché si tratta dei miei vestiti e di quelli dei miei bambini.
A casa io non sono un "aiutante", sono parte integrante di questa casa.
Scommetto che non hai mai sentito niente del genere, eh, amico mio? Per una volta che hai lavato il pavimento, ti aspettavi per questo di ricevere un premio e tanta gloria? Per quale ragione?
Quand'è l'ultima volta che hai ringraziato tua moglie per aver fatto il bucato, aver cucinato e badato ai bambini? Forse pensi che tutto questo sia solo lavoro suo. Forse hai anche pensato che dopotutto ti è stato insegnato a non muovere un solo dito per queste cose.
Aiuta tua moglie in modo da essere un buon compagno, e non solo un ospite che arriva a casa per mangiare, per dormire e per soddisfare tutti i suoi bisogni e desideri.
Il vero cambiamento comincia nella nostra casa, dove le nostre figlie e i nostri figli possono guardare e capire il vero senso dell'essere una coppia».
La sottoscritta da bambina si era fatta l'idea che la coppia dovesse essere composta dall'uomo che porta i soldi a casa e dalla donna che si occupa delle faccende domestiche (anche se magari pure lei lavora fuori casa)... ma crescendo per fortuna mi sono affrancata da questa concezione: in famiglia è giusto dividersi i compiti, compatibilmente con le circostanze, con il tempo a disposizione e con le rispettive capacità. Ad esempio chi se la cava meglio ai fornelli cucina, e chi è più bravo col ferro da stiro stira... ;-)

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