L'altro giorno nella pagina Facebook del Partito Democratico è stata pubblicata l'immagine qui sotto, che riporta un frammento di Avanti, il nuovo libro del segretario PD Matteo Renzi in uscita domani.
In tanti si sono effettivamente affrettati a condividerla, ma non certo in segno di approvazione, bensì al contrario per prendere le distanze da una dichiarazione che sembra presa pari pari dal comizio di un leader di destra, mentre il PD dovrebbe essere – il condizionale è d'obbligo – il principale partito del centrosinistra. A proposito, l'immagine qui sotto, tratta da pennastilografica, mostra che aspetto abbia la "casa" di tanti disperati che sbarcano sulle nostre coste in cerca di accoglienza e di un futuro.
In seguito alle polemiche divampate, il post è stato rimosso dai canali social del PD... ma troppo tardi perché potesse cadere nel dimenticatoio, anzi forse la maldestra eliminazione è stata persino controproducente.
Qualcuno ha giustamente osservato che, cambiando il colore di sfondo da blu a verde, il simbolo del partito e il cognome dell'autore, quell'immagine non avrebbe affatto sfigurato come propaganda della Lega Nord.
E infatti Matteo Salvini se ne è prontamente "impadronito"...
... e pure il movimento di ultradestra Forza Nuova ha cavalcato l'onda.
L'immagine è stata rielaborata in chiave satirica da Colorz by Spinoza.it...
... Andrea Vanacore...
... e Azael.
Non poteva mancare il titolone di Lercio, «Renzi si difende: “Frase estrapolata da un discorso razzista più ampio”». [Un discorso in effetti un po' più ampio puoi leggerlo qui a partire da pagina 2, ma difficilmente concluderai che il frammento di cui sopra sia stato travisato perché estrapolato dal contesto]
In conclusione, il (finto) banner di gran lunga più condivisibile mi sembra questo qui sotto... e che diamine!
[Il titolo del post fa riferimento a una celebre scena di Aprile di Nanni Moretti]
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