Due giorni fa un tragico incidente di montagna è costato la vita a due alpinisti abruzzesi: sotto il Corno Piccolo del Gran Sasso una valanga ha travolto e ucciso il teramano Pino Sabbatini, esperta guida alpina con all'attivo tante scalate in tutto il mondo, e il pescarese David Remigio, forse più avvezzo alle imprese acquatiche, ma perfettamente a suo agio in situazioni estreme anche di altro genere. Purtroppo, quando la montagna dispiega tutta la sua terribile forza, non c'è competenza o forma fisica che tenga... :'-(
Con Pino Sabbatini, il cui nome non mi giungeva nuovo, avevo in comune diversi "facciamici", per cui ho avuto modo di intercettare su Facebook le manifestazioni di cordoglio di chi lo conosceva più o meno bene; in effetti c'è stata una pioggia di messaggi di condoglianze sulle bacheche di entrambi gli alpinisti scomparsi. Non era la prima volta che mi capitava di osservare un fenomeno analogo – era già successo quest'anno in occasione della dipartita oltremodo prematura di due personaggi piuttosto noti in internet – e ogni volta mi assale un sentimento ambivalente: turbamento nel vedere le bacheche piene di messaggi che purtroppo il titolare non leggerà mai, e commozione nel rilevare l'inestimabile eredità umana lasciata dal defunto e testimoniata dai pensieri depositati dai suoi amici. Ha totalizzato un buon numero di condivisioni e una quantità ancor più grande di "mi piace" il selfie che Sabbatini aveva condiviso poco prima dell'incidente, e che apre questo post: impossibile non rimanere colpiti dal radioso sorriso di chi è felice di trovarsi nel proprio ambiente ideale e di essere impegnato in ciò che più ama fare. A lui e al suo compagno nell'ultima fatale avventura dedico con tutto il cuore un canto dalla melodia struggente e dal testo quanto mai adeguato alla circostanza: Signore delle cime. Ci tengo comunque a segnalare che Mauro Trechiodi ha pensato di realizzare un video in memoria di Sabbatini, disponendo in sequenza alcune foto scattate in varie sue imprese, con il brano Guerriero cantato da Marco Mengoni come musica di sottofondo.
È un mondo bellissimo, nel quale purtroppo anche usando tutti le precauzioni possibili c'è sempre il rischio ... Che ora riposino in pace ...
RispondiElimina