All'ex soubrette di Telecafone e al suo maturo fidanzato è dedicata la copertina del numero di Vanity Fair uscito oggi in edicola, contenente una lunga intervista nella quale la fanciulla racconta la sua storia con Silvio. Io il giornale non l'ho comprato, perché a me basta e avanza il sunto pubblicato sul sito. Giusto un paio di osservazioni:
- «Ero minorenne quando mi sono messa in testa di arrivare a lui». Sarà... ma per quanto mi riguarda, prima di compiere i fatidici diciotto anni, gli uomini con cui sognavo di mettere su famiglia erano decisamente più simili a Raoul Bova che a Silvio Berlusconi, ecco. Forse ero troppo poco ambiziosa...? ;-)
- «Le donne gli si gettavano addosso… È il periodo della disillusione, dell'incapacità di provare amore vero per una donna… Ai suoi occhi ero un'illusa, una sognatrice. Non è stato facile per me. E a quelle cene non ci andavo, perché non mi sarei tenuta». Senti senti... stai a vedere che le famose cene eleganti, forse, tanto eleganti non erano...? Un'affermazione così potenzialmente compromettente da parte della fidanzata dell'ex premier potrebbe destare il sospetto che in realtà lei sia una "talpa" messa lì dagli odiati comunisti... ma ripensandoci mi sa che è tutto calcolato, come al solito, anche se al momento la logica mi sfugge. Non dimentichiamo che l'Italia è piena di gente pronta a difendere a spada tratta il diritto di Berlusconi di fare quello che gli pareva a casa propria... anche se ciò poteva renderlo ricattabile e venivano commessi dei reati (vedasi processo Ruby). In conclusione, anche se l'ex premier decadrà da senatore, temo che ce l'avremo tra i piedi ancora per un sacco di tempo... addirittura fino al 2056, se è attendibile quello che sul suo stato di salute dichiarò il medico ed ex sindaco pidiellino di Catania Umberto Scapagnini (il quale, purtroppo per lui, su se stesso si è sbagliato, e non di poco: è morto nell'aprile scorso a neppure 72 anni, assai meno degli 88 che si era pronosticato).
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