Uno sceicco è in punto di morte e divide fra i tre figli i suoi diciassette cammelli. «Al primo – dice – va la metà dei miei cammelli, al secondo un terzo e al terzo un nono». Poi spira. I figli non sanno cosa fare: i diciassette cammelli non possono essere divisi in due parti uguali, né in tre parti, e tantomeno in nove parti. Allora si rivolgono a un saggio che, dopo aver riflettuto un attimo, dice: «Verrò questa sera da voi con la soluzione». Quella sera il saggio va a casa dei tre figli portando un suo cammello. Lo unisce ai diciassette, ottenendo quindi diciotto cammelli. Poi fa le parti: «Al primo – dice – va la metà, cioè nove cammelli, al secondo un terzo, cioè sei cammelli, al terzo un nono, cioè due cammelli. Il totale è dunque di diciassette cammelli, proprio quelli lasciati da vostro padre». Fatte le parti si riprende il cammello rimasto, che era il suo, e se ne va. I tre figli sono entusiasti, anche perché ognuno ha calcolato di aver avuto un po' di più di quanto gli sarebbe spettato in teoria secondo le ultime volontà del padre. E non finiscono di ringraziare il saggio, che intanto ridacchia fra sé e sé. «Ci vuole poco a far felice la gente», pensa. Ma dov'è il trucco?
domenica 19 settembre 2010
L'eredità misteriosa
Ladies & gentlemen... ecco a voi l'enigma della serata! :-)
Non ho capito bene il quesito.FORSE la questione è che lo sceicco buonanima non sapeva fare benissimo i conti; infatti 1/2+1/3+1/9=17/18 e non 1.O FORSE li sapeva fare benissimo e sapeva che sarebbe intevenuto il saggio e che tutti sarebbero stati più contenti...*jesina*P.S. conoscevo una variante della storiella, con gli asini...
RispondiElimina@jesina: propenderei per la seconda che hai detto! ;-) Ma la variante che conoscevi tu differisce soltanto per il fatto che ci sono gli asini al posto dei cammelli?
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