«Oggi ho ancora più fretta di capire chi sono, che cosa succede intorno a me, quello che devo fare. I quaranta si avvicinano».Già, raggiunta una certa età non è raro che una donna si trovi a fare i conti con il desiderio di maternità... e, se anche l'idea non dovesse nascere da lei, spesso ci pensano i conoscenti ad insinuare nelle coppie non più giovanissime l'assillante tarlo del "tempo che sta per scadere", come raccontava Blimunda in un post che non dovrebbe lasciare indifferenti. Personalmente ritengo che essere genitori sia uno dei compiti più delicati per un essere umano, che per essere all'altezza di tale responsabilità ci vogliano un equilibrio emotivo, una maturità e una consapevolezza non da tutti, per non parlare della necessaria stabilità affettiva e, perché negarlo?, economica... quindi i timori espressi all'epoca da Giorgia li capisco bene. Fatto sta che la brava artista deve essere riuscita in qualche modo a risolvere la questione, dal momento che, a neppure un anno di distanza da quell'intervista, ha dato alla luce il piccolo Samuel... :-)
Li teme?
«No. Però ho scoperto che la storia dell'orologio biologico è vera. Da femminista pensavo fosse una cazzata, e invece...».
È pronta per un figlio?
«Se ci penso, mi viene l'ansia. Ho paura».
Di che cosa?
«Ho sempre pensato che, come madre, avrei potuto solo fare danni. Adesso sono meno drastica, anche se la verità è che non mi sento intimamente all'altezza. È una questione che devo risolvere».
Non ha tanto tempo.
«Lo so. Se rimugino troppo, i figli non li farò mai».
E proprio in questi giorni è uscita su Chi una notizia che ha fatto scalpore: la cinquantaquattrenne Gianna Nannini, che guarda caso ha duettato con l'ugola d'oro romana in Salvami, sarebbe (il condizionale mi pare d'obbligo finché la voce non troverà conferma) incinta di cinque mesi. Se così fosse, dal momento che iniziare e portare avanti una gravidanza non è sempre una passeggiata neppure per donne ben più giovani (ne parlava poco tempo fa Daria Bignardi) e che la stessa rocker senese ha raccontato di aver vissuto il dolore di due aborti spontanei, è lecito ipotizzare un ricorso all'inseminazione artificiale. Ora, è vero che nell'ultimo secolo la vita umana è migliorata di parecchio per durata e qualità, che poter sfruttare i progressi della scienza medica per superare certi limiti imposti dalla natura è una conquista fondamentale e che, come accennai tempo fa, sostengo il diritto di accedere alle tecniche di fecondazione assistita in condizioni assai meno restrittive rispetto a quelle consentite dalla normativa in vigore... ma ciò premesso, e avendo ben presente l'inopportunità di entrare nel merito di una scelta che riguarda la sfera più intima della vita altrui, non me la sento di condividere la determinazione a mettere al mondo un bambino che comincerebbe le scuole elementari quando sua madre spegnerà sessanta candeline. Tra me e i miei genitori ci sono più di quarant'anni di differenza, quindi credo di avere una vaga idea di cosa questo possa comportare. In ogni caso auguro a "Giannissima", che peraltro mostra una forma fisica invidiabile, di vivere la sua situazione serenamente e al riparo da chiacchiere malevole! :-)
con una testa simile solo con l'inseminazione potrà fare un figlio... chi si fida a metterla incinta ?
RispondiEliminaSono d'accordo sul fatto di facilitare l'accesso alle tecniche di inseminazione, per alcune coppie diventa un vero e proprio dramma non poter avere figli.
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