Quest'estate il vecchio cellulare di mia madre, un NEC DB2000, ha esalato l'ultimo segnale dopo ben nove anni di glorioso servizio. La proprietaria si è quindi dovuta rassegnare, sia pure a malincuore, a sostituirlo con un modello decisamente più moderno: assistita dall'esperta di casa, ossia la sottoscritta , ha optato per un Samsung SGH-X550. Sapendo quanto le piacesse la cover di Testarda io eseguita da Giuliano Palma & The Bluebeaters, ho pensato di impostargliela come suoneria: ho quindi "ritagliato" dalla canzone in formato MP3 un breve frammento mediante Mega MP3 Splitter, un pratico programmino che potete scaricare da qui assieme a un file in formato PDF che ne spiega le semplicissime funzioni. Il programma è utile anche per suddividere in "capitoli" una lunga registrazione oppure in tracce un album che ci si ritrova sotto forma di un unico file. Segnalo comunque un metodo un po' meno "artigianale" per creare una suoneria, illustrato da Salvatore Aranzulla.
Purtroppo tutti i miei tentativi di trasferire il brano al telefonino tramite Bluetooth sono falliti: ho provato a collegare il cellulare al notebook mediante il software Samsung PC Studio 3 (che peraltro funziona perfettamente con il mio SGH-S720i), ad effettuare il trasferimento utilizzando entrambi i miei cellulari... ma niente da fare. Allora ho chiamato il Servizio Clienti Samsung, che risponde al numero verde 800-7267864 (apparentemente difficile da ricordare, ma in realtà per comporlo basta pensare di digitare la parola SAMSUNG tramite T9... semplice ma geniale! ), ed ho spiegato la situazione all'operatrice, la quale mi ha rassicurata sul fatto che il problema potesse dipendere dalla mia incapacità: in realtà c'è proprio qualcosa che non va nel Bluetooth, e l'unica soluzione sarebbe mandare l'apparecchio in assistenza... ma mia madre ha preferito lasciar perdere, tanto per l'uso che ne fa lei il telefonino va benissimo. (Poiché il problema che affligge il Bluetooth influisce anche sul funzionamento dell'auricolare incluso nella confezione, mi sono appropriata io del simpatico accessorio di cui parlò anche eio... ma non so se lo userò mai: temo che la gente che incontro in giro, se mi vede conversare ma non nota il gadget lampeggiante conficcato nel mio orecchio, possa pensare che sto parlando da sola... )
Insomma, rimaneva il problema della suoneria. Mi sono informata sulla possibilità di scaricarla a pagamento, ed ecco cosa ho scoperto: ammesso e non concesso che tu possa ascoltarne un'anteprima per assicurarti che il frammento estratto sia di tuo gradimento, tutti i servizi che offrono contenuti per il cellulare magari il primo logo o suoneria te lo regalano pure, ma poi sei automaticamente abbonato, a un costo intorno ai 3 euro alla settimana... e se tanto mi dà tanto, prima che tu sia riuscito ad annullare l'abbonamento, ti hanno già spillato più soldi di quelli che eri intenzionato a spendere. E non solo: ultimamente mi arrivano spesso sms e persino mms del tipo «50 Euro di ricarica? Chiama subito GRATIS il ***** e ricevi in regalo la nuova poli di Madonna, attivi abb.to Poli Top (3E sett). Scopri ORA se hai vinto!». Capito? Prima ti allettano con la suoneria gratis e il miraggio di vincere una ricarica, poi però ti ritrovi abbonato a un servizio che magari nemmeno t'interessa granché. Ma io dico... cosa vi fa pensare che l'utente medio senta l'incontenibile bisogno di cambiare logo o suoneria addirittura ogni settimana? Personalmente ho da mesi la stessa suoneria, scaricata con il sistema di cui ho parlato qui (e che dopo un po' ha smesso di funzionare, come volevasi dimostrare ).
A proposito di suonerie, sembra che il fenomeno del famigerato gattino Virgola (menzionato fra gli altri da Simone B., hermansji, catepol, Maxxeo) sia in via di esaurimento... era ora!!!
martedì 30 settembre 2008
domenica 28 settembre 2008
Ci vuole un ingrediente segreto
Ho già parlato del fatto che vado al cinema quasi esclusivamente per vedere film di notevole impatto visivo o sonoro... ed è così che ieri ho voluto assistere alla proiezione di un film d'animazione del quale avevo letto (da Gioxx. Fulvia Leopardi, Insy Loan, Akille) critiche tutte positive: Kung Fu Panda, della DreamWorks Animation. Anche se non è ai livelli di Shrek, un autentico classico nel suo genere prodotto dallo stesso studio cinematografico, è un film molto divertente che veicola un messaggio significativo per grandi (perché no?) e piccini... oltre ad essere una festa per gli occhi, ovviamente!
La trama in sintesi: il protagonista Po, un panda grasso, pigro e goffo, lavora nella "spaghettineria" del padre e coltiva una passione per il kung fu che però non ha mai avuto modo di mettere realmente in pratica. Il caso vuole che il saggio Oogway lo nomini come prescelto destinato a diventare il Guerriero Dragone, colui che secondo una profezia salverà la Valle della Pace, minacciata dal perfido Tai Lung. Inizialmente il maestro Shifu fa di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote, ma poi si convince ad allenarlo facendo leva sul suo interesse per il cibo... ed è così che Po diventa un vero maestro shaolin.
I momenti clou del film?
La perla di saggezza di Oogway: «Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono. Per questo si chiama presente».
A un certo punto Mr. Ping, il padre di Po, si rivolge al figlio dicendogli «È giunto il momento di dirti una cosa importante»... e a questo punto probabilmente tutti immaginano che stia per confessargli che è stato adottato (più che plausibile, visto che Mr. Ping è un papero...). E invece si tratta semplicemente della rivelazione dell'ingrediente segreto della famosa Zuppa dall'Ingrediente Segreto. Non vi dico quale sia quest'ingrediente... perché farlo significherebbe spoilerare il messaggio più profondo del film!
Il maggior difetto della pellicola? Dico solo questo: Fabio Volo era già scrittore, attore, conduttore radiofonico e televisivo... era proprio necessario che si cimentasse anche nel doppiaggio? Già, è sua la voce del protagonista. Basti dire che nella versione originale Po è doppiato da Jack Black, e il cast comprende anche Dustin Hoffman, Angelina Jolie, Lucy Liu e Jackie Chan... (Nulla da obiettare sugli altri doppiatori italiani, per carità)
Prima del film è stato proiettato il trailer di Mamma Mia!, e da quello che ho visto deve essere carino. Oggi pomeriggio ho in programma di tornare al cinema per vedere un altro film di cui ho letto ottime recensioni, anche se di effetti speciali non dovrebbero essercene granché...
La trama in sintesi: il protagonista Po, un panda grasso, pigro e goffo, lavora nella "spaghettineria" del padre e coltiva una passione per il kung fu che però non ha mai avuto modo di mettere realmente in pratica. Il caso vuole che il saggio Oogway lo nomini come prescelto destinato a diventare il Guerriero Dragone, colui che secondo una profezia salverà la Valle della Pace, minacciata dal perfido Tai Lung. Inizialmente il maestro Shifu fa di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote, ma poi si convince ad allenarlo facendo leva sul suo interesse per il cibo... ed è così che Po diventa un vero maestro shaolin.
I momenti clou del film?
La perla di saggezza di Oogway: «Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono. Per questo si chiama presente».
A un certo punto Mr. Ping, il padre di Po, si rivolge al figlio dicendogli «È giunto il momento di dirti una cosa importante»... e a questo punto probabilmente tutti immaginano che stia per confessargli che è stato adottato (più che plausibile, visto che Mr. Ping è un papero...). E invece si tratta semplicemente della rivelazione dell'ingrediente segreto della famosa Zuppa dall'Ingrediente Segreto. Non vi dico quale sia quest'ingrediente... perché farlo significherebbe spoilerare il messaggio più profondo del film!
Il maggior difetto della pellicola? Dico solo questo: Fabio Volo era già scrittore, attore, conduttore radiofonico e televisivo... era proprio necessario che si cimentasse anche nel doppiaggio? Già, è sua la voce del protagonista. Basti dire che nella versione originale Po è doppiato da Jack Black, e il cast comprende anche Dustin Hoffman, Angelina Jolie, Lucy Liu e Jackie Chan... (Nulla da obiettare sugli altri doppiatori italiani, per carità)
Prima del film è stato proiettato il trailer di Mamma Mia!, e da quello che ho visto deve essere carino. Oggi pomeriggio ho in programma di tornare al cinema per vedere un altro film di cui ho letto ottime recensioni, anche se di effetti speciali non dovrebbero essercene granché...
sabato 27 settembre 2008
Guarire con il sorriso
Questa mattina, recandomi nell'ospedale di Pescara, ho notato che parecchi edifici erano decorati con palloncini colorati; i manifesti esposti qua e là, e recanti lo slogan «Ridere è una cosa seria», annunciavano la visita di Patch Adams, il dottore americano ideatore della clown-terapia (o terapia del sorriso, che dir si voglia), la cui vita ispirò l'omonimo film interpretato da Robin Williams.
Per maggiori informazioni sulle iniziative legate all'evento, tra le quali uno spettacolo di beneficenza che si terrà questa sera alle 21 presso il cinema-teatro Massimo di Pescara, potete visitare il sito creato per l'occasione.
Per maggiori informazioni sulle iniziative legate all'evento, tra le quali uno spettacolo di beneficenza che si terrà questa sera alle 21 presso il cinema-teatro Massimo di Pescara, potete visitare il sito creato per l'occasione.
Happy Birthday, Big G!
Si noti lo stile del logo creato per l'occasione, che ricalca quello presente nel prototipo della homepage...
Questo mese Google ha compiuto dieci anni. E pensare che io, fino a non più di cinque anni fa, non conoscevo affatto questo servizio, ed ero solita affidarmi a motori di ricerca come Yahoo! e Altavista (quest'ultimo non ero nemmeno sicura che esistesse ancora...). Negli ultimi anni il colosso di Mountain View ha fatto enormi passi avanti, documentati nell'apposita cronologia... e, per quanto mi riguarda, è diventato il sito che visito più spesso, nonché la pagina iniziale del mio browser. Oggi Google è così potente che fa quasi paura, a pensarci bene...
Ottima decisione
Il blogger Mario Adinolfi, candidato nell'ottobre scorso alle primarie del Partito Democratico nonché primo dei non eletti alla Camera nelle file del PD, il 25 luglio scorso ha pubblicato un post in cui confidava di aver rifiutato di partecipare a un reality show targato Mediaset. Poi però ha fatto una parziale retromarcia, tanto che il 31 agosto ha chiesto ai lettori di aiutarlo a prendere una decisione importante: partecipare o non partecipare a La Talpa? Ha spiegato che gli era stata fatta un'offerta economica piuttosto generosa, e che avrebbe avuto la possibilità di mettere in gioco la sua capacità di formulare «qualche pensierino fuori schema», visto che La talpa non è un reality come gli altri (vero, per certi versi è pure peggio... ma dicono tutti così! ). La sua maggiore perplessità era legata al rischio di essere considerato un "traditore" per il fatto di partecipare a un programma trasmesso su una rete del "nemico"... ma a mio parere non era questo il punto, e gliel'ho pure scritto in un commento. In definitiva direi che la maggioranza dei 281 commentatori è stata concorde nel consigliargli di confermare il rifiuto iniziale.
Due giorni fa, finalmente, il corpulento blogger ha sciolto la riserva: in Sudafrica non ci andrà... perché deve lavorare al suo prossimo programma, che si intitolerà Finimondo. Sarà soltanto questo il motivo... oppure magari aveva ragione il commentatore firmatosi "grillo parlante", il quale aveva scritto «oppure semplicemente vuoi farci sapere che ti hanno invitato, suscitare un pò di movimento, e poi fare la grande rinuncia»?
Due giorni fa, finalmente, il corpulento blogger ha sciolto la riserva: in Sudafrica non ci andrà... perché deve lavorare al suo prossimo programma, che si intitolerà Finimondo. Sarà soltanto questo il motivo... oppure magari aveva ragione il commentatore firmatosi "grillo parlante", il quale aveva scritto «oppure semplicemente vuoi farci sapere che ti hanno invitato, suscitare un pò di movimento, e poi fare la grande rinuncia»?
venerdì 26 settembre 2008
Farò il tifo per voi!
Samuele Silva (che potete vedere qui sopra nella fantastica locandina elaborata da Novecento), assieme ad Antonio Sofi, Zoro e Massimo Morelli, ha lanciato l'idea di creare la Nazionale Italiana Calcio Bloggers. Se siete interessati a partecipare alle selezioni, nel suo post troverete tutte le informazioni necessarie.
Sebbene questa divertente iniziativa sia (teoricamente?! ) aperta anche alle donne, io mi guardo bene dal farmi avanti: le pochissime volte che ho giocato a pallone in vita mia ho dato prova di un'assoluta mancanza della grinta necessaria per conquistare e mantenere il possesso di palla... anche se i presenti si sono detti impressionati dalla potenza dei miei calci di punta! Non posso propormi neanche come cronista, ammesso che serva: tanto per dirne una, riconosco una situazione di fuorigioco solamente se l'attaccante riceve il pallone quando è completamente solo nella metà campo avversaria...
giovedì 25 settembre 2008
Linkatemi... per favore! ;-)
Potevo restare indifferente di fronte al garbato appello lanciato da Rick? No che non potevo: e così, eccolo accontentato. Io un'iniziativa del genere l'avevo presa un annetto fa, ma senza ottenere risultati. La mia posizione nella classifica di BlogBabel, da un top di 770 raggiunto grazie ai link in ingresso ricevuti nei giorni successivi al KaraCamp, attualmente è scesa a quota 1539. Già che ci sono, ne approfitto per rinnovare l'appello, e vediamo come va: «qualcuno mi farebbe la cortesia di linkare nel proprio blog uno dei duecento e passa post [nel frattempo sono diventati 881, compreso questo! Caspita... ] che ho pubblicato finora (preferibilmente non per dire "guardate un po' le corbellerie che scrive questa", grazie! )? In cambio avrete la mia eterna gratitudine e... cos'altro posso promettervi? Se vi fa piacere, vi dedico un post... ».
Se non succede niente, poco male: oramai mi sono convinta a lasciar perdere il celhopiulunghismo, che è roba per maschi...
Se non succede niente, poco male: oramai mi sono convinta a lasciar perdere il celhopiulunghismo, che è roba per maschi...
Sicché il problema non sussiste
Posso anche essere d'accordo sul fatto che la cucina tipica italiana vada tutelata per non soccombere all'invasione dei locali etnici (se poi qualcuno mi segnala una trattoria dove si possa mangiare a sazietà spendendo non più di dieci euro, gli sarò eternamente grata ). Tuttavia sono rimasta un tantino perplessa leggendo le parole con cui il ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia ha minimizzato i rischi del latte contaminato nei ristoranti cinesi: «Non mi pongo nemmeno il problema, visto che non ci vado proprio». Sarebbe un po' come se il ministro dell'Interno dicesse «Chissenefrega dell'emergenza sicurezza, tanto io c'ho la scorta...», no?
mercoledì 24 settembre 2008
Grazie per aver volato con noi
Non ho mai volato con Alitalia... e, vista la situazione della nostra compagnia di bandiera, chissà se avrò modo di fare quest'esperienza. Pur non potendomi assolutamente considerare una frequent flyer, mi sono comunque divertita parecchio guardando questi due filmati (soprattutto il primo) che insegnano a interpretare in modo alternativo le istruzioni di sicurezza esposte su certi aeroplani!
(Lo voglio anch'io, quel sintetizzatore vocale! )
(Lo voglio anch'io, quel sintetizzatore vocale! )
Sarebbe bello 2
(Dopo il navigatore satellitare con etilometro incorporato...)
Da oggi i locali «dove si svolgono con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario spettacoli o altre forme di intrattenimento e dove siano venduti alcolici» sono obbligati ad esporre tabelle in formato poster indicanti le quantità delle diverse bevande alcoliche che si potranno orientativamente consumare per sedersi al posto di guida in condizione di sobrietà. L'iniziativa in sé non è mica da buttar via... ma il fatto che all'avventore di un pub si cerchi di far notare che ha esagerato con l'alcol non implica affatto che questi recepisca il messaggio (e che sia poi disposto a rinunciare a guidare in favore di qualcuno più sobrio di lui). Vale la pena di leggere le considerazioni espresse al riguardo da Giovy, che in quest'occasione parla in qualità di sommelier abituato a promuovere la cultura del bere responsabilmente.
All'epoca in cui uscivo con una certa comitiva, non ci voleva mica l'etilometro per accorgersi che spesso i maschietti alzavano troppo il gomito... ma non è successo praticamente mai che qualcuno di quelli che avevano portato la propria auto abbia ceduto il volante a una di noi ragazze, che mediamente non andavamo oltre una mezza pinta di birra. Una sera, dopo avermi riaccompagnata a casa, uno di questi ammise che non sapeva nemmeno lui come aveva fatto a ritornare dal pub. Non fatemici ripensare! (Non soltanto all'evento in sé, ma pure al tizio, contro il quale ne avrei di cose da scrivere, se solo ciò non contrastasse con la riservatezza a cui mi attengo abitualmente... e se solo potesse interessare minimamente a qualcuno di quelli che mi leggono, ovvio! )
Da oggi i locali «dove si svolgono con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario spettacoli o altre forme di intrattenimento e dove siano venduti alcolici» sono obbligati ad esporre tabelle in formato poster indicanti le quantità delle diverse bevande alcoliche che si potranno orientativamente consumare per sedersi al posto di guida in condizione di sobrietà. L'iniziativa in sé non è mica da buttar via... ma il fatto che all'avventore di un pub si cerchi di far notare che ha esagerato con l'alcol non implica affatto che questi recepisca il messaggio (e che sia poi disposto a rinunciare a guidare in favore di qualcuno più sobrio di lui). Vale la pena di leggere le considerazioni espresse al riguardo da Giovy, che in quest'occasione parla in qualità di sommelier abituato a promuovere la cultura del bere responsabilmente.
All'epoca in cui uscivo con una certa comitiva, non ci voleva mica l'etilometro per accorgersi che spesso i maschietti alzavano troppo il gomito... ma non è successo praticamente mai che qualcuno di quelli che avevano portato la propria auto abbia ceduto il volante a una di noi ragazze, che mediamente non andavamo oltre una mezza pinta di birra. Una sera, dopo avermi riaccompagnata a casa, uno di questi ammise che non sapeva nemmeno lui come aveva fatto a ritornare dal pub. Non fatemici ripensare! (Non soltanto all'evento in sé, ma pure al tizio, contro il quale ne avrei di cose da scrivere, se solo ciò non contrastasse con la riservatezza a cui mi attengo abitualmente... e se solo potesse interessare minimamente a qualcuno di quelli che mi leggono, ovvio! )
lunedì 22 settembre 2008
Scelta di un titolo
Dialogo immaginario avvenuto alcune settimane fa tra due autori Rai (lo scrivo in romanesco perché mi viene così... in fondo la Rai ha sede a Roma, no? )
Per quanto mi riguarda, la prima puntata di Volami nel cuore l'ho seguita piuttosto distrattamente, anche perché sabato sera stavo navigando e bloggando. Pur con tutti i suoi difetti, mi è comunque sembrato il genere di varietà che permette di trascorrere una serata in allegria davanti alla tv... ma evidentemente il pubblico preferisce i piagnistei della concorrenza (sui quali non mi sbilancio ulteriormente, avendoli snobbati nel modo più assoluto!). Se va avanti così, dubito che andranno in onda tutte e sette le puntate previste...
Autore 1: «Ahò, dovemo sceje er nome der nòvo sciò der sabbato sera co' Pupo e co' quer regazzino che è poco più basso de lui... Ernestino, c'hai presente?»(Chiedo scusa ai lettori, soprattutto a quelli di "madrelingua" romana le cui correzioni saranno graditissime... è che oggi mi andava di giocare un po'! )
Autore 2: «Me ricordi 'n che conziste 'sto sciò, tanto pe' fa' 'n po' mente locale?»
Autore 1: «Se tratta de 'n varietà dove du' squadre de vippe se sfidano ner canto, ner ballo e ne' 'a recitazzione...»
Autore 2: «Nun c'ho 'n idea, nun me vène 'n mente gnente... Allora che famo?»
Autore 1: «Uhm... Come diceva Archimede Pitagorico, eureka! Lo potemo 'ntitola' come 'na canzone famosa: l'avemo già fatto co' Li mijori anni, Te lascio 'na canzone, Chi fermerà la musica, Il cielo è sempre più blu... e in genere c'ha detto pure bene!»
Autore 2: «Ma lo sai che c'hai avuto proprio 'n idea gajarda? Sì, ma come famo a trova' 'n titolo de successo? Aspetta 'n po'... ecco: ne scejemo uno de Mina! Lei è una che piace sempre 'n zacco ar pubblico, 'o sai...»
Autore 1: «Bbravo! Sì, ma quella ne ha incise dumila... quale prennemo?»
Autore 2: «Lasciamo decide ar caso: io casualmente c'ho qui l'aipodde de mi' moje co' tutto er repertorio della tigre de Cremona. Metto "Brani casuali" e vedemo che ce esce!»
Autore 1: «Ecco, sì, famo così»
(l'Autore 2 accende l'iPod, apre il Menu e seleziona "Brani casuali". Dalle cuffie escono le note di Volami nel cuore)
Autore 1: «Volami ner còre? Ma nun va bene... che c'azzecca cor programma?»
Autore 2: «Massì che va bene: mica starai a guarda' er capello?! È 'n titolo così suggestivo, d'atmosfera...»
Autore 1: «Vabbe', aggiudicato... Co' 'sto sciò je la famo vede' noi alla De Filippi!»
Per quanto mi riguarda, la prima puntata di Volami nel cuore l'ho seguita piuttosto distrattamente, anche perché sabato sera stavo navigando e bloggando. Pur con tutti i suoi difetti, mi è comunque sembrato il genere di varietà che permette di trascorrere una serata in allegria davanti alla tv... ma evidentemente il pubblico preferisce i piagnistei della concorrenza (sui quali non mi sbilancio ulteriormente, avendoli snobbati nel modo più assoluto!). Se va avanti così, dubito che andranno in onda tutte e sette le puntate previste...
Occhio alla plastica per alimenti?
Oggi ho ricevuto per posta elettronica un messaggio che metteva in guardia contro l'abitudine di bere acqua da bottiglie di plastica (PET) lasciate al sole, in quanto ciò aumenterebbe il rischio di cancro al seno. Vista la serietà dell'argomento, ero tentata di pubblicare il testo così com'era (la stessa cosa che feci per l'e-mail che avrebbe dovuto insegnare a riconoscere un attacco cardiaco), ma poi l'aspirante detective antibufala che c'è in me ha preso il sopravvento e, grazie a Google, ho ripescato un recente post di Paolo Attivissimo che non avevo ancora letto. Da esso risulta che la pericolosità del PET è sostanzialmente una bufala. Il discorso cambia se si parla di un altro tipo di plastica, il policarbonato, usato per realizzare vari prodotti per alimenti; tale materiale rilascia il BPA, o bisfenolo A, il cui possibile effetto cancerogeno è ancora in discussione presso la comunità scientifica. Il testo che ho ricevuto io è identico a quello postato da Paolo, con in più la seguente aggiunta che riguarda appunto il BPA.
Bottiglie di plastica, biberon, imballaggi vari sono sotto accusa, non da oggi, per la presenza di un composto organico il bisfenolo A (Bpa), che interferisce con il sistema endocrino (rischi di tumore al seno e alla prostata, disturbi neurologici). Ricordiamo, citando Paracelso, che e' la quantita' che fa il veleno e la dose giornaliera e' di 0,05 mg per ogni chilogrammo di peso corporeo. Il problema si presenta, in particolare, per i bambini, specialmente per i lattanti, che hanno un peso limitato e che assumono latte artificiale. Il consiglio e' quello di cambiare spesso il biberon e di non scaldare troppo il latte nel poppatoio (il calore favorisce la migrazione del Bpa dal contenitore al contenuto). Per gli adulti, che acquistano l'acqua in bottiglie di plastica, consigliamo di leggere la data entro la quale e' preferibile il consumo, che deve essere la piu' lontana possibile. Inoltre e' il caso di dare una occhiata alla collocazione delle bottiglie: se esposte alla luce e al calore e' bene non acquistarle. L'alternativa e' quella di bere acqua in bottiglie di vetro o di prenderla dal rubinetto di casa.
Dal sito ADUC Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori
domenica 21 settembre 2008
Cosa c'è di nuovo in edicola
In queste settimane le edicole sono invase dalle prime uscite delle raccolte più disparate: dal corso di lingua cinese di DeAgostini ai santini e rosari di Hachette, dalla deliziosa collezione Maison et Boutiques di Delprado al servizio da tavola juventino di Hobby & Work (che è decisamente eccessivo perfino per me! ). Di questa smania collezionistica ha già parlato tempo fa Dania. Ho sentito dire che le nuove collezioni si concentrano in questo periodo dell'anno per precise ragioni di marketing, ma non so altro.
Visto il prezzo scontato, la tentazione di collezionare un po' di prime uscite è stata forte, ma sono riuscita a trattenermi... tranne che in un caso. Dopo aver visto in televisione la pubblicità della collana Sfide matematiche - I classici della matematica ricreativa di RBA Italia, sono corsa in edicola ad acquistare la prima uscita al prezzo di 4,99 €: il libro Ah! Ci sono! Paradossi stimolanti e divertenti di Martin Gardner. L'altro giorno in pullman ho iniziato a sfogliarlo, ma dopo un po' ho dovuto distogliere la mente: una lettura non proprio distensiva, ma molto interessante, ideale da degustare a piccole dosi. Il volume è organizzato in sei capitoli dedicati rispettivamente alla logica, ai numeri, alla geometria, alla probabilità, alla statistica e al tempo; direi che potrebbe piacere anche a coloro che considerano l'espressione "matematica ricreativa" alla stregua di un ossimoro, ma apprezzano il pensiero filosofico e i ragionamenti astratti.
Nel libro trovano spazio paradossi celebri, come quello del mentitore...
Era inclusa una cartolina per ricevere i tre volumi successivi (tra i quali questo del grande Raymond Smullyan) a 9,99 € anziché 29,97 €, e stavo quasi per spedirla, ma poi ho lasciato perdere perché ho letto che ogni mese mi sarebbero stati recapitati quattro nuovi titoli a 9,99 € l'uno. In visione gratuita per 15 giorni e senza impegno, è vero... ma preferisco evitare di sobbarcarmi l'onere di rimandare indietro il pacco, se già so che non li tratterrò; mi piacerebbe tanto, ma in casa lo spazio scarseggia... e il piano dell'opera prevede un totale di quaranta volumi!
Visto il prezzo scontato, la tentazione di collezionare un po' di prime uscite è stata forte, ma sono riuscita a trattenermi... tranne che in un caso. Dopo aver visto in televisione la pubblicità della collana Sfide matematiche - I classici della matematica ricreativa di RBA Italia, sono corsa in edicola ad acquistare la prima uscita al prezzo di 4,99 €: il libro Ah! Ci sono! Paradossi stimolanti e divertenti di Martin Gardner. L'altro giorno in pullman ho iniziato a sfogliarlo, ma dopo un po' ho dovuto distogliere la mente: una lettura non proprio distensiva, ma molto interessante, ideale da degustare a piccole dosi. Il volume è organizzato in sei capitoli dedicati rispettivamente alla logica, ai numeri, alla geometria, alla probabilità, alla statistica e al tempo; direi che potrebbe piacere anche a coloro che considerano l'espressione "matematica ricreativa" alla stregua di un ossimoro, ma apprezzano il pensiero filosofico e i ragionamenti astratti.
Nel libro trovano spazio paradossi celebri, come quello del mentitore...
Si dice che Epimenide abbia affermato che «Tutti i Cretesi sono mentitori». Dato che Epimenide era cretese, ha detto la verità?..., quello di Socrate e Platone, che in forma semplificata si esprime come
A: la frase B è falsa.... e quello del barbiere:
B: la frase A è vera.
Se il barbiere rade tutti e soli gli uomini della città che non radono sé stessi, chi rade il barbiere?Ce ne sono poi molti altri, magari più insoliti ma non meno avvincenti.
Era inclusa una cartolina per ricevere i tre volumi successivi (tra i quali questo del grande Raymond Smullyan) a 9,99 € anziché 29,97 €, e stavo quasi per spedirla, ma poi ho lasciato perdere perché ho letto che ogni mese mi sarebbero stati recapitati quattro nuovi titoli a 9,99 € l'uno. In visione gratuita per 15 giorni e senza impegno, è vero... ma preferisco evitare di sobbarcarmi l'onere di rimandare indietro il pacco, se già so che non li tratterrò; mi piacerebbe tanto, ma in casa lo spazio scarseggia... e il piano dell'opera prevede un totale di quaranta volumi!
L'ultima frontiera del blogging
Una coppia che vive a Berlino, formata dall'australiana Jodi e dall'italiano Erik, ha deciso di rendere partecipe il mondo di un'esperienza che normalmente viene vissuta nell'intimità nella famiglia, pubblicando in un blog tutte le informazioni sulla gravidanza di lei. Praticamente un reality show in Rete: perfino il parto, previsto per gennaio, avverrà in diretta streaming. Contenti loro...
Il referendum elettorale, ve lo ricordate?
All'inizio dell'anno si parlò molto dell'opportunità di cambiare la legge elettorale, definita "una porcata" dalla stessa persona che l'aveva scritta, prima di tornare alle urne. Erano state raccolte firme a sufficienza per indire un referendum. Poi l'esecutivo cadde e, fallito il tentativo di costituire un governo di transizione incaricato di realizzare le riforme istituzionali, vennero sciolte le camere e ci furono le elezioni anticipate... e così il referendum dovette slittare. Da allora sembra che non ne parli più nessuno: a voi sembra normale? Io dico che l'opposizione dovrebbe essere più incisiva: ogni tanto Veltroni si ricorda di dire la sua, ma Berlusconi lo definisce inesistente (e per una volta devo ammettere che non ha proprio tutti i torti) e neppure i sondaggi gli sono favorevoli.
Qualcuno affermerà che migliorare la legge elettorale non è urgente perché le prossime elezioni politiche si terranno nel 2013, a meno di clamorosi colpi di scena... ma, se tanto mi dà tanto, non è così improbabile che la situazione rimanga immutata fino ad allora.
Vabbe', per farla breve... ricevo e volentieri pubblico integralmente (giacché riassumendola temo di alterarne il senso) la Lettera di Giovanni Guzzetta Presidente Comitato Promotore Referendum Elettorali, confidando nel fatto che il comitato (che ho provato a contattare tre giorni fa via e-mail ottenendo soltanto una notifica di lettura) non avrà nulla in contrario, anzi.
Carissima/o,
Mancano meno di 300 giorni alla data limite per l'indizione del referendum per il quale, anche con il tuo aiuto, abbiamo raccolto 820.916 firme.
Come sai il referendum è stato rinviato perché la legge prevede che ciò accada nel caso di elezioni anticipate. La ragione del rinvio è quella di consentire al nuovo Parlamento di intervenire tempestivamente.
Purtroppo il nuovo Parlamento a tutto pensa tranne che ad intervenire. Nessun dibattito serio sulla legge elettorale è stato avviato. Il ceto politico ha incassato il bonus di un anno per prendere tempo, schiaffeggiando impunemente tutti quei cittadini che hanno raccolto le firme ed i tanti milioni che, se si andasse a votare, sommergerebbero di sì i tanti burocrati della politica che lucrano su una legge che ha espropriato i cittadini di ogni potere di scelta.
Ovviamente, a costo di sfiorare il ridicolo, da una parte e dall'altra si adducono scuse più o meno risibili per eludere il problema. Ne cito solo due.
La prima: "Ormai la semplificazione del quadro politico determinatasi con le ultime elezioni ha reso il referendum inutile".
La seconda: "Le riforme istituzionali non interessano a nessuno, la priorità è l'economia".
Si tratta di argomenti uno più pretestuoso dell'altro.
Il referendum è oggi ancora più utile di prima. Innanzitutto perché la semplificazione è già stata in parte abiurata dagli stessi che l'avevano auspicata. In secondo luogo perché anche le mini-coalizioni che si sono formate esibiscono gli stessi difetti di quelle di prima. Non passa giorno in cui tra Lega e PDL e tra PD e IDV non emergano conflitti, ricatti e divergenze. L'ultimo ricatto è quello della Lega che ha di fatto imposto ad An di mollare il proprio sostegno al referendum. Più chiaro di così?
Il nostro obiettivo "una lista, una maggioranza, un governo stabile" rimane perciò ancora da raggiungere.
A ciò si aggiunge che nessuno parla del secondo referendum. Quello sulle pluricandidature. Anche questo referendum è, nella sua formulazione, condizionato dalla logica impostaci dalla natura abrogativa del quesito. Esso tuttavia ci consente di intervenire, ancorché parzialmente, sul secondo limite del "Porcellum": la sottrazione ai cittadini della possibilità di eleggere i propri rappresentanti. Se fosse nella nostra disponibilità noi saremmo intervenuti sulla lista bloccata. Essa infatti mette nelle mani dei politici la nomina dell'intero corpo parlamentare. Anche se parziale, il quesito sulle candidature multiple ha un'importanza concreta fondamentale. Vuole evitare la possibilità di candidature civetta: presento Tizio, ma poi viene eletto Caio perché Tizio ha optato per un altro seggio. E così dietro ai candidati più popolari spuntano sconosciuti uomini di apparato, che non avrebbero mai avuto la forza di farsi eleggere da soli. Le candidature plurime impediscono di conoscere quali sono i candidati effettivamente destinati alla elezione.
Anche alle ultime elezioni più di cento parlamentari "trombati" sono stati ripescati con il sistema delle candidature multiple. Questo bubbone, l'unico sul quale la forma abrogativa del referendum ci consente di intervenire, fa il paio e perfeziona la logica della blindatura delle liste (le liste bloccate). Abbiamo un Parlamento in cui si accede non perché si è scelti dai cittadini, ma perché si è "graditi" e ci si è piegati ai voleri di cinque o sei capi partito, il cui obiettivo è avere persone fedeli e ubbidienti, che diano il meno fastidio possibile.
I nostri non sono parlamentari eletti, sono dei "prescelti" sulla testa dei cittadini. Nominati al posto dei cittadini.
Non abbiamo difficoltà a riconoscere che il voto di preferenza non è il metodo per consentire la selezione dei rappresentanti. Esso è sicuramente di qualità inferiore al collegio uninominale non foss'altro che per la maggiore prossimità che questo assicura tra elettori ed eletti in ordine alla possibilità di conoscenza e riconoscimento reciproco. Eliminarlo a favore di una lista bloccata che, senza trasferire ai partiti un potere che non appartiene loro (e senza primarie obbligatorie per legge), è tuttavia un sicuro e grave restringimento della democrazia. Anche per questo guardiamo con allarme e apprensione ai contatti tra i principali partiti che si propongono di introdurre la lista bloccata anche nelle elezioni europee con l'obiettivo di rafforzare il potere di organi quali quelli di vertice dei partiti privi spesso di adeguata legittimazione democratica.
L'argomento della priorità economica è il più insidioso. Nessuno dubita che la crisi economica sia la priorità. Il problema è però un altro. Le nostre istituzioni e una classe politica così selezionata, sono in grado di affrontare adeguatamente questa crisi? Forse, sull'onda dell'emergenza, si riuscirà a realizzare qualche soluzione tampone, che ci faccia andare avanti qualche mese, ma i problemi di fondo di un paese bloccato dall'immobilismo e dalle caste di ogni genere certamente non potranno essere risolti.
Se vi dicono che la riforma delle istituzioni non è una priorità, perché il problema è l'economia, domandate come mai abbiamo la classe politica più pagata dell'occidente e il paese più povero tra quelli industrializzati! Domandate perché, di fronte alla crisi economica globale che colpisce tutti, l'Italia è il paese che se la passa peggio! Domandate perché, benché la crisi sia la stessa per tutti, gli altri paesi continueranno comunque a crescere almeno il doppio dell'Italia!
Non riceverete nessuna risposta perché il vero problema è che se la politica non funziona, l'economia andrà sempre peggio e chi lo nega mente, sapendo di mentire...
Entro 300 giorni il referendum si dovrà fare. È iniziato il conto alla rovescia. Stiamo predisponendo una serie di iniziative per sensibilizzare l'opinione pubblica e confutare la disinformazione dilagante.
Ti scrivo perché ho bisogno del tuo aiuto. Riattivare la rete di sostenitori del referendum è fondamentale, anche perché, purtroppo, non possiamo contare sull'informazione pubblica che è complice della congiura del silenzio intorno al referendum.
Quando i cittadini vengono esclusi, solo i cittadini possono riprendersi lo spazio che è loro negato.
Per questo è importante sapere se possiamo contare su di te. Molti in questi giorni, a destra e a sinistra, si stanno dimenticando il referendum, dopo averlo sostenuto, alcuni purtroppo un po' opportunisticamente. Me lo aspettavo. Così come mi aspetto che molti torneranno non appena fiuteranno che il tema riprende vigore nell'opinione pubblica.
Adesso chiedo a te: DIMMI SE HAI CAMBIATO IDEA! Dobbiamo rimboccarci le maniche ed avere quella pazienza lunga che possa farci arrivare al voto con il sostegno di tanti ai quali possiamo arrivare solo grazie all'impegno capillare dei cittadini comuni che ci hanno sostenuto.
Dicci che non hai cambiato opinione e che anche tu non sei tra quelli che hanno voluto dimenticare questa battaglia. L'unica che possa dare uno scossone alla nostra Italia così sciupata.
Abbiamo anche bisogno di un sostegno finanziario. Non ti chiedo una grande somma, ma se ciascuno potesse dare un contributo potremmo raccogliere quanto ci serve per andare avanti nei prossimi mesi. ANCHE PERCHÉ, COME SAI, IL COMITATO PROMOTORE NON HA RICEVUTO IN PASSATO E NON RICEVE ATTUALMENTE NESSUN TIPO DI FINANZIAMENTO PUBBLICO. Sul sito del referendum (www.referendumelettorale.org) troverai tutte le informazioni.
Fai circolare questa lettera a tutti i tuoi conoscenti.
IMPEGNAMOCI INSIEME PER VINCERE INSIEME.
IL CONTO ALLA ROVESCIA È INIZIATO.
Qualcuno affermerà che migliorare la legge elettorale non è urgente perché le prossime elezioni politiche si terranno nel 2013, a meno di clamorosi colpi di scena... ma, se tanto mi dà tanto, non è così improbabile che la situazione rimanga immutata fino ad allora.
Vabbe', per farla breve... ricevo e volentieri pubblico integralmente (giacché riassumendola temo di alterarne il senso) la Lettera di Giovanni Guzzetta Presidente Comitato Promotore Referendum Elettorali, confidando nel fatto che il comitato (che ho provato a contattare tre giorni fa via e-mail ottenendo soltanto una notifica di lettura) non avrà nulla in contrario, anzi.
Carissima/o,
Mancano meno di 300 giorni alla data limite per l'indizione del referendum per il quale, anche con il tuo aiuto, abbiamo raccolto 820.916 firme.
Come sai il referendum è stato rinviato perché la legge prevede che ciò accada nel caso di elezioni anticipate. La ragione del rinvio è quella di consentire al nuovo Parlamento di intervenire tempestivamente.
Purtroppo il nuovo Parlamento a tutto pensa tranne che ad intervenire. Nessun dibattito serio sulla legge elettorale è stato avviato. Il ceto politico ha incassato il bonus di un anno per prendere tempo, schiaffeggiando impunemente tutti quei cittadini che hanno raccolto le firme ed i tanti milioni che, se si andasse a votare, sommergerebbero di sì i tanti burocrati della politica che lucrano su una legge che ha espropriato i cittadini di ogni potere di scelta.
Ovviamente, a costo di sfiorare il ridicolo, da una parte e dall'altra si adducono scuse più o meno risibili per eludere il problema. Ne cito solo due.
La prima: "Ormai la semplificazione del quadro politico determinatasi con le ultime elezioni ha reso il referendum inutile".
La seconda: "Le riforme istituzionali non interessano a nessuno, la priorità è l'economia".
Si tratta di argomenti uno più pretestuoso dell'altro.
Il referendum è oggi ancora più utile di prima. Innanzitutto perché la semplificazione è già stata in parte abiurata dagli stessi che l'avevano auspicata. In secondo luogo perché anche le mini-coalizioni che si sono formate esibiscono gli stessi difetti di quelle di prima. Non passa giorno in cui tra Lega e PDL e tra PD e IDV non emergano conflitti, ricatti e divergenze. L'ultimo ricatto è quello della Lega che ha di fatto imposto ad An di mollare il proprio sostegno al referendum. Più chiaro di così?
Il nostro obiettivo "una lista, una maggioranza, un governo stabile" rimane perciò ancora da raggiungere.
A ciò si aggiunge che nessuno parla del secondo referendum. Quello sulle pluricandidature. Anche questo referendum è, nella sua formulazione, condizionato dalla logica impostaci dalla natura abrogativa del quesito. Esso tuttavia ci consente di intervenire, ancorché parzialmente, sul secondo limite del "Porcellum": la sottrazione ai cittadini della possibilità di eleggere i propri rappresentanti. Se fosse nella nostra disponibilità noi saremmo intervenuti sulla lista bloccata. Essa infatti mette nelle mani dei politici la nomina dell'intero corpo parlamentare. Anche se parziale, il quesito sulle candidature multiple ha un'importanza concreta fondamentale. Vuole evitare la possibilità di candidature civetta: presento Tizio, ma poi viene eletto Caio perché Tizio ha optato per un altro seggio. E così dietro ai candidati più popolari spuntano sconosciuti uomini di apparato, che non avrebbero mai avuto la forza di farsi eleggere da soli. Le candidature plurime impediscono di conoscere quali sono i candidati effettivamente destinati alla elezione.
Anche alle ultime elezioni più di cento parlamentari "trombati" sono stati ripescati con il sistema delle candidature multiple. Questo bubbone, l'unico sul quale la forma abrogativa del referendum ci consente di intervenire, fa il paio e perfeziona la logica della blindatura delle liste (le liste bloccate). Abbiamo un Parlamento in cui si accede non perché si è scelti dai cittadini, ma perché si è "graditi" e ci si è piegati ai voleri di cinque o sei capi partito, il cui obiettivo è avere persone fedeli e ubbidienti, che diano il meno fastidio possibile.
I nostri non sono parlamentari eletti, sono dei "prescelti" sulla testa dei cittadini. Nominati al posto dei cittadini.
Non abbiamo difficoltà a riconoscere che il voto di preferenza non è il metodo per consentire la selezione dei rappresentanti. Esso è sicuramente di qualità inferiore al collegio uninominale non foss'altro che per la maggiore prossimità che questo assicura tra elettori ed eletti in ordine alla possibilità di conoscenza e riconoscimento reciproco. Eliminarlo a favore di una lista bloccata che, senza trasferire ai partiti un potere che non appartiene loro (e senza primarie obbligatorie per legge), è tuttavia un sicuro e grave restringimento della democrazia. Anche per questo guardiamo con allarme e apprensione ai contatti tra i principali partiti che si propongono di introdurre la lista bloccata anche nelle elezioni europee con l'obiettivo di rafforzare il potere di organi quali quelli di vertice dei partiti privi spesso di adeguata legittimazione democratica.
L'argomento della priorità economica è il più insidioso. Nessuno dubita che la crisi economica sia la priorità. Il problema è però un altro. Le nostre istituzioni e una classe politica così selezionata, sono in grado di affrontare adeguatamente questa crisi? Forse, sull'onda dell'emergenza, si riuscirà a realizzare qualche soluzione tampone, che ci faccia andare avanti qualche mese, ma i problemi di fondo di un paese bloccato dall'immobilismo e dalle caste di ogni genere certamente non potranno essere risolti.
Se vi dicono che la riforma delle istituzioni non è una priorità, perché il problema è l'economia, domandate come mai abbiamo la classe politica più pagata dell'occidente e il paese più povero tra quelli industrializzati! Domandate perché, di fronte alla crisi economica globale che colpisce tutti, l'Italia è il paese che se la passa peggio! Domandate perché, benché la crisi sia la stessa per tutti, gli altri paesi continueranno comunque a crescere almeno il doppio dell'Italia!
Non riceverete nessuna risposta perché il vero problema è che se la politica non funziona, l'economia andrà sempre peggio e chi lo nega mente, sapendo di mentire...
Entro 300 giorni il referendum si dovrà fare. È iniziato il conto alla rovescia. Stiamo predisponendo una serie di iniziative per sensibilizzare l'opinione pubblica e confutare la disinformazione dilagante.
Ti scrivo perché ho bisogno del tuo aiuto. Riattivare la rete di sostenitori del referendum è fondamentale, anche perché, purtroppo, non possiamo contare sull'informazione pubblica che è complice della congiura del silenzio intorno al referendum.
Quando i cittadini vengono esclusi, solo i cittadini possono riprendersi lo spazio che è loro negato.
Per questo è importante sapere se possiamo contare su di te. Molti in questi giorni, a destra e a sinistra, si stanno dimenticando il referendum, dopo averlo sostenuto, alcuni purtroppo un po' opportunisticamente. Me lo aspettavo. Così come mi aspetto che molti torneranno non appena fiuteranno che il tema riprende vigore nell'opinione pubblica.
Adesso chiedo a te: DIMMI SE HAI CAMBIATO IDEA! Dobbiamo rimboccarci le maniche ed avere quella pazienza lunga che possa farci arrivare al voto con il sostegno di tanti ai quali possiamo arrivare solo grazie all'impegno capillare dei cittadini comuni che ci hanno sostenuto.
Dicci che non hai cambiato opinione e che anche tu non sei tra quelli che hanno voluto dimenticare questa battaglia. L'unica che possa dare uno scossone alla nostra Italia così sciupata.
Abbiamo anche bisogno di un sostegno finanziario. Non ti chiedo una grande somma, ma se ciascuno potesse dare un contributo potremmo raccogliere quanto ci serve per andare avanti nei prossimi mesi. ANCHE PERCHÉ, COME SAI, IL COMITATO PROMOTORE NON HA RICEVUTO IN PASSATO E NON RICEVE ATTUALMENTE NESSUN TIPO DI FINANZIAMENTO PUBBLICO. Sul sito del referendum (www.referendumelettorale.org) troverai tutte le informazioni.
Fai circolare questa lettera a tutti i tuoi conoscenti.
IMPEGNAMOCI INSIEME PER VINCERE INSIEME.
IL CONTO ALLA ROVESCIA È INIZIATO.
Giovanni Guzzetta
venerdì 19 settembre 2008
Quei misteriosi lupini
Tra i libri che dovetti leggere ai tempi del liceo, ricordo I Malavoglia... perciò mi ha incuriosita il dibattito sorto in Rete per stabilire che cosa siano esattamente i lupini menzionati da Giovanni Verga; dal romanzo non si capisce bene. Ne aveva parlato quasi un anno fa Akille, e ieri Luca Sofri è ritornato sull'argomento. Qualcuno pensa che sia una questione di lana caprina? Suvvia, un po' di rispetto per un classico della letteratura italiana!
Alcuni per lupini intendono una particolare qualità di vongole, secondo altri si tratta di quei gustosi legumi gialli (che in romanesco si chiamano fusaje) solitamente venduti alle sagre. Per quanto mi riguarda, dopo aver letto le considerazioni inviate da una studentessa di Lettere a Luca Sofri, la bilancia tende a inclinarsi definitivamente dalla parte delle fusaje...
A proposito, mi ricordo che i famosi lupini venivano citati in un capitolo del libro di Mitì Lo stupidario della maturità, quello che mi ispirò la stesura de Il fu Mattia Pasqual!
Alcuni per lupini intendono una particolare qualità di vongole, secondo altri si tratta di quei gustosi legumi gialli (che in romanesco si chiamano fusaje) solitamente venduti alle sagre. Per quanto mi riguarda, dopo aver letto le considerazioni inviate da una studentessa di Lettere a Luca Sofri, la bilancia tende a inclinarsi definitivamente dalla parte delle fusaje...
A proposito, mi ricordo che i famosi lupini venivano citati in un capitolo del libro di Mitì Lo stupidario della maturità, quello che mi ispirò la stesura de Il fu Mattia Pasqual!
Doveva esserci sotto qualcosa!
Magari avrete sentito parlare delle aste al ribasso, e vi sarete posti delle domande tipo «Se l'oggetto va al peggior offerente, allora perché non sparano tutti una cifra minima?» e «Dove sta il guadagno per il venditore?». Questo post spiega in maniera abbastanza semplice come funzionano queste famose aste al ribasso. In sintesi l'offerta vincitrice deve essere la più bassa tra quelle uniche, e per poter fare un'offerta bisogna pagare una sorta di commissione. Inoltre bisogna saper giocare d'azzardo, in un certo senso...
Cucina etnica 2 - Sono recidiva
Oggi per pranzo ho pensato bene di fare un salto dal "kebabbaro" di cui avevo già parlato in questo post. Stavolta volevo provare i falafel, ma c'è stato un malinteso con il pakistano che stava dietro il bancone: dopo aver guardato i cartelli esposti, gli ho chiesto un "menu falafel" (non sapendo dove mettere l'accento), e dalla sua risposta sembrava quasi che di falafel il relativo menu ne comprendesse uno solo, che è grosso come una polpettina... francamente troppo poco per la fame che avevo. Allora, per non impelagarmi in un dialogo che si preannunciava complicato, ho ripiegato di nuovo sul kebab, questa volta sotto forma di panino. Come se non fosse già abbastanza arduo addentare il panino strapieno senza far cadere il contenuto sul tavolino, per savoir vivre mi è toccato dare un minimo di spago al giovinotto che, nel locale deserto, desiderava combattere la noia attaccando bottone e facendosi un po' di affari miei. A un certo punto, anche se non è assolutamente mia abitudine, ho iniziato a sparare delle fandonie tanto per sembrare un po' più cool, ma mi sa che non ci hanno creduto neppure i muri! Anche se non sono mai stata particolarmente brava a capire certe cose, comunque, ho avuto la sensazione che il tizio volesse provarci... ma io avevo già intuito che tra di noi non potrebbe mai funzionare, a causa degli insormontabili problemi di comunicazione! Se non fossero provvidenzialmente arrivati tre ragazzi a prendere un panino, mi sa che alla fine quello avrebbe tentato di estorcermi pure il numero di cellulare...
Mi è rimasta la curiosità di assaggiare i samosa, il riso basmati e ovviamente 'sti benedetti falafel; magari la prossima volta proverò a visitare il locale concorrente di fronte, che avevo già visto, ma mai realmente "registrato in memoria". Ho pure fatto un salto al Giappo che ha aperto da poco lì vicino sospinto da una campagna pubblicitaria incentrata sullo slogan «ReSUSHIta»; ho chiesto se funzionasse pure da take away, e mi è stato risposto di sì. Quindi una di queste sere magari provo il sushi, sperando che a me vada meglio che a Maxxeo... e sempre che il giapponesino non abbia clamorosamente frainteso la domanda «Fate pure servizio da asporto?».
Mi è rimasta la curiosità di assaggiare i samosa, il riso basmati e ovviamente 'sti benedetti falafel; magari la prossima volta proverò a visitare il locale concorrente di fronte, che avevo già visto, ma mai realmente "registrato in memoria". Ho pure fatto un salto al Giappo che ha aperto da poco lì vicino sospinto da una campagna pubblicitaria incentrata sullo slogan «ReSUSHIta»; ho chiesto se funzionasse pure da take away, e mi è stato risposto di sì. Quindi una di queste sere magari provo il sushi, sperando che a me vada meglio che a Maxxeo... e sempre che il giapponesino non abbia clamorosamente frainteso la domanda «Fate pure servizio da asporto?».
giovedì 18 settembre 2008
Vogliamogli bene
Anche se non sono una sviluppatrice, e certe cose le capisco solo fino a un certo punto, questo video segnalato da Luca Conti mi ha fatto sorridere!
Mi sembra il minimo
Domenica scorsa avevo parlato della spiacevole (per usare un pallido eufemismo) vicenda occorsa al figlioletto della blogger Black Cat. Pare che le cose stiano prendendo una piega positiva: la mamma ha parlato per telefono con due dirigenti di Carrefour Italia, uno dei quali ha detto «Non vogliamo insabbiare il caso, ma farne un evento per far sì che non si ripeta e che tutto il nostro personale stia più attento»: un proposito che gli fa onore. Alla signora sono state offerte alcune opzioni di risarcimento "morale" per il suo bambino, ma lei ha saggiamente rifiutato, proponendo in alternativa l'istituzione di una raccolta fondi per un'associazione di ricerca che si occupi di studiare l'autismo. Anche a me questa sembra davvero la soluzione migliore, e spero tanto che vada in porto.
Un abbraccio fortissimo ad Alexander e alla sua mamma!
Un abbraccio fortissimo ad Alexander e alla sua mamma!
mercoledì 17 settembre 2008
Io dico che il razzismo c'entra eccome
In questi giorni si parla molto di un tristissimo fatto di cronaca: il diciannovenne Abdul Salam Guibre, originario del Burkina Faso ma cittadino italiano, è stato aggredito assieme a degli amici da due uomini, padre e figlio, i quali lo accusavano di aver rubato nel loro bar, e ucciso a colpi di spranga. I legali dei due assicurano che i loro clienti «Se avessero saputo che avevano rubato solo dei biscotti o delle merendine li avrebbero lasciati scappare»; detto così sembrerebbe quasi che, se hai il sospetto che ti abbiano svaligiato la cassa, una reazione spropositata è giustificabile...
I due fermati rifiutano l'accusa di razzismo, e gli inquirenti, da parte loro, hanno escluso l'aggravante dell'odio razziale... ma a me rimane un forte dubbio che nessuno potrà mai togliermi: nei confronti di un ragazzo di origine italiana dalla pelle bianca, dubito che si sarebbe scatenata una simile furia omicida. Oltretutto i testimoni assicurano di aver sentito volare insulti tipo «sporco negro», che non sono esattamente dichiarazioni di fratellanza universale. La verità è che, come scrive Simone B., l'intolleranza e la paura del diverso stanno superando il livello di guardia, nel nostro Paese...
Vale la pena di segnalare l'opinione di Alessandro Gilioli, sicuramente non imparziale, ma foriera di importanti spunti di riflessione.
I due fermati rifiutano l'accusa di razzismo, e gli inquirenti, da parte loro, hanno escluso l'aggravante dell'odio razziale... ma a me rimane un forte dubbio che nessuno potrà mai togliermi: nei confronti di un ragazzo di origine italiana dalla pelle bianca, dubito che si sarebbe scatenata una simile furia omicida. Oltretutto i testimoni assicurano di aver sentito volare insulti tipo «sporco negro», che non sono esattamente dichiarazioni di fratellanza universale. La verità è che, come scrive Simone B., l'intolleranza e la paura del diverso stanno superando il livello di guardia, nel nostro Paese...
Vale la pena di segnalare l'opinione di Alessandro Gilioli, sicuramente non imparziale, ma foriera di importanti spunti di riflessione.
Post-it che passione!
Da un post di Paolo Attivissimo ho scoperto l'esistenza di un filmato, realizzato dagli stessi creatori delle fontane a base di Coca-Cola e Mentos, in cui vengono usati centinaia di migliaia di Post-it per ottenere effetti sorprendenti. Purtroppo, ammesso che intendessi farlo, non avrò modo di provare a imitarli in ufficio, perché i Post-it che abbiamo in dotazione non sono quelli a fisarmonica ma quelli più comuni, incollati tutti dallo stesso lato.
A proposito di Post-it, sbadata come sono, li trovo indispensabili... e ho trovato il modo di "appiccicarli" pure sul desktop del pc: il programmino, freeware, potete scaricarlo da qua. I Post-it digitali mi sono utilissimi per prendere nota delle cose da fare quando sono al computer, e per tenere a bada la mia propensione al wilfing quando navigo in Rete!
A proposito di Post-it, sbadata come sono, li trovo indispensabili... e ho trovato il modo di "appiccicarli" pure sul desktop del pc: il programmino, freeware, potete scaricarlo da qua. I Post-it digitali mi sono utilissimi per prendere nota delle cose da fare quando sono al computer, e per tenere a bada la mia propensione al wilfing quando navigo in Rete!
Perché è una brava ragazza...
Le ragazze serieCosì cantava Marco Masini nel lontano 1990. Ma si sbagliava: esistono ancora fanciulle legate ai tradizionali valori di una volta e attente a preservare la propria dignità di donne! Leggete un po' qui... (Per chi non lo sapesse, si tratta della stessa persona che era entrata nella casa del Grande Fratello sbandierando la sua collezione di rosari e santini assortiti e la sua profonda devozione per Padre Pio)
non ci sono più!
Che tristezza!!! Come può cadere in basso una persona pur di far parlare di sé... Perché in fondo è soltanto questo il suo obiettivo: mica penserà davvero di trovare qualcuno disposto a concludere la transazione?!
Concludo dedicando a Raffaella Fico (bando alle facili ironie sul cognome, please! ) qualche parola tratta da una hit portata al successo nel 1994 da un Luca Barbarossa insolitamente tutt'altro che romantico:
Non penserai mica che
cellai solo te...?
BlogStar Wars
(È inutile, finché non mi verrà assegnato il Titolista Etilica Award 2008, non la smetto! )
In seguito alla BlogFest dello scorso weekend, nel mio Google Reader si sono riversati moltissimi post che documentavano l'avvenimento: in rigoroso ordine alfabetico, cito Clockwise, Dadevoti, Dania, Rick, Samuele, Tony.
Ahimé, che mi sono persa...?! Vabbe', alla prossima occasione cercherò di non mancare!
Ho scoperto che, nel corso dell'AdvCamp, è avvenuto un diverbio tra Marco Camisani Calzolari e Vicky Gitto, direttore creativo di una multinazionale. Quest'ultimo si è lanciato in un ragionamento, come dire, un tantino discutibile, affermando che l'attentato alle Torri Gemelle è stato «la campagna più creativa degli ultimi dieci anni nella storia della comunicazione»... anzi l'ha definito addirittura «un'idea della madonna», sia pur precisando «indipendentemente dal valore etico e morale» (e ci mancherebbe altro!). Calzolari si è sentito in dovere di controbattere, anche se dal filmato da lui pubblicato non si capisce bene che cos'abbia detto.
Lo scontro è proseguito a mezzo blog, tra Calzolari e la fidanzata di Gitto, ossia Selvaggia Lucarelli: prima c'è stato il resoconto di Marco, poi la replica di Selvaggia, infine la contro-replica di Marco... per non parlare della discussione che si è poi scatenata nella blogosfera.
Se Selvaggia ha sentito l'impulso di difendere a spada tratta il suo lui, la capisco, davvero: probabilmente, se fossi stata nei suoi panni, avrei fatto anch'io lo stesso... ma nella fattispecie parteggio di più per Marco. È evidente che l'11 settembre si è impresso indelebilmente nell'immaginario collettivo... ma da qui a paragonarlo a una campagna pubblicitaria di successo ce ne corre, suvvia! Condivido in pieno il commento di Nicola Mattina. E poco importa se la stessa opinione espressa da Gitto era già stata formulata a suo tempo da altri: a mio avviso il fatto che un'idea controversa non sia nuova non la rende di certo migliore, anzi.
Per quanto riguarda le allusioni vagamente ossessive di Calzolari alla prosperosità di Selvaggia, già si sapeva che sono pochi gli "estimatori del genere" capaci di fissare la nostra blogger dritto negli occhi... e credo che lei stessa sia consapevole del fatto che il successo che ha ottenuto lo deve non soltanto al suo indubbio talento nello scrivere (avete letto la sua cronaca della prima puntata dell'Isola dei Famosi? ), ma anche al suo aspetto fisico. Detto questo, trattandosi di un dettaglio non rilevante nella questione oggetto di discussione, sarebbe stato assai più signorile da parte di Calzolari sorvolare sulle "doti anteriori" di lei...
P.S.: Se vi state chiedendo «Ma chi li ha vinti, poi, i Macchianera Blog Awards 2008?»... ecco qua. Per quanto mi riguarda, se non ricordo male, solamente 6 dei miei 24 voti sono "andati a buon fine": si vede che la blogosfera non la conosco ancora a sufficienza...
In seguito alla BlogFest dello scorso weekend, nel mio Google Reader si sono riversati moltissimi post che documentavano l'avvenimento: in rigoroso ordine alfabetico, cito Clockwise, Dadevoti, Dania, Rick, Samuele, Tony.
Ahimé, che mi sono persa...?! Vabbe', alla prossima occasione cercherò di non mancare!
Ho scoperto che, nel corso dell'AdvCamp, è avvenuto un diverbio tra Marco Camisani Calzolari e Vicky Gitto, direttore creativo di una multinazionale. Quest'ultimo si è lanciato in un ragionamento, come dire, un tantino discutibile, affermando che l'attentato alle Torri Gemelle è stato «la campagna più creativa degli ultimi dieci anni nella storia della comunicazione»... anzi l'ha definito addirittura «un'idea della madonna», sia pur precisando «indipendentemente dal valore etico e morale» (e ci mancherebbe altro!). Calzolari si è sentito in dovere di controbattere, anche se dal filmato da lui pubblicato non si capisce bene che cos'abbia detto.
Lo scontro è proseguito a mezzo blog, tra Calzolari e la fidanzata di Gitto, ossia Selvaggia Lucarelli: prima c'è stato il resoconto di Marco, poi la replica di Selvaggia, infine la contro-replica di Marco... per non parlare della discussione che si è poi scatenata nella blogosfera.
Se Selvaggia ha sentito l'impulso di difendere a spada tratta il suo lui, la capisco, davvero: probabilmente, se fossi stata nei suoi panni, avrei fatto anch'io lo stesso... ma nella fattispecie parteggio di più per Marco. È evidente che l'11 settembre si è impresso indelebilmente nell'immaginario collettivo... ma da qui a paragonarlo a una campagna pubblicitaria di successo ce ne corre, suvvia! Condivido in pieno il commento di Nicola Mattina. E poco importa se la stessa opinione espressa da Gitto era già stata formulata a suo tempo da altri: a mio avviso il fatto che un'idea controversa non sia nuova non la rende di certo migliore, anzi.
Per quanto riguarda le allusioni vagamente ossessive di Calzolari alla prosperosità di Selvaggia, già si sapeva che sono pochi gli "estimatori del genere" capaci di fissare la nostra blogger dritto negli occhi... e credo che lei stessa sia consapevole del fatto che il successo che ha ottenuto lo deve non soltanto al suo indubbio talento nello scrivere (avete letto la sua cronaca della prima puntata dell'Isola dei Famosi? ), ma anche al suo aspetto fisico. Detto questo, trattandosi di un dettaglio non rilevante nella questione oggetto di discussione, sarebbe stato assai più signorile da parte di Calzolari sorvolare sulle "doti anteriori" di lei...
P.S.: Se vi state chiedendo «Ma chi li ha vinti, poi, i Macchianera Blog Awards 2008?»... ecco qua. Per quanto mi riguarda, se non ricordo male, solamente 6 dei miei 24 voti sono "andati a buon fine": si vede che la blogosfera non la conosco ancora a sufficienza...
martedì 16 settembre 2008
Caro Presidente, sono Margherita
Lo sapevate? Lo scorso luglio Margherita Hack ha mandato una lettera aperta, indirizzata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a Corriere, Stampa, Repubblica, Unità e Piccolo di Trieste; l'8 settembre, però, l'astrofisica ha scritto a MicroMega «Che io sappia nessuno l’ha pubblicata». Eppure non mi pare che la missiva fosse così poco meritevole di considerazione... no?
Sorprese
Sicuramente è troppo presto per trarre delle conclusioni... ma ben pochi si aspettavano che, al termine della seconda giornata del campionato di serie A, ci sarebbe stata una classifica del genere, con l'Atalanta a punteggio pieno, la Roma a quota 1 e il Milan a secco:
Lazio 6, Atalanta 6, Torino 4, Inter 4, Napoli 4, Juventus 4, Udinese 3, Genoa 3, Siena 3, Palermo 3, Bologna 3, Catania 3, Chievo 3, Lecce 3, Fiorentina 1, Reggina 1, Roma 1, Sampdoria 1, Milan 0, Cagliari 0Mi fa comunque piacere che la Vecchia Signora, dopo essere stata raggiunta in extremis dai viola nella prima giornata, dia segni di ripresa!