venerdì 12 ottobre 2007

Largo ai giovani?

In vista di un piccolo intervento chirurgico programmato per lunedì prossimo in day hospital, stamattina mi sono sottoposta agli accertamenti di rito. La ragazza che si è occupata del mio prelievo di sangue era chiaramente una tirocinante di Medicina. Le mie vene "difficili" in passato hanno messo in difficoltà svariati dottori ed infermieri, ma mai come la tizia di oggi. Quando una sua collega è intervenuta osservando "Ma no, non devi fare così, fai cosà", io ero lì che imploravo aiuto fra me e me. Risultato: ho entrambe le braccia sforacchiate, e sul braccio sinistro (il primo dal quale la donzella ha tentato, senza successo, di estrarre il mio prezioso liquido organico) ho un "bel" livido violaceo.
A questo punto una cosa è certa: se lunedì mi accorgo che ad impugnare il bisturi è un chirurgo che sembrerebbe avere la mia età o poco più (praticamente un ragazzino! ), mi alzo e dico "Okay, è stato un piacere, 'rivederci e grazie!".

2 commenti:

  1. Beh guarda il lato positivo: se quella ragazza un domani diventerà la migliore infermiera d'Italia, sarà anche merito tuo che le hai permesso di avere a che fare con delle vene difficili.

    Ovviamente ciò non significa che, nel caso in cui il medico operante è giovane giovane, tu debba sacrificarti per il bene della medicina... opto per il "'rvederci e grazie"

    Saluti.

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  2. consolati...l'anestesista che ha visitato mia figlia l'avevo scambiato per un paziente...e parliamo del Bambin Gesù

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