Quando andavo a scuola guida, il manuale di teoria riportava le seguenti informazioni a proposito del semaforo giallo: "Durante il periodo di accensione della luce gialla i veicoli non debbono oltrepassare la striscia trasversale di arresto, a meno che si trovino così prossimi, al momento di accensione di detta luce, da non potersi più arrestare in condizioni di sicurezza; in tal caso devono sgomberare sollecitamente l'area dell'incrocio".
Ieri ho letto questa notizia: la Cassazione ha confermato la condanna per omicidio colposo di un uomo che aveva causato un incidente mortale attraversando un incrocio con il semaforo giallo (o, come lo chiamano inspiegabilmente dalle mie parti, "arancione"). Quello che c'è scritto nella sentenza non lascia adito a dubbi: "nell'ipotesi più benevola l'imputato ha iniziato l'attraversamento dell'incrocio con semaforo giallo, e dunque indebitamente, poiché quel segnale avrebbe già dovuto imporgli di arrestare l'auto".
In passato mi è capitato più volte di passare con il giallo: sono una criminale? Sarebbe stato meglio che frenassi di colpo, con il rischio di essere tamponata dal veicolo che mi seguiva? Guarda caso, ogni volta che passo con il giallo mi accorgo, controllando lo specchietto retrovisore, che passa pure più d'uno dei veicoli che precedevo.
Sempre a proposito di semafori... mi capita spesso di verificare la validità della definizione umoristica di millisecondo: "l'intervallo di tempo che trascorre tra lo scattare del verde a un semaforo congestionato e il primo colpo di clacson". È incredibile quanto siano pronti i riflessi degli altri automobilisti!
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