Riguardo alla coppia americana la cui relazione extraconiugale è diventata di dominio pubblico mondiale "per colpa" dei Coldplay, trovo particolarmente condivisibile l'opinione di Professor X; del resto, se non accetto che qualcuno/a ci possa provare con altre persone alle spalle del/della partner ufficiale, figuriamoci quanto posso giudicare inammissibile il "passaggio alle vie di fatto".
No, il TRADIMENTO non lo accetto e non lo perdono. Tutti stanno parlando di quella coppia ripresa al concerto dei Coldplay, mentre si abbracciavano. Immortalati in un tradimento. E nel bel mezzo di questa vicenda è stata detta una cosa che mi ha davvero stupita. In breve, secondo alcuni, non bisogna condannare il tradimento.
«Non sempre c'è un colpevole o una vittima,» scrive ad esempio Luca Trapanese. E non è stato il solo. «Perché l’amore — quello vero, quello umano — non sempre segue le regole. A volte nasce dove non dovrebbe. A volte finisce quando meno te lo aspetti. (…) Ma l’amore, anche quando scompiglia tutto, è sempre qualcosa che merita di essere guardato con rispetto.» E anche se stimo tantissimo Luca Trapanese, stavolta no, non sono d’accordo. Non posso dirmi d’accordo. Quando non si ama più, bisogna dirlo.
Amare significa avere RISPETTO. Non solo di chi ami adesso ma anche di chi hai amato un tempo. Perché l’amore può arrivare inatteso e stravolgere tutto, l’amore è qualcosa di imprevedibile, di imponderabile, ma se non ti amo più, TI AFFRONTO! Perché nessuno merita il dolore e l’umiliazione di un tradimento. Chi ama non tradisce, chi ama non inganna, chi ama non umilia.
A questo servono i libri, i dipinti, le opere d’arte, le grandi canzoni: a farti capire quella cosa meravigliosa e bellissima che si chiamano le EMOZIONI altrui. A farti entrare dentro le emozioni altrui. A farti sentire quella cosa che va maneggiata con dolcezza e trattata con delicatezza che si chiama CUORE. Perfino nei romanzi che apparentemente celebrano il tradimento come Anna Karenina, Anna affronta il marito, e gli dice, e glielo dice chiaro e tondo, che il suo cuore appartiene a un altro. Ed ed è proprio questo il punto: non si tratta di giudicare, fare la morale o condannare, ma di tornare a parlare la lingua del cuore. O per dirla in parole povere: Signori si nasce. E oggi io vedo tanto cafoni, ma pochi signori.
Il post di Luca Trapanese citato da Guendalina Middei è questo.
Non riporterò nessuno degli innumerevoli memi – faccio eccezione per la divertente cover di Yellow improvvisata da Lorenzo Baglioni – che proliferano sui social al riguardo, perché, anche se ritengo che i due imprudenti adulteri si siano comportati in maniera imperdonabile nei confronti dei rispettivi partner, credo che nessuno meriti di essere schiacciato da una gogna mediatica del genere. Su scala ben più ampia, un approccio analogo l'ha adottato il social media manager di Taffo Funeral Service, impareggiabile nella creazione di contenuti virali.

Nessun commento:
Posta un commento