Dopo l'estate più calda mai registrata sulla Terra – e non è solo un'impressione di chi come me detesta l'afa, ma l'hanno detto pure gli scienziati – l'arrivo dell'autunno ha segnato la ripresa di eventi meteorologici estremi di segno opposto: l'ultimo episodio in ordine di tempo è stato la quarta alluvione in un anno e mezzo in Emilia-Romagna, questa volta specialmente nell'area metropolitana di Bologna, dove si sono registrati gravi danni e un ragazzo di 20 anni è morto travolto dalla piena del torrente Zena mentre si trovava in auto.
Per cercare di mettere a tacere gli eventuali negazionisti dei cambiamenti climatici che dovessero essere in agguato, riporto qui di seguito il contenuto di un post pubblicato su Facebook da Fausto Tomei, che oltre ad essere un politico (per Coalizione Civica per Bologna, Coraggiosa, Ecologista e Solidale) lavora presso l'Osservatorio Clima ARPAE Emilia-Romagna.
HA SEMPRE PIOVUTO COSI'..
Sto notando una significativa riduzione, ma non scomparsa, dei premi nobel da social che esordiscono regolarmente con:
Ma dai! Ha sempre piovuto così!
Andiamo quindi a vedere se è vero, per i nostri cari amici residuali.
Queste in figura [clicca per ingrandire, NdC] sono le piogge massime giornaliere, dal 1961 ad oggi, interpolate sulla cella meteo su cui ricade la maggior parte del bacino del Ravone (nelle colline subito sopra Bologna), prese dalla griglia di analisi climatica regionale ERACLITO.
Dal 1961 al 2022 si nota una significativa stabilità: la media della cumulate massime annue è intorno a 55 mm, con un picco di 92 mm nel 2005.
Poi andiamo improvvisamente fuori scala: nel 2023, a maggio, cadono 118 mm in un giorno. E nel 2024 saltiamo a 137 mm, il 19 ottobre.
E questi sono dati interpolati, su 24 ore. Se facessimo analisi sui dati delle singole stazioni, o sull'intensità oraria, vedremmo valori e differenze ancora maggiori, ma queste richiedono più tempo per essere calcolate. La stazione di Paderno, a monte del bacino del Ravone, ieri ha registrato quasi 80 mm in sole tre ore (quelle che hanno fatto esplodere il torrente).
Se ricordate, maggio del 2023 è il periodo in cui le temperature degli oceani sul pianeta iniziarono a segnare un gap di alcuni decimi di grado con le temperature precedenti (che equivalgono a una quantità spaventosa di energia). Un divario che da allora si è leggermente ridotto, ma mai colmato.
Come scrissi allora: siamo entrati in un nuovo stato energetico del pianeta, prodotto dalle nostre emissioni climalteranti, che ancora non conosciamo. Ma ora lo cominciamo a conoscere, almeno per il nostro territorio: piogge devastanti, che i nostri torrenti non sono in grado di contenere.
Non esistono soluzioni semplici a un problema così enorme. Se qualcuno ve le prospetta , vi prende in giro o ignora la realtà. Fiumi e torrenti vanno tutti allargati, ma questo comporta un serio lavoro di pianificazione e di collaborazione, con chi ci abita sopra o intorno.
E dobbiamo tagliare le nostre emissioni, a un ritmo di almeno il 3% anno (ora siamo sotto all'1%, in regione). Questo non ci riporterà indietro nel tempo, no. Ma lo dobbiamo alle prossime generazioni, se ci frega di lasciargli un pianeta vivibile.
#ecosocialisti
Qui potete scaricare i dati Eraclito:
https://dati.arpae.it/dataset/erg5-eraclito
Qui i dati sulla Sea surface temperature:
https://pulse.climate.copernicus.eu/
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