Prima di andare a dormire condivido il testo di un post pubblicato su Facebook da Caterina Policaro aka Catepol che di recente ha compiuto sei anni, ma che è rispuntato fuori rivelandosi ancora attualissimo.
Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui [l'origine di questa diffusa citazione è spiegata qui, NdC].
È una distorsione e diventa un problema per le persone “normali”, e ha un nome, ovvero l’effetto Dunning-Kruger [quella distorsione cognitiva nella quale individui poco esperti e poco competenti in un campo tendono a sovrastimare la propria preparazione giudicandola, a torto, superiore alla media, NdC].
La faccio breve e vi cito anche Shakespeare in “As you like it” che in sostanza diceva “Il saggio sa di essere stupido, è lo stupido invece che crede di essere saggio.” [«The fool doth think he is wise, but the wise man knows himself to be a fool», NdC]
E con la consapevolezza di essere molto stupida ma non troppo saggia scrivo questo post così... a ricordare chi siamo e cosa sappiamo. Nulla in sostanza, e va bene così.
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