In questi giorni è in corso il Salone Internazionale del Libro di Torino. Colgo l'occasione per condividere alcuni spunti sui libri e sulla lettura.
Un po' di vignette...
... e dei link a tema:
- Leggere è il vero anti-age per il cervello
- Leggere il mondo, la guida gratuita de Il Libraio Scuola dedicata alla promozione della lettura tra gli adolescenti
- In the time you spend on social media each year, you could read 200 books (Nel tempo che trascorri sui social media ogni anno, potresti leggere 200 libri... ehm...)
- Un post pubblicato da Factanza Media su LinkedIn del quale riporto la trascrizione qui di seguito.
Ma ormai chi legge più?
Solo il 39% degli italiani.
In Italia la maggior parte dei lettori ha meno di 24 anni.
% di italiani con più di 6 anni che hanno letto almeno un libro non per motivi scolastici o professionali nel 2022:
Ma perché crescendo si smette di leggere?
Quando si è bambini la lettura è spesso considerata un'attività gratificante e ludica. Imparare a leggere segna il passaggio a un'età più grande e all'acquisizione di un'abilità che prima non si possedeva. In questa fase la lettura permette di dare libero sfogo alla fantasia e, infatti, si tende a leggere principalmente storie e romanzi.
Ma con l'avanzare dell'età la funzione della lettura cambia. Dalle scuole superiori si tende a percepire la lettura più come un dovere e i generi letterari imposti dai programmi scolastici, per quanto siano necessari alla formazione, spesso non incontrano i gusti letterari dei giovani.
Da adulti poi leggere viene di solito visto come un'attività che richiede tempo ed energie, e quindi difficilmente conciliabile con i ritmi di lavoro spesso frenetici e stressanti. Ma leggere fa bene alla mente e al corpo, soprattutto da adulti.
I benefici di una lettura regolare:
- espande il vocabolario e aumenta la conoscenza
- incrementa la materia grigia
- riduce lo stress e abbassa la pressione sanguigna
- protegge il cervello da malattie neurodegenerative
Ma può essere anche un modo per riscoprire una dimensione più sociale. Negli ultimi anni molti hanno riscoperto la lettura come digital detox, cioè un modo per staccarsi dal telefono e dalle sue applicazioni. Inoltre, per condividere questa attività spesso vista come solitaria e singola, di recente si sono diffusi i party letterari, cioè incontri in locali o bar in cui gli appassionati lettori possono trovarsi per leggere insieme.
Come si può riscoprire la lettura da adulti?
- Come prima cosa bisogna pensare alla lettura non come un obbligo o un impegno per cui provare sensi di colpa se non lo si rispetta. La lettura deve essere un piacere e per questo non importa il genere che si legge e in quanto tempo o con che profondità ci si approccia a un libro.
- Può essere utile avere degli orari prestabiliti durante la settimana da dedicare alla lettura o utilizzare i momenti di pausa o di attesa, come gli spostamenti sui mezzi di trasporto.
- Se si pensa di non riuscire a leggere da soli ci si può iscrivere a un bookclub, cioè un gruppo di lettura, o condividere insieme a un amico un libro per sentirsi incentivati nella lettura.
Da adulti spesso si associa la lettura a qualcosa di fanciullesco, lontano quindi dal senso di responsabilità e maturità che la società pretende dalle persone dopo una certa età. Ma essere adulti non significa doversi dedicare alla lettura solo per lavoro o dovere e, soprattutto, che l'immaginazione che è in noi non meriti spazio e attenzione.
Che dire... Anche se di tempo per leggere ne ho poco e leggere "a spizzichi e bocconi" non fa per me, mi riprometto – per l'ennesima volta – di trovare il modo di riuscire a leggere di più!
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