Oggi, in occasione della Giornata Internazionale del Gatto, la pagina Facebook satirica Feudalesimo e Libertà ha pubblicato un post che allude alla fama dei vicentini come "magnagati".
A tal proposito Wikipedia chiarisce
Un detto popolare, codificato in una filastrocca pubblicata nel 1879, soprannomina i vicentini "magnagati", ovvero "mangia gatti", detto che ha dato origine a svariate teorie sulla sua provenienza etimologica ma che nell'immaginario popolare moderno è divenuto anche un simbolo della povertà del territorio e della sua gente nei periodi passati, da ultimo durante la seconda guerra mondiale, quando questo segno di disperazione - cibarsi di questi animali domestici una volta esauriti quelli da cortile - era in realtà abbastanza diffusa in tutta Italia, tant'è che una circolare del Ministero dell'Interno all'inizio del 1943 vietava espressamente l'uccisione di gatti per scopi alimentari, al fine di evitare la proliferazione di topi.
La tradizione, comunque, assegna particolarmente ai vicentini la nomea di "mangia gatti". Sulle ragioni di questa attribuzione ci sono diverse leggende, ma l'unico collegamento storico è rintracciabile nel 1509, quando Padova era attaccata dalle truppe della lega di Cambrai, allestite contro la Repubblica di Venezia. Tra gli aggressori vi erano i vicentini, tradizionali nemici dei sudditi dei Carraresi, e sarebbe a loro che i padovani mostrarono in segno di disprezzo, dall'alto delle mura, una gatta appesa a una lancia: «Lo sfottò era riferito alla macchina da guerra conosciuta come "il gatto" e utilizzata anche dalle truppe imperiali».
A seguito di questo epiteto, che come si è visto non ha probabilmente origini culinarie e che è assunto bonariamente come un blasone da parte dei cittadini, alcuni hanno voluto pubblicare - prevalentemente a scopo satirico - la propria ricetta del "gatto alla vicentina", generando regolarmente varie polemiche con gli amici degli animali.
Qualche giorno fa Shirley Serban, che immagino non se la prenderà se la definisco una nota "gattara", ha pubblicato una parodia a tema felino di Heart of Glass, indimenticabile – anche perché una volta che ti si pianta nelle orecchie non se ne va più via ;-) – singolo dei Blondie datato 1978.
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